Quali sono gli effetti dell’intossicazione alimentare che colpisce chi mangia carne di tartaruga
Si chiama chelonitossismo ed è una forma di intossicazione alimentare legata al consumo di carne di tartaruga. Sebbene sia molto raro, questa forma di avvelenamento può essere perfino fatale. È questa la causa della morte di otto bambini e di una donna sull'isola di Pemba, avvenuta a inizio marzo 2024 nell'arcipelago di Zanzibar, al largo delle coste dell'Africa orientale. Oltre alle nove vittime, altre 78 persone sono state ricoverate in ospedale a causa della stessa intossicazione. Tutti avrebbero consumato carne di tartaruga.
Sebbene la tartaruga marina sia un animale a rischio estinzione e per questo protetto in molti Paesi, in diverse località del mondo la sua carne continua a essere considerata una prelibatezza e l'ingrediente base di alcuni dei piatti tipici più ricercati e assaggiati da turisti e persone del posto. Il suo consumo alimentare è tipico ad esempio, oltre che delle isole di Zanzibar, anche delle Filippine. Eppure, la carne di tartaruga può essere molto pericolosa: non è la prima volta che si documentano casi di intossicazione e decessi successivi al suo consumo.
Cos'è il chelonitossismo
Il nome di questa rara forma di intossicazione alimentare, il "chelonitossismo", deriva dal nome di una particolare tossina, la "chelonitossina" che si trova in alcune alghe di cui si nutrono le tartarughe marine. Ciò che le rende davvero pericolose per gli esseri umani è il fatto che queste non causano nessun effetto nelle tartarughe, che quindi pur mangiandole non mostrano segni di malattia, anzi continuando a nutrirsene accumulando tossine nelle loro carni.
Ciò non significa che quelle tossine non siano velenose per l'uomo: nel momento in cui vengono ingerite attraverso il consumo di carne di tartaruga possono causare forme di intossicazioni alimentari anche molto gravi, a volte perfino letali.
Cosa sappiamo di questa forma di intossicazione
Quando nel 2013 un episodio molto simile si verificò nelle Filippine, dove un'epidemia di chelonitossismo colpì 68 persone, causandone la morte di quattro, il Dipartimento di Sanità di Manila ha condotto un'indagine sull'epidemia. I risultati permettono di costruire più nel dettaglio il profilo e le caratteristiche di questa forma di intossicazione.
Innanzitutto è certo il legame con il consumo di carne di tartaruga marina, in quanto "tutti i casi avevano una storia di consumo di carne di tartaruga o di zuppa di tartaruga". Inoltre, in quel caso i ricercatori avevano evidenziato una relazione "dose-dipendente", nel senso che l'entità dell'intossicazione è stata associata alla quantità di carne consumata.
Quali sono i sintomi
Secondo lo studio, l'intossicazione può essere di diversi gradi di gravità: lieve, moderata o grave. Inoltre, le ricerche condotte finora hanno dimostrato che qualsiasi parte delle tartaruga, se ingerita, può essere velenosa. In caso di intossicazione i sintomi possono essere diversi: si va dalla nausea, dolore gastrico e vomito, a manifestazioni neurologiche di diverso tipo, come periodi di letargia e agitazione, alterazione dei sensi, fino anche il coma e la morte.
Dato che molte intossicazioni alimentari si manifestano con sintomi simili, non è affatto semplice identificare i casi di chelonitossismo. Inoltre, non esiste ancora nessun antidoto e questo rende i casi di intossicazione alimentare da carne di tartaruga marina ancora più gravi.
In quali Paesi si sono verificati casi simili
Anche prima dell'epidemia del 2013, casi di intossicazione da chelonitossismo si erano verificati nei Paesi subtropicali dell'Atlantico, del Pacifico e dell'Oceano Indiano. Nelle Filippine, nonostante le tartarughe siano considerate un animale protetto, casi di intossicazione alimentare di questo tipo si sono verificate più volte nel tempo: il primo episodio certificato risale al 1917, a Cebu, dove morirono 14 persone.
È associato al rischio di sviluppare chelonitossismo il consumo di carne di quattro specie di tartaruga marine: la tartaruga embricata (Eremochelys imbricata), la tartaruga verde (Chelonia mydas), la Caretta caretta gigas, la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). Di queste quelle più comunemente implicate sono la tartaruga verde e quella embricata. In realtà, sono stati segnalati casi idi intossicazione alimentare anche dopo il consumo di una tartaruga d'acqua dolce: la tartaruga a guscio molle gigante della Nuova Guinea (Pelochelys bibroni).