video suggerito
video suggerito
Covid 19

Quanto dura il periodo di incubazione della variante Omicron

L’ECDC specifica che la COVID-19 ha un periodo di incubazione medio di 5-6 giorni, ma i sintomi da variante Omicron si manifesterebbero in tempi più rapidi.
A cura di Andrea Centini
509 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Quando si viene esposti a un agente patogeno come un virus o un batterio, nel caso in cui si dovesse contrarre la malattia infettiva che provoca i sintomi non compaiono immediatamente, ma si manifestano dopo un lasso di tempo più o meno lungo che prende il nome di “periodo di incubazione”. In parole semplici, si tratta della finestra temporale che intercorre tra il contagio e quando iniziamo ad avvertire che qualcosa non va. Per la COVID-19, l'infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, come specificato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) il periodo di incubazione spazia dai 2 ai 14 giorni, con una media di 5-6 giorni.

Questo dato si riferisce al ceppo originale del coronavirus, quello emerso a Wuhan (Cina) alla fine del 2019 e che ha dato vita alla pandemia che stiamo vivendo ancora oggi. Ma da allora molte cose sono cambiate, dato che il SARS-CoV-2 è mutato innumerevoli volte facendo emergere varianti di preoccupazione (VOC) più o meno trasmissibili che si sono succedute fino ad oggi. Per la variante Alpha (ex inglese B.1.1.7) che ha dominato la terza ondata dello scorso inverno, il periodo di incubazione medio è risultato essere di 5 giorni, mentre per la variante Delta (B.1.617.2, ex seconda variante indiana) si è scesi a 4 giorni. Per quanto concerne la variante Omicron (B.1.1.529) emersa in Sudafrica e responsabile dell'attuale, impressionante ondata di contagi – con picchi record dall'inizio della pandemia in più Paesi, Italia compresa -, i dati sono ancora preliminari poiché è stata identificata solo alla fine di novembre, tuttavia secondo le prime stime degli esperti il periodo di incubazione potrebbe essere di soli 3 giorni.

Nello studio “Outbreak caused by the SARS-CoV-2 Omicron variant in Norway, November to December 2021” pubblicato sull'Eurosurveillance journal, dedicato a un focolaio di Omicron scoppiato a Oslo (Norvegia) durante una festa aziendale tenutasi il 26 novembre 2021, è stato determinato che i 74 contagiati con sintomi li hanno sviluppati in media 3-4 giorni dopo l'esposizione al virus (diffuso da un uomo appena rientrato dal Sudafrica). Una simile rapidità nell'esordio dei sintomi può rappresentare un problema poiché si ritiene che più breve è il periodo di incubazione e più rapidamente si diventa contagiosi, con tutto ciò che ne consegue in termini di gestione della pandemia e controllo del virus. Se si considera che molti casi sono asintomatici e che oltre il 50 percento dei positivi sviluppa i sintomi di un raffreddore, ciò rende l'idea di quanto possa diffondersi “sottotraccia” la nuova variante, i cui casi stanno raddoppiando ogni 2 o 3 giorni.

“Se Omicron ha un periodo di incubazione più breve, ciò rappresenterà un problema per il modo in cui eseguiamo i test e la affrontiamo”, ha dichiarato a The Atlantic il professor Omai Garner, microbiologo clinico presso il sistema sanitario dell'Università della California di Los Angeles (UCLA). Il periodo di incubazione ridotto della nuova variante è stato evidenziato anche nei casi osservati in Sudafrica, ha specificato al Washington Post il dottor Ryan Noach, scienziato presso l'organizzazione Discovery Health, tuttavia non è detto che ciò che abbiamo visto in Norvegia e in Africa sia replicabile nel resto del mondo. Saranno dunque necessari ulteriori dati per conoscere l'effettivo periodo di incubazione della Omicron.

509 CONDIVISIONI
32834 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views