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Quali sono i primi sintomi di un tumore al polmone e come ha fatto Luca Carboni a scoprire la malattia

Tosse che non passa e dolore al petto possono essere sintomi di un tumore al polmone ma, in molti casi, i segni della malattia si manifestano solo quando il cancro è in fase avanzata: ecco cosa sapere sulla condizione che ha cambiato la vita di Luca Carboni.
A cura di Valeria Aiello
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Luca Carboni, 61 anni, ha scoperto di avere un tumore al polmone nel marzo 2022 in seguito alla comparsa di una "tosse che non passava" / Photo credit: Getty/Istock
Luca Carboni, 61 anni, ha scoperto di avere un tumore al polmone nel marzo 2022 in seguito alla comparsa di una "tosse che non passava" / Photo credit: Getty/Istock

I sintomi di un tumore al polmone, soprattutto nelle fasi iniziali, possono essere silenti, per poi manifestarsi solo quando la malattia è in fase avanzata: tosse persistente, dolore al petto e mancanza di respiro possono essere tutti sintomi di un tumore al polmone ma, oltre ad essere simili a quelli di altre patologie, proprio per la loro comparsa tardiva possono non essere di aiuto nell’identificare precocemente il cancro polmonare, che spesso viene scoperto in fase avanzata. È andata così anche nel caso di Luca Carboni, che ha rivelato di aver ricevuto una diagnosi di tumore al polmone nel marzo 2022, dopo “un po’ di tosse che non passava” e “la decisione di fare una lastra”.

Il tumore era grande, difficile da operare” ha raccontato il cantautore italiano che, in seguito a “una massiccia cura di chemioterapia” che ha ridotto la massa tumorale, ad agosto si è potuto sottoporre all’operazione per asportarlo. “Per fortuna non c’erano metastasi” ha spiegato Carboni che, dopo l’intervento, ha continuato con l’immunoterapia. “Dopo due anni, posso dire di essere tecnicamente guarito anche se, con questo tipo di malattia, questa parola ha un significato fragile”.

Quali sono i sintomi di un tumore al polmone

I sintomi di un tumore al polmone solitamente non si manifestano nelle fasi iniziali della malattia ma si sviluppano con il progredire della condizione. In molti casi, si tratta di sintomi aspecifici che, come detto, possono essere confusi con quelli di altre patologie, tra cui problemi al cuore, un’anemia e persino malattie infettive, come il Covid, sebbene richiedano un’attenzione immediata.

C’è però un segnale da non sottovalutare che, più che nella tempistica di esordio, risiede nella loro persistenza. In altre parole, un sintomo che non passa, ma si manifesta per più settimane senza risolversi, deve far suonare il campanello d’allarme, per cui è importante rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista al fine di identificarne la causa.

I principali sintomi di un tumore ai polmoni includono:

  • Tosse che non passa dopo tre settimane
  • Un cambiamento nella tosse non correlato a segni di infezione (febbre, brividi, malessere, ecc.)
  • Dolore al petto o sensazione di pressione al petto
  • Tosse con sangue, anche in piccole quantità
  • Mancanza di respiro persistente o difficoltà nella respirazione

Altri sintomi, che possono essere un segnale di un tumore in stato avanzato o diffuso in altre parti del corpo (metastasi), includono dolore alle ossa, mal di testa, inappetenza o perdita di peso inspiegabile, maggiore vulnerabilità alle infezioni, gonfiori al collo o al viso, stanchezza persistente o mancanza di energia.

Segnali meno comuni possono includere cambiamenti nell’aspetto delle dita (come ad esempio dita più curve o estremità più grandi, una condizione nota come “dita a bacchetta”), difficoltà nel deglutire (disfagia) o dolore durante la deglutizione, voce rauca (raucedine) e dolore persistente alla schiena o alla spalla.

Quali sono le cause del tumore ai polmoni

Il tumore al polmone è un tipo di neoplasia che si verifica quando le cellule nei polmoni, dagli alveoli ai tessuti polmonari, sviluppano cambiamenti nel DNA che provocano la loro crescita  incontrollata. Le cause di tali mutazioni possono essere diverse, anche se il fumo di sigaretta, anche quello passivo, è ritenuto il responsabile della stragrande maggioranza dei tumori polmonari, quindi il principale fattore di rischio.

I tumori ai polmoni possono però verificarsi anche in persone che non hanno mai fumato e senza un’esposizione nota al fumo passivo, nelle quali le cause dell’insorgenza di un tumore polmonare non sono ancora state chiarite del tutto, sebbene siano state individuate alterazioni genetiche associate al suo sviluppo. Altri fattori di rischio per il tumore al polmone includono l’esposizione, spesso per motivi professionali, a radon, amianto, arsenico, nichel, catrame e cromo, ma anche all’inquinamento atmosferico, considerato un altro importate fattore causale della patologia, anche se in misura minore rispetto al fumo di sigaretta.

Tipi di cancro ai polmoni

I tumori ai polmoni possono essere di diverso tipo, in base alle caratteristiche delle cellule tumorali: si distinguono due tipi principali, che si comportano e rispondono in maniera diversa ai trattamenti:

  • carcinoma polmonare a piccole cellule: si origina solitamente nei fumatori e deve il suo nome alle dimensioni delle cellule tumorali; è una forma tumorale molto aggressiva, caratterizzata da rapida crescita, che porta al rapido sviluppo di metastasi.
  • carcinoma polmonare non a piccole cellule: si tratta di una forma tumorale distinta in diversi tipi istologici, inclusi il carcinoma squamocellulare, l’adenocarcinoma e il carcinoma a grandi cellule.

Circa il 15-20% dei casi di carcinoma polmonare è del tipo a piccole cellule, mentre tutti gli altri sono non a piccole cellule.

Diagnosi e cura del tumore al polmone

La diagnosi di tumore del polmone avviene in seguito alla visita medica specialistica: la radiografia del torace è solitamente il primo esame utilizzato per la diagnosi di un tumore polmonare, che nelle radiografie appare come una massa bianco-grigia. Le radiografie del torace, da sole, non forniscono però una diagnosi definitiva, in quanto non permettono di distinguere tra il tumore e altre condizioni, come un ascesso polmonare, per cui sono necessari ulteriori esami, solitamente una TAC, per rivelare la presenza del cancro.

Un altro esame che rivela il tumore è la scansione PET-CT, che sta per tomografia a emissione di positroni – tomografia computerizzata, e può mostrare dove sono le cellule cancerose attive. Può essere inoltre essere necessario sottoporsi a una broncoscopia, una procedura che consente al medico di osservare l’interno delle vie aeree e di prelevare un piccolo campione di cellule per l’esame istologico (biopsia), o in alternativa a un’ecografia endobronchiale (EBUS) che combina una broncoscopia con l’ecografia, consentendo di localizzare i linfonodi al centro del torace in modo da poter effettuare la biopsia.

Altri tipi di biopsia possono essere di tipo chirurgico, come la toracoscopia, la mediastinoscopia o la biopsia eseguita utilizzando un ago inserito attraverso la pelle (percutanea). In alcuni casi può essere richiesta la spirometria e risultare utile il dosaggio di marcatori tumorali rilevabili attraverso un prelievo di sangue.

Il trattamento dei tumori del polmone viene valutato in base al tipo di carcinoma e l’estensione della malattia, oltre alle condizioni cliniche generali del paziente. Le opzioni comprendono la la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, l’uso di nuovi farmaci a bersaglio molecolare (immunoterapia) o una combinazione di questi trattamenti.

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