Quanto inquinano i jet privati dei vip: l’impatto sull’ambiente è disastroso
Predicare bene e razzolare (molto) male. Non c'è proverbio più adatto per chi si erge a paladino della difesa dell'ambiente con proclami e consigli per poi assumere comportamenti a dir poco inadeguati e inopportuni. Si può fare l'esempio di chi organizza mega-concerti sulle spiagge, oppure quello delle delegazioni istituzionali che a novembre dello scorso anno si sono recate con centinaia di voli privati alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), tenutasi a Glasgow. I jet usati da politici e vip hanno infatti un impatto sull'ambiente sproporzionato per singolo passeggero, sensibilmente superiore a quello di un normale aereo di linea. Basti sapere che, come indicato dal portale specializzato Transport & Environment, l'1 percento delle persone che usano un aereo per spostarsi è responsabile del 50 percento delle emissioni di tutta l'aviazione. Si tratta dei super-ricchi con i loro jet privati, spesso utilizzati per tratte brevissime che potrebbero essere percorse tranquillamente in treno o in auto, mezzi decisamente meno inquinanti. Ma quanto inquina effettivamente un jet privato?
Commentando l'invasione di aerei privati alla COP26 di Glasgow dello scorso anno, il dottor Matt Finch di Transport and Environment aveva affermato al Daily Record che un jet privato medio “emette 2 tonnellate di CO2 per ogni ora di volo”. In media una persona che vive nell'Unione Europea emette 8,2 tonnellate di anidride carbonica equivalenti (tCO2eq) nel corso di un intero anno. Ciò rende bene l'idea dell'impatto disastroso dei voli privati. La CO2 è infatti il principale dei gas a effetto serra rilasciati in atmosfera dalle attività umane, rappresentando il volano del riscaldamento globale. L'inquinamento prodotto dai voli di vip, politici e imprenditori sta inoltre peggiorando anno dopo anno, con un incremento della CO2 rilasciata aumentata del 31 percento tra 2005 e il 2019, come specificato da Transport and Environment. Come per tutte le altre attività antropiche, anche le emissioni dei voli dei jet privati hanno subito un calo significativo a causa della pandemia di COVID-19, ma si stanno risollevando molto più in fretta se messe a confronto con quelle dei voli di linea.
Complessivamente, secondo il rapporto di Transport and Environment i voli privati inquinano dalle 5 a 14 volte in più degli aerei commerciali (per passeggero) e ben 50 volte in più rispetto ai treni. Non c'è da stupirsi nei giorni scorsi si sono scatenate aspre polemiche contro l'imprenditrice e modella statunitense Kylie Jenner, che avrebbe affittato un jet privato per un tragitto di soli 64 chilometri. In questi giorni sono stati presi di mira anche Chiara Ferragni e il marito Fedez, recatisi in vacanza a Ibiza su un volo privato. Anche diversi calciatori sono stati tacciati di essere insensibili contro i cambiamenti climatici, alla luce dei continui spostamenti sui lussuosi jet.
Tra i Paesi più interessati dal fenomeno dei voli privati c'è la Francia, in cui 1 / 10 dei voli del 2019 ha coinvolto proprio jet privati, “metà dei quali ha percorso meno di 500 chilometri”, ha specificato Transport and Environment. Questi aerei hanno il doppio delle probabilità di essere usati per tratte molto brevi. “Non si sottolinea abbastanza quanto i jet privati siano dannosi per l'ambiente, è il modo peggiore di viaggiare per miglia. La nostra ricerca ha scoperto che la maggior parte dei viaggi potrebbe essere facilmente completata su voli di linea. I jet privati sono molto prestigiosi, ma è difficile evitare l'ipocrisia di usarne uno mentre si afferma di combattere il cambiamento climatico”, aveva chiosato il dottor Finch ai margini della COP26. Durante la conferenza i jet privati delle delegazioni hanno immesso ben 13mila tonnellate di anidride carbonica, equivalente a quella prodotta da 1.600 cittadini britannici nel corso di un anno intero. Predicare bene e razzolare male, appunto.