Questa nave è il relitto più in profondità mai scoperto: si trova a 7mila metri sotto al mare
Al largo delle Filippine, nell'Oceano Pacifico, è stato scoperto il relitto più in profondità mai individuato. Si tratta di una nave della marina militare statunitense (U.S. Navy) affondata durante la Seconda Guerra Mondiale, che ancora oggi è adagiata a circa 7mila metri di profondità (6.895 metri per la precisione). Una distanza davvero considerevole, considerando che l'abisso più profondo in assoluto è la Fossa delle Marianne, che si trova a 10.898 metri. Il precedente record apparteneva alla USS Johnston (DD-557), un cacciatorpediniere affondato il 25 ottobre 1944 sempre al largo delle Filippine. Il suo relitto fu trovato nel 2021 a 6.500 metri dallo stesso team di esploratori. Il Titanic invece si trova a circa 4mila metri di profondità.
A identificare la nuova nave, il cacciatorpediniere USS Samuel B. Roberts, anch'esso affondato dalla marina giapponese il 25 ottobre del '44, è stata la squadra di spedizioni sottomarine Caladan Oceanic, che ha sede in Texas. È guidata dall'esploratore, ex ufficiale della Marina degli Stati Uniti, alpinista e investitore miliardario Victor Vescovo, protagonista della spedizione “Five Deeps del 2018-2019” che lo ha portato nei punti più profondi di tutti e cinque gli oceani della Terra. Con la sua squadra ricerca i relitti delle navi affondate nel passato, dopo averne studiato attentamente la documentazione storica.
Sia la USS Johnston che la Samuel B. Roberts (o Sammy B) furono affondate al largo dell'isola di Samar, nel Mar delle Filippine, durante la battaglia del Golfo di Leyte tra le forze statunitensi e quelle nipponiche. All'epoca le Filippine erano una colonia degli USA, occupata dai giapponesi nel secondo conflitto mondiale. Furono teatro di sanguinosissimi scontri in mare e sulla terraferma, dove andarono perdute moltissime vite tra militari e civili. La Sammy B aveva un equipaggio di 224 persone e quando fu colpita persero la vita decine di marinai. Diversi furono divorati dagli squali (in tutto morirono in 89). Il cacciatorpediniere rimase a galla per tre giorni.
Il suo relitto, come indicato, è stato trovato a circa 7mila metri di profondità da un sottomarino con equipaggio di Caladan Oceanic. Nelle immagini condivise da Vescovo su Twitter è possibile notare lo scafo, il cannone da 40 millimetri, la torretta di poppa, proiettili nelle rastrelliere e cariche di profondità potenzialmente ancora esplosive. Per questo gli esploratori hanno deciso di mantenersi a debita distanza dal cacciatorpediniere. In futuro il team proverà a superare il nuovo record, andando a caccia di un relitto ancora più in profondità.