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Quanta energia serve per portare a termine una gravidanza: la risposta di uno studio su 81 specie animali

Il costo energetico di una gravidanza è molto elevato in diverse specie animali, ma ora un nuovo studio ha calcolato l’esatto numero di calorie consumate durante la gravidanza in 81 animali: i risultati sulla specie umana hanno superato di gran lunga le aspettative.
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Fare un figlio richiede energia. Basta guardare una donna incinta – o esserlo state – per capirlo, non serve essere uno scienziato. Tuttavia, calcolare esattamente quanta energia consuma il corpo di una donna per portare a termine una gravidanza non è altrettanto semplice.

Ecco perché un gruppo di scienziati della Monash University, in Australia, ha condotto uno studio proprio con questo obiettivo: misurare esattamente quante calorie consumano le diverse specie animali per riprodursi. Lo hanno fatto per 81 animali, ma i risultati più inaspettati riguardano proprio la specie umana.

Quante calorie consuma una gravidanza

Le calorie consumate da una donna durante quei lunghi nove mesi per portare a termine la gravidanza sono infatti molto più di quanto si pensasse finora: per l'esattezza i ricercatori australiani hanno calcolato che in media una gravidanza umana brucia 50.000 calorie. Più di 185 pizze margherite, tanto per avere un'idea.

"La riproduzione è uno dei più grandi investimenti di energia che gli animali possono fare", premettono gli autori dello studio pubblicato su Science, ma non soltanto per i motivi che abbiamo immaginato finora.

A cosa serve l'energia durante la gravidanza

La maggior parte delle stime fatte in passato sulla quantità di energia necessaria per la riproduzione partivano infatti dalla convinzione che la maggior parte di questa servisse allo sviluppo della prole.

Invece, da questa ricerca è emerso che, almeno per quanto riguarda la maggior parte dei mammiferi, ci siamo sempre sbagliati. La maggior parte dell'energia viene infatti consumata dalla femmina per alimentare il proprio corpo durante la gravidanza. E questo è vero anche per la specie umana: solo il 4% dell'energia consumata da una donna è destinata al feto, tutto il resto, ovvero il 96%, è consumato per alimentare tutte i meccanismi alla base della gravidanza, come la formazione e il mantenimento della placenta.

I risultati per le altre specie

Per trovare il numero esatto di calorie utilizzate ai fini della gravidanza nelle diverse specie, i ricercatori hanno studiato quanta energia ogni specie consuma per la prole (costi energetici diretti) e quella necessaria per il processo complessivo della gravidanza (costi energetici indiretti).

Nei mammiferi la maggior parte dell'energia serve quindi per soddisfare costi energetici indiretti: in media solo il 10% delle calorie è effettivamente impiegato per la crescita della prole, mentre il 90% dell'investimento energetico viene consumato dall'atto stessa della gravidanza.

In generale, sembra che la gravidanza negli animali a sangue caldo abbia un maggiore costo energetico che negli animali a sangue freddo, come i serpenti. Ma anche tra gli stessi animali a sangue caldo, ci sono differenze importanti in base a diversi fattori, come le dimensione degli animali e la durata della gravidanza: probabilmente la specie umana utilizza così tanta energia per riprodursi – spiegano i ricercatori – perché è tra le specie di mammiferi in cui la gravidanza dura di più.

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