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Questa pittura rupestre scoperta in Indonesia è la più antica di sempre: ha almeno 51.200 anni

Ricercatori dell’Università Griffith e di vari istituti indonesiani hanno scoperto sull’isola di Sulawesi la più antica pittura rupestre mai rinvenuta. L’opera di arte figurativa, che rappresenta una probabile scena di caccia al suino, ha almeno 51.200 anni.
A cura di Andrea Centini
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La pittura rupestre di almeno 51.200 anni scoperta sull'isola di Sulawesi. Credit: Oktaviana et al., Nature, 2024
La pittura rupestre di almeno 51.200 anni scoperta sull'isola di Sulawesi. Credit: Oktaviana et al., Nature, 2024

Su una parete rocciosa dell'isola di Sulawesi, in Indonesia, è stata scoperta la più antica pittura rupestre mai rinvenuta. Secondo una nuova e complessa tecnica di datazione, infatti, questa opera ha un'età stimata di almeno 51.200 anni. Ciò significa che ha diverse migliaia di anni in più rispetto alla precedente pittura record. A renderla ancor più affascinante, il fatto che si tratta di un'opera d'arte figurativa, cioè che rappresenta qualcosa del mondo reale. In altri termini, cerca di raccontare una storia. Nel caso specifico, molto probabilmente si tratta di una caccia al suino, dato che la figura principale è proprio un grande animale simile a un maiale (cinghiale addomesticato) di colore rosso circondato da tre figure umane stilizzate.

A scoprire e descrivere la meravigliosa e antichissima pittura rupestre è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati australiani dell'Università Griffith, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Facoltà di Belle Arti e Design del Bandung Institute of Technology (Indonesia), della Facoltà di Scienze Culturali dell'Università Hasanuddin, dell'Agenzia nazionale per la ricerca e l'innovazione di Giacarta e altri centri. I ricercatori, coordinati dai professori Adhi Agus Oktaviana e Maxime Aubert, docenti presso la Facoltà di Scienze Umane, Lingue e Scienze Sociali dell'ateneo del Queensland, hanno rinvenuto l'opera rupestre su una parete rocciosa di Leang Karampuang, nell'area carsica calcarea di Maros-Pangkep sita nell'area meridionale dell'isola di Sulawesi. Non c'è da stupirsi che la nuova opera sia stata trovata proprio in questa zona. Qui, infatti, alcuni anni fa erano state scoperte le pitture che fino ad oggi detenevano il record di antichità.

Credit: Oktaviana et al., Nature, 2024
Credit: Oktaviana et al., Nature, 2024

Nel 2019 i ricercatori scoprirono nella grotta soprannominata Leang Bulu' Sipong 4 una pittura rupestre con alcune figure antropomorfe che interagivano con animali. La datarono inizialmente di circa 44.000 anni. Poco più tardi ne scoprirono un'altra di 45.500 anni, anch'essa con la rappresentazione di un suino. Era le opere più antiche conosciute, fino alla scoperta della nuova, presunta scena di caccia, con una datazione stimata di 53,5 ± 2,3 mila anni. Ciò significa che ha almeno 51.200 anni. Applicando la stessa tecnica alla pittura di Leang Bulu' Sipong 4 è stato determinato che anch'essa era più antica di quanto stimato in precedenza, ovvero 50,2 ± 2,2 mila anni. È almeno 4.040 anni più antica di quanto si credeva in precedenza e ha un'età stimata di almeno 48.000 anni.

Per datare queste opere gli scienziati hanno utilizzato una nuova tecnica chiamata laser-ablation uranium-series imaging ed è basata sulla deposizione del calcare. In parole semplici, quando l'acqua filtra attraverso la roccia sulla quale si trovano questi disegni, trasporta piccole concentrazioni di uranio, che a sua volta decade in torio con un tempo di decadimento ben noto agli studiosi. Dall'analisi di questo composto e dell'uranio negli strati di materiale che si depositano sulle opere (calcite) è possibile determinare con precisione il periodo in cui furono dipinte.

È affascinante pensare che, in base ai reperti scoperti fino ad oggi, le pitture rupestri narrative sono diventate più comuni “soltanto” tra i 15.000 e i 10.000 anni fa. In precedenza la maggior parte delle opere era di tipo astratto, cioè non raccontava una storia o rappresentava la realtà. Tuttavia le pitture di arte figurative risultano piuttosto comuni sull'isola di Sulawesi e sono antichissime; ciò suggerisce che in quella che è l'attuale Indonesia vi fu una vera e propria fucina per lo sviluppo culturale dei nostri antenati Homo sapiens.

Gli scienziati, tuttavia, non ritengono la situazione locale come esclusiva. Probabilmente, infatti, gli uomini dipingevano allo stesso tempo (o anche prima) opere analoghe di interazione tra uomini e animali anche in altre parti del mondo, Africa compresa; semplicemente, secondo gli esperti, non sono state ancora trovate oppure non si sono conservate. Queste grotte di Sulawesi (e anche nel vicino Borneo) probabilmente presentano delle caratteristiche tali da permettere una migliore conservazione delle suddette pitture per decine di migliaia di anni. I dettagli della ricerca “Narrative cave art in Indonesia by 51,200 years ago” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

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