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Quali sono gli effetti degli alimenti iper-proteici, l’esperta: “Usarne troppi può avere dei rischi”

Latte, cereali, pasta, dessert e perfino formaggi. I prodotti “high protein”, ovvero iperproteici, sono sempre più facili da trovare, anche nei comuni supermercati. Ma come sono fatti? Ne abbiamo davvero bisogno per stare bene? Le risposte della nutrizionista.
Intervista a Agnese Cascapera
Biologa nutrizionista
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Tra tutti i macronutrienti le proteine sono in assoluto le più fortunate. Nessuno si preoccupa di assumere abbastanza carboidrati o abbastanza grassi – anzi in genere succede proprio il contrario ma tutti, o quasi, sono ossessionati dalle proteine. Lo sa bene chi ha scelto di seguire un'alimentazione vegetariana o vegana. Anche gli sconosciuti si preoccupano per il loro apporto proteico: "Ma assumi abbastanza proteine?" è la domanda più gettonata.

Questa ossessione per le proteine è entrata anche nei supermercati, dove da qualche anno ormai sempre più scaffali sono dedicati ai cosiddetti prodotti iper-proteici o "high protein". Formaggi, latte, cereali, budini al cioccolato, perfino pasta, si tratta di alimenti comuni ma trattati in modo tale da aver un maggior contenuto di proteine. Riportano infatti diciture come "high protein", "protein" o "pro", oltre ad avere nel packaging, di solito nero e rosso, riferimenti allo sport o al fisico.

In Italia piacciono parecchio. Lo dimostra la loro crescita negli ultimi anni: nel 2022 – secondo un'indagine di GfK Italia Consumer Panel – circa 7,4 milioni di famiglie italiane si sono avvicinati a questi prodotti, con un fatturato da 2 miliardi di euro nel 2023 (dati Osservatorio Immagino GS1 Italy). Ma serve davvero a così tante persone assumere proteine extra? E soprattutto è questo il modo migliore per farlo? Fanpage.it lo ha chiesto alla biologa nutrizionista Agnese Cascapera.

I prodotti high protein servono davvero a così tante persone?

Per quanto possano essere pratici da utilizzare, a volte anche buoni (altre volte per nulla), in generale non sono fondamentali per la nostra salute. Se una persona riesce a bilanciare in modo equilibrato la propria alimentazione, può assumere naturalmente le proteine di cui ha bisogno senza correre il rischio di non raggiungere il fabbisogno raccomandato. Oggi mi sembra ci sia un'attenzione eccessiva a questo argomento.

Perché sono così attraenti per i consumatori? Chi li sceglie?

Di solito le persone che fanno sport si preoccupano molto di assumere proteine a sufficienza. Ma non basta questo a spiegare il fenomeno. Spesso le persone sono portate a ritenere le proteine migliori di altri macronutrienti, come i grassi o i carboidrati. Da qui deriva la convinzione sbagliata che anche qualora si dovesse esagerare con l'apporto proteico se ne avrebbero solo vantaggi.

Invece non è così?

In realtà, se ad esempio l'obiettivo è perdere peso, anche eccedere con gli alimenti proteici, e quindi con l'apporto proteico, può produrre l'effetto opposto di impedire la perdita di peso.

In Italia si assumono abbastanza proteine?

In Italia per cultura e tradizione alimentare siamo iper-esposti a un apporto proteico costante ed eccessivo già dai primi mesi di vita. Facciamo l'esempio di un bambino di 10 chili: se si considera che il fabbisogno di un bambino è di circa 1 grammo di proteine per chilo di peso corporeo, ci vuole molto poco ad arrivare a 10 grammi di proteine. Questa sovraesposizione continuiamo a riproporla a noi stessi per tutta la vita, anche da adulti.

Ci sono rischi per la salute?

Dipende molto da qual è la fonte delle proteine. Secondo le ultime ricerche, in una persona sana con una perfetta funzionalità renale assumere più proteine del dovuto non dovrebbe causare problemi. Tuttavia, assumendo più proteine, soprattutto se attraverso alimenti di fonte animale, il rischio è di assumere anche più grassi saturi e altre sostanze infiammatorie che a lungo andare possono avere effetti negativi sulla salute. Anche se non direi che questi prodotti non siano sani, nel senso che possono essere tollerati dall'organismo senza problemi, come professionista non consiglierei di assumerli frequentemente.

Come vengono prodotti gli alimenti high protein rispetto ai loro corrispettivi normali?

In genere si tratta di prodotti finti, a cui a vengono aggiunte proteine extra. Di solito proteine isolate del siero del latte, ma a volte vengono utilizzate anche proteine vegetali, ad esempio della canapa o del pisello. A volte questi prodotti vengono anche lavorati per ridurne il contenuto di grassi e renderli quanto più "mononutrienti" possibile. Se poi questo serva o non serva è un altro discorso.

Chi potrebbe aver bisogno di più proteine?

Sicuramente chi fa sport molto intensi potrebbe avere esigenze nutritive diverse. Partiamo con il dire che il fabbisogno proteico dipende molto dal tipo di attività sportiva svolta. In generale, se una persona è sedentaria o fa un'attività sportiva blanda non ha particolari esigenze di proteine in più. Invece, chi fa uno sport di resistenza molto intenso o un allenamento di forza contro resistenza molto importante, potrebbe avere bisogno di un maggior apporto proteico sia per aiutare il recupero che per favorire l'aumento della massa muscolare.

In questi casi qual è la cosa migliore da fare?

Queste persone potrebbero aver bisogno di passare da 1/1,2 grammi di proteine per chilo di peso corporeo a 1,4 per gli sport di resistenza, o a 1,8/2 grammi per gli sport di forza intensi. In questi casi può essere utile ricorrere alle proteine aggiunte, come gli shake proteici, perché nella vita quotidiana può essere difficile raggiungere il giusto fabbisogno solo con l'alimentazione. Ma si tratta di un numero ristretto di persone. E anche nel loro caso l'opzione migliore è rivolgersi a un professionista che possa studiare un piano alimentare adatto alle singole esigenze di ogni persona.

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