Quante aspirine al giorno aiutano a prevenire il tumore al colon: i nuovi dati sull’uso regolare
L’aspirina (acido acetilsalicilico), il farmaco antifiammatorio non steroideo (FANS) che allevia dolori, infiammazioni e sintomi influenzali, può aiutare a prevenire il tumore al colon-retto, soprattutto nelle persone con più fattori di rischio legati allo stile di vita.
Lo indicano i risultati di un nuovo ampio studio appena pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Oncology, in cui l’assunzione regolare di aspirina a basso dosaggio giornaliero (81 mg) o di due o più compresse da 325 mg a settimana è risultato associato a una più alta riduzione del rischio di tumore del colon-retto nelle persone che conducono uno stile di vita meno sano, un killer silenzioso responsabile di molteplici patologie che impattano significativamente sulla salute.
Aspirina e prevenzione del tumore al colon-retto
Nella prevenzione del tumore al colon-retto, l’aspirina è uno dei farmaci più studiati e con più dati a sostegno del beneficio protettivo. Le preoccupazioni legate ai suoi effetti collaterali, in particolare al rischio di ulcere e sanguinamento gastrointestinale, ne hanno tuttavia limitato l’applicazione su larga scala, come accaduto negli Stati Uniti, dove nel 2016 la US Preventive Services Task Force aveva sostenuto l’assunzione giornaliera di aspirina a basso dosaggio per la prevenzione di eventi cardiovascolari e cancro al colon-retto negli adulti tra i 50 e i 59 anni (la fascia di età a più alto rischio per questo tipo di tumore), salvo poi ritirare la raccomandazione nel 2022.
“Abbiamo quindi cercato di identificare quali sono le persone che hanno maggiori probabilità di trarre beneficio dall’aspirina” hanno spiegato i ricercatori, che per lo studio hanno analizzato i dati sanitari di 107.655 persone che hanno preso parte al Nurses’ Health Study e all’Health Professionals Follow-Up Study, due tra le più grandi indagini sui fattori di rischio per lo sviluppo delle malattie.
Confrontando i tassi di cancro al colon-retto nelle persone che assumevano regolarmente aspirina con quelli di coloro che non la assumevano regolarmente, i ricercatori hanno rilevato rilevando che i fattori di rischio legati allo stile di vita possono essere utili per identificare i soggetti con un rapporto beneficio-rischio più favorevole per la prevenzione del cancro con l’aspirina.
I dati dell’analisi hanno infatti mostrato che l’uso regolare di aspirina – definito come l’assunzione giornaliera di aspirina a basso dosaggio (81 mg) o due o più compresse da 325 mg a settimana – aveva maggiori benefici nelle persone con più fattori di rischio per il tumore al colon-retto legati allo stile di vita, vale a dire in coloro che seguivano una dieta meno sana, praticavano poca o nessuna attività fisica, consumavano alcolici, avevano il vizio del fumo e un indice di massa corporea elevato, rispetto alle persone con uno stile di vita più sano.
“Nelle persone con più fattori di rischio legati allo stile di vita, l’aspirina potrebbe prevenire un caso di cancro al colon retto su 78 persone trattate in un periodo di 10 anni, mentre nelle persone con uno stile di vita più sano eviterebbe un caso su 909” hanno precisato gli studiosi, rilevando che coloro che avevano punteggi di stile di vita più bassi e non assumevano regolarmente aspirina mostravano una probabilità del 3,4% di sviluppare il cancro al colon-retto in 10 anni, rispetto al 2,12% di chi assumeva regolarmente aspirina.
Al contrario, nelle persone con uno stile di vita più sano, il tasso di cancro al colon-retto era rispettivamente dell’1,6% e dell’1,5% nei due gruppi, il che ha indicato benefici ancora evidenti ma meno pronunciati.
Come l’aspirina previene il tumore al colon-retto
Diversi studi hanno fornito prove a sostegno dell’aspirina nella prevenzione del cancro al colon-retto, suggerendo più meccanismi d’azione. Secondo alcuni ricercatori, l’aspirina potrebbe ridurre la produzione di alcune proteine pro-infiammatorie, chiamate prostaglandine, che possono promuovere lo sviluppo del cancro.
Un altro meccanismo suggerito dagli studiosi riguarda invece il blocco che l’aspirina può esercitare nei percorsi di segnalazione che causano la crescita incontrollata delle cellule, ma si ritiene anche che il farmaco possa influenzare la risposta immunitaria contro le cellule tumorali e bloccare lo sviluppo dei vasi sanguigni che forniscono nutrienti alle cellule tumorali.
“L’aspirina probabilmente previene il cancro del colon-retto attraverso molteplici meccanismi – ha affermato il co-autore senior dello studio, il dottor Andrew Chan, direttore di Epidemiologia il Mass General Cancer Center e Direttore di gastroenterologia del Center for Young Adult Colorectal Cancer presso il Massachusetts General Hospital (MGH) – . Il cancro al colon-retto è la seconda causa di morte per tumore negli Stati Uniti e i nostri risultati mostrano che l’aspirina può abbassare proporzionalmente la probabilità di malattia in coloro che presentano uno o più fattori di rischio”.