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Quali sono i sintomi del cortisolo alto e come ridurre l’ormone dello stress: i consigli degli esperti

Chi è esposto allo stress cronico può avere elevati livelli di cortisolo nel sangue, non a caso conosciuto come “ormone dello stress”. Quali sono i sintomi di questa condizione e cosa fare secondo gli esperti per abbassare i livelli dell’ormone.
A cura di Andrea Centini
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L'organismo degli animali (e non solo) è progettato per rispondere allo stress, che nell'ambiente si traduce generalmente nella risposta alla minaccia di un predatore nelle vicinanze o a un altro pericolo naturale. Quando tale pericolo viene percepito, una regione del cervello chiamata ipotalamo innesca un sistema di “allarme generalizzato” che inizia attraverso il rilascio del fattore di rilascio della corticotropina (CRF), che prepara l'organismo a combattere o fuggire. Questo meccanismo di preservazione e sopravvivenza si basa principalmente su ormoni secreti da parte delle ghiandole surrenali, attivate a loro volta dall'ormone adrenocorticotropo secreto dall'ipofisi attivata dal CRF.

Due di questi ormoni sono particolarmente significativi: l'adrenalina, che ad esempio fa salire la pressione sanguigna e spinge il cuore a battere più velocemente; e il cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, che ha molteplici funzioni. Fra esse vi sono la modifica al metabolismo dello zucchero e la regolazione di digestione, risposta immunitaria e ciclo sonno-veglia. L'obiettivo è ridistribuire l'energia per evitare “sprechi” di risorse e convogliarla dove serve in un momento critico.

Le cause del cortisolo alto

Oggi gli esseri umani non devono più far fronte ai pericoli della vita a stretto contatto con la natura selvaggia, perlomeno non tutti, ma ci sono altre minacce incombenti in grado di attivare il meccanismo biologico dello stress, dagli incidenti fino ai ritmi troppo frenetici e impegnativi della vita moderna. La perdita del lavoro o un impiego troppo gravoso, così come l'impossibilità di poter provvedere ai bisogni della propria famiglia e altre difficoltà vengono interpretate come minacce dal nostro organismo, che viene spinto a produrre l'ormone dello stress come se fossimo minacciati da un predatore.

In genere, passato il pericolo il nostro corpo è in grado autoregolarsi per riportare la situazione ormonale in equilibrio, tuttavia se si vivono prolungati periodi di difficoltà e traumi significativi (gravi incidenti, violenze, aggressioni etc etc), il sistema di risposta allo stress può rimanere costantemente attivato e le concentrazioni di cortisolo restare molto più alte del normale. Questa condizione ci espone a rischi significativi per la salute mentale e fisica, ad esempio a causa dell'interruzione fisiologica di alcune funzioni legata alla presenza costante di livelli elevati di ormone dello stress. È doveroso sottolineare che ci sono anche alcune patologie in grado di innescare livelli elevati di cortisolo alto, come la sindrome di Cushing e alcune neoplasie come il tumore della ghiandola pituitaria (ipofisi). Anche l'obesità può essere associata a livelli elevati di cortisolo.

Quali sono i sintomi del cortisolo alto

Tra i sintomi del cortisolo alto segnalati dalla Mayo Clinic, una delle più importanti associazioni mediche degli Stati Uniti, figurano: problemi di digestione; aumento del peso corporeo; difficoltà a dormire; tensione e dolore muscolare; mal di testa e disturbi mentali come ansia e depressione. L'Istituto Humanitas indica anche spossatezza; acne; irritabilità; difficoltà a concentrarsi; arrossamento del viso; pelle più sottile. Tra le possibili complicazioni del cortisolo alto vi sono il diabete di tipo 2, una riduzione dell'efficacia del sistema immunitario – con aumento del rischio di infezioni gravi – e il rischio superiore di malattie cardiovascolari come ictus e infarto.

Come abbassare il cortisolo alto

Una volta identificata la causa del cortisolo alto, se esso è legato allo stress cronico è possibile ridurlo seguendo alcune indicazioni. Tra quelle suggerite dalla Mayo Clinic vi sono seguire una dieta sana ed equilibrata; fare attività fisica; riposare in modo regolare tenendo il più equilibrato possibile il ciclo sonno-veglia (cosa non sempre possibile per chi lavora su turni anche di notte, la sera e all'alba); dedicare del tempo a hobby piacevoli; fare volontariato nella propria comunità; coltivare le amicizie sane; fare e vedere cose divertenti; tenere un diario; farsi supportare da un counselor professionista, una figura che aiuta a gestire le relazioni e le emozioni del presente puntando sull'autoconsapevolezza e le risorse che si hanno a disposizione.

Per quanto concerne il riposo, l'Istituto Humanitas sottolinea l'importanza di evitare l'esercizio fisico prima di andare a riposare e l'esposizione agli schermi illuminati; mentre per l'alimentazione si raccomandano riduzione di zuccheri, grassi saturi e cereali raffinati che catalizzano la produzione di cortisolo, così come l'evitare alcol e caffeina prima di andare a dormire. Più in generale, una dieta sana ed equilibrata ricca di frutta, verdura e legumi (questi ultimi ritenuti la migliore alternativa a carne e latticini) è considerata la migliore per affrontare i picchi di cortisolo alto. Anche yoga ed esercizi di respirazione possono essere d'aiuto.

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