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Covid 19

Quali sono i sintomi di Covid della variante XEC in crescita in Italia e cosa sapere sui vaccini

I sintomi di Covid causati dalla variante XEC in rapida crescita in Italia (dati di ottobre 2024) sono più simili a quelli dell’influenza, inclusi febbre alta, mal di gola con tosse e mal di testa. Il vaccino aggiornato, gratuito per tutti nel nostro Paese, prende di mira la variante JN.1, una delle varianti Omicron più recenti, da cui derivano anche le progenitrici di XEC.
A cura di Valeria Aiello
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I sintomi di Covid della variante XEC in rapida crescita anche in Italia (dati aggiornati a ottobre 2024) sono più simili a quelli dell’influenza, inclusi febbre alta, mal di gola con tosse e mal di testa. È quanto emerge dai resoconti di medici che operano in alcuni dei Paesi dove la variante XEC è più ampiamente diffusa e potrebbe presto diventare dominante, come il Regno Unito, dove i casi di Covid ora sembrano infatti “più simili” alle sindromi influenzali, sebbene al momento non ci siano prove ufficiali che i sintomi di XEC possano differire da quelli causati da qualsiasi altra variante del coronavirus Sars-Cov-2 attualmente in circolazione.

Le diverse varianti in circolazione in Italia: i dati preliminari evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di KP.3.1.1. In crescita, inoltre, la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante XEC / Credit: Monitoraggio Covid (dal 26 settembre 2024 al 2 ottobre 2024)
Le diverse varianti in circolazione in Italia: i dati preliminari evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di KP.3.1.1. In crescita, inoltre, la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio ricombinante XEC / Credit: Monitoraggio Covid (dal 26 settembre 2024 al 2 ottobre 2024)

Alcuni medici del Regno Unito, tra i primi Paesi dopo la Germania a registrare la circolazione della variante XEC, affermano tuttavia che, rispetto al passato, quando alcuni sintomi di Covid erano “simili più simili a tosse e raffreddore” ora il Covid sembra “un po’ più simile all’influenza. Distinguere tra Covid e influenza stagionale è comunque sempre molto difficile in questo periodo dell’anno e le due infezioni possono addirittura sovrapporsi: ciò che sembra però essere chiaro della nuova variante XEC è che questo ceppo ricombinante, nato dalla scambio di materiale genetico tra due varianti, la variante KS.1.1 e la variante KP.3.3, ha un vantaggio di crescita rispetto alle altre varianti in circolazione, il che suggerisce che potrebbe diventare la variante dominante nei prossimi mesi.

Una ragione di questo vantaggio potrebbe essere legato alla rara mutazione T22N (ereditata da KS.1.1) in combinazione con la mutazione Q493E (da KP.3.3) nella proteina Spike, la parte del virus che lega le cellule umane e gli consente di entrare all’interno e iniziare a replicarsi.

Quali sono i sintomi di Covid della variante XEC

I sintomi di Covid causati dall’infezione da variante XEC sono sostanzialmente quelli osservati con l’emergere delle varianti e sub-varianti Omicron del virus, di cui anche le progenitrici di XEC fanno parte. Tuttavia, come osservato dalla dottoressa Helen Wall, medico di base a Bolton e direttrice clinica del reparto di salute della popolazione di Greater Manchester, i casi di Covid sembrano “più simili all'influenza rispetto a quelli dovuti alle varianti precedenti”, ovvero un po’ più pesanti rispetto alle forme di Covid caratterizzate principalmente da tosse e altri sintomi più leggeri. Tra i sintomi tipici di Covid ci sono:

  • febbre alta
  • mal di gola con tosse
  • mal di testa
  • dolori muscolari
  • stanchezza

Cosa sappiamo dell’efficacia dei vaccini aggiornati

I vaccini attualmente in uso – in Italia, per la campagna vaccinale anti-Covid 2024-2025, viene somministrato il vaccino di Pfizer (Cominarty JN.1) – prende di mira la variante JN.1, uno degli ultimi ceppi derivati dalla grande famiglia Omicron, di cui fanno parte sia XEC, sia le sue progenitrici. La vaccinazione, gratuita per tutti, è fortemente raccomandata ed offerta attivamente alle categorie a rischio (over 60, fragili, sanitari e sociosanitari e donne in gravidanza).

Pur non essendo esattamente adattato alla nuova variante, il vaccino aggiornato è comunque più allineato alla nuova variante rispetto alle formulazioni rilasciate un anno fa, che avevano come bersaglio una variante precedente, la variante XBB.1.5, geneticamente più distante da XEC. Ciò significa che il vaccino aggiornato garantisce comunque un buon livello di protezione contro le malattie gravi, anche in caso di infezione da XEC.

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