Quali sono i vantaggi di Fertilo, la tecnica alternativa alla FIVET con cui è nato il primo bambino
In questi giorni ha fatto il giro del mondo la notizia della nascita di un bambino con una nuova tecnica di procreazione assistita chiamata Fertilo, un'alternativa alla classica fecondazione in vitro. Il piccolo, di cui non è stato diffuso il nome, è venuto alla luce a Lima, in Perù, ed è il primo nato con questa procedura, messa a punto da una startup statunitense chiamata Gameto. Fondata dalla scienziata Dina Radenkovic e dall'imprenditore Martin Varsavsky, entrambi con una formazione sulla fertilità, l'azienda biotecnologica ha come “mission” il miglioramento della salute riproduttiva delle donne, offrendo opzioni terapeutiche progettate per ridurre costi, tempi e impatto delle procedure, abbattendo al contempo invasività e potenziali rischi. Fertilo, messa a punto dopo anni di studi, rientra pienamente in questa strategia.
Al momento ci sono altri dieci bambini in attesa di venire al mondo con questa procedura, fra i quali una coppia di gemelli, come indicato da Forbes. La nuova tecnica di fecondazione in vitro con embryo tranfer (FIVET in italiano o IVF, acronimo di “in vitro fertilization”) è attualmente approvata in Perù, Argentina, Messico e Australia, inoltre sta per essere commercializzata anche in Paraguay e in Giappone. Per quanto concerne gli USA, gli studi clinici di Fase 3 inizieranno nel 2025 e i responsabili di Gameto sono fiduciosi che otterranno in tempi rapidi anche il via libera dalla Food and Drug Administration (FDA), l'agenzia federale a stelle e strisce che si occupa di regolamentare farmaci, dispositivi medici, prodotti alimentari e anche terapie sperimentali. Non sono disponibili informazioni per l'Europa e l'Italia, ma alla luce dei benefici significativi che offre, ci sono buone probabilità che l'innovativa tecnica possa essere resa disponibile anche nel Vecchio Continente. Dunque, quali sono i vantaggi offerti da Fertilo?
Come indicato, Fertilo è una procedura alternativa alla classica fecondazione in vitro, la quale fondamentalmente si caratterizza dall'incontro tra spermatozoo e ovulo all'esterno dell'utero in un ambiente di laboratorio. L'obiettivo è ottenere embrioni da impiantare per innescare una gravidanza. Anche Fertilo prevede questi passaggi, ma è il modo in cui ci si arriva che offre diversi, significativi vantaggi. Nella FIVET tradizionale, infatti, per indurre la maturazione accelerata degli ovociti le pazienti devono essere sottoposte a un'intensa stimolazione ovarica, con una serie di iniezioni di ormoni – anche più volte al giorno – che può andare avanti fino a un paio di settimane. Il processo non è esattamente esente da effetti collaterali; il rischio principale, come spiegato dagli esperti, è la Sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) caratterizzata da disturbi quali nausea, vomito, difficoltà respiratorie e possibile accumulo di liquidi nelle cavità del corpo, condizione che può richiedere un ricovero in ospedale e l'interruzione della procedura di procreazione assistita.
Il primo, significativo vantaggio di Fertilo, risiede proprio nell'abbattere i tempi della stimolazione ovarica. E non di poco. Si passa infatti da una massimo di 14 giorni per la procedura standard ad appena 2 o 3 giorni per Fertilo, riducendo il numero di iniezioni necessarie alla stimolazione ormonale dell'80 percento circa. La ragione risiede nel fatto che con questa tecnica gli ovociti non vengono fatti maturare nel corpo della donna, ma vengono prelevati prima – con un prelievo più delicato e meno invasivo, come indicato dalla mamma del primo bimbo nato in Perù – e fatti maturare in laboratorio. La dottoressa Radenkovic e il dottor Varsavsky, per giungere a questo risultato, hanno collaborato con un laboratorio del Wyss Institute dell'Università di Harvard specializzato in ingegneria cellulare. I ricercatori stavano mettendo a punto una tecnica in grado di far maturare gli ovuli fuori dall'organismo femminile, così, come spiegato dalla scienziata a Forbes, hanno preso questa intuizione per sviluppare “ovaie in una capsula di Petri”. In parole molto semplici, gli ovuli vengono “allevati” e nutriti assieme a speciali cellule di supporto ovariche messe a punto dagli scienziati di Gameto, a partire da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC).
Chiaramente meno dura la procedura di stimolazione ormonale ovarica, minori sono i rischi per la salute delle donne e in particolar modo di sindrome da iperstimolazione ovarica. A questo va aggiunto anche il prelievo meno invasivo degli ovuli; è noto che in alcuni rari casi la procedura nella normale FIVET può portare anche a infezioni e sanguinamenti. Non è comunque chiaro quanto sia la riduzione del rischio con Fertilo sotto questo specifico punto di vista. Infine non va dimenticato il vantaggio economico. La fecondazione in vitro può arrivare a costare diverse migliaia di Euro in Italia (fino a circa 10.000 in caso di eterologa, ciò con gameti donati da donatori esterni alla coppia), mentre negli Stati Uniti si può arrivare a cifre più alte, considerando che si paga da 3.000 a 5.000 dollari a ciclo. Non è specificato quanto costa Fertilo, ma la dottoressa Radenkovic ha spiegato che la tecnica “potrebbe aiutare a ridurre il costo intrinseco della fecondazione in vitro”. Non resta che attendere il probabile via libera anche in Europa e in Italia per conoscere effettivamente i costi dell'innovativa procedura.