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Quei raffreddori estivi che invece sono Covid, Fabrizio Pregliasco: “Questo virus rimarrà a lungo”

Fabrizio Pregliasco è il direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi. A Fanpage.it spiega quali sono i sintomi, la diffusione e le conseguenze della nuova variante Kp. 3 di Covid-19: “Il nuovo ciclo durerà mesi ma questa variante non è aggressiva”.
Intervista a Fabrizio Pregliasco
Direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi
A cura di Valerio Berra
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Magari è un vostro collega, un vostro amico, magari è il vostro compagno o siete voi. Secondo il monitoraggio diffuso dall’ISS venerdì 5 luglio i casi di Covid-19 sarebbero aumentati del 40% nel giro di una settimana. Un dato che probabilmente è più ampio visto che, come si può intuire, l’attenzione al virus  è minore rispetto agli anni più duri della pandemia.

In Italia i casi accertati sono stati 3.855, pochissimo in senso assoluto. Dietro queste infezioni certificate però potrebbero esserci molti più casi sommersi. Come ha spiegato Giovanni Maga a Fanpage.it i sintomi della nuova variante Kp. 3 sono associabili a un raffreddamento:“Fondamentalmente sono delle sindromi da raffreddamento, nel senso che interessano le alte vie respiratorie”.

Cosa succede con la nuova ondata di Covid

Secondo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi, il Covid è un’infezione a cui dovremmo abituarci: “Questo virus rimarrà a lungo in mezzo ai piedi. Dobbiamo abituarci. È esattamente come un sasso lanciato nell’acqua. Le onde perdono di intensità ma continuano ad arrivare”. Nelle ultime settimane quindi è cominciata una nuova ondata, un ciclo che durerà ancora parecchio: “Avremo cicli di quattro o sei mesi. Questa variante non è aggressiva, non abbiamo grossi guai. Almeno per la maggior parte dei pazienti”. I più deboli però sono ancora a rischio: “Ci sono ancora casi di anziani che muovi peri Covid”.

Il problema dei grandi eventi

L’estate è anche la stagione dei grandi eventi. Su X (fu Twitter) è diventato virale il post di una ragazza che spiega di essere stata al concerto di Taylor Swift a Milano ed essere tornata con la febbre. Esperienza a quanto pare condivisa da altri fan. Chiaramente non bastano un paio di tweet per pensare che Eras Tour sia stato un evento super-diffusore per il Covid ma sicuramente un rischio maggiore in estate c’è. Spiega sempre Pregliasco:

“Ce ne stiamo fregando tutti, anche gli operatori sanitari hanno un livello di allerta più basso. È chiaro, non dobbiamo metterci tutti in quarantena ai primi sintomi: ricordiamoci solo di non entrare in contatto con persone fragili se pensiamo di essere contagiosi”.

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