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Quali sono i rischi della dieta chetogenica: lo studio sul lungo periodo

Uno studio ha rilevato che una dieta chetogenica a lungo termine potrebbe innescare fenomeni di invecchiamento cellulare con possibili effetti negativi sulla funzione cardiaca e renale. Ma attraverso alcuni accorgimenti sembra possibile eliminare questo rischio, senza annullare i benefici di questo regime alimentare.
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I benefici della dieta chetogenica, se adottata sotto controllo medico, sono ormai una certezza: avendo meno carboidrati a disposizione, il corpo attiva un particolare processo, la chetogenesi, per cui non potendo più trarre energia dagli zuccheri, inizia a produrla a partire dai grassi, liberando i cosiddetti "corpi chetoni". Si tratta di sostanze che, oltre a fare da fonte energetica, riducono il senso di fame e producono una serie di effetti positivi per il funzionamento dell'organismo. Alcuni anche inaspettati: ad esempio una recente ricerca aveva dimostrato perfino la possibilità di benefici psichiatrici.

Il fatto che la dieta chetogenica abbia dei benefici certi non significa però che possa essere adottata come stile alimentare perenne. Ora, un nuovo studio ha rilevato che seguire una dieta chetogenica per periodi prolungati, senza pause, potrebbe favorire l'invecchiamento delle cellule – in termini tecnici si parla di "senescenza" – e il loro accumularsi nei tessuti, eventualità che potrebbe danneggiare alcuni organi, in primis la funzione cardiaca e quella renale.

I risultati dello studio sulla dieta chetogenica

Lo studio, condotto dall'Università del Texas Health Science Center di San Antonio (UT Health San Antonio), in collaborazioni con altre università e istituti di ricerca, ha osservato che una dieta chetogenica potrebbe essere migliorata attraverso delle pause pianificate.

Fare dei piccoli stop dal regime alimentare chetogenico potrebbe infatti eliminare il rischio di senescenza. Si tratta di un particolare fenomeno biologico che consiste nella perdita da parte delle cellule delle loro normali funzioni biologiche. In sostanza, le cellule smettono di replicarsi e invecchiano. In base a questo studio, appena pubblicato sulla rivista Science Advances, sembrerebbe infatti che una dieta chetogenica senza pause potrebbe aumentare il rischio che si verifichi questo fenomeno cellulare.

Come è stato dimostrato il rischio di invecchiamento cellulare

Per comprendere i possibili effetti inesplorati della dieta chetogenica a lungo termine, i ricercatori hanno testato i suoi effetti su topi di laboratori: hanno somministrato due diverse tipologie di dieta chetogenica su due gruppi di topi di diverse età e hanno rilevato senescenza cellulare in entrambi i gruppi.

Tuttavia, dallo studio è emerso che questo possibile effetto collaterale poteva essere facilmente eliminato in due modi. Il primo consisteva nel somministrare nei topo un senolitico, ovvero una sostanza in grado di distruggere le cellule invecchiate. Ma è soprattutto il secondo modo ad aver colpito gli studiosi: bastava infatti introdurre delle piccole pause nella dieta chetogenica per prevenire l'invecchiamento delle cellule e quindi i possibili rischi per la funzione cardiaca e renale.

Una dieta con molti benefici, ma attenzione al fai da te

Dato il grande successo che questo regime alimentare ha avuto negli Stati Uniti, dove, secondo gli autori dello studio, sarebbero circa 13 milioni le persone a seguirlo, è importante continuare ad approfondire i possibili effetti associati alla dieta, per aumentare la nostra conoscenza sui suoi benefici, ma anche sui suoi eventuali limiti o rischi.

Inoltre, anche se diversi studi hanno ormai confermato i possibili vantaggi per la salute di questo stile alimentare, vale la pena ricordare ancora una volta che non bisogna mai affidarsi al fai da te, ma seguire le indicazioni di un esperto in grado di valutare al meglio le nostre esigenze nutrizionali.

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