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Quali oggetti di plastica non potrai usare più dal 14 gennaio

Come negli altri Paesi dell’Unione Europea, anche in Italia entra in vigore la Direttiva antiplastica Sup che vieta alcuni prodotti in plastica monouso. Multe fino a 50mila euro per i trasgressori.
A cura di Valeria Aiello
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A partire da venerdì 14 gennaio, entra ufficialmente in vigore la legge che vieta l’uso della plastica monouso, non biodegradabile e non compostabile. Anche l’Italia, come gli altri Paesi dell’Unione europea, dà così attuazione alla direttiva antiplastica Sup, ovvero Single use plastic, il cui obiettivo è quello di mettere un freno all’inquinamento dovuto alla plastica usa e getta. Stiamo dunque per dire addio a diversi prodotti che, secondo le stime, ad oggi costituiscono circa il 50% di tutti i rifiuti dispersi sulle spiagge europee.  Ma quali sono esattamente gli articoli che non potranno essere più venduti? E quali sono le multe per i trasgressori?

L’elenco dei prodotti banditi comprende piatti, posate, bicchieri in plastica, ma anche cotton fioc e i bastoncini dei palloncini. Sarà inoltre vietata la vendita di contenitori e altri articoli realizzati in polistirene espanso e di alcuni attrezza da pesca contenenti plastica. Come premesso, il divieto non si applica ai prodotti biodegradabili e compostabili con percentuali di materia prima rinnovabile uguali o superiori al 40% e, dal 1° gennaio 2024, superiori almeno al 60%, come indicato dall’art. 5 del decreto legislativo 196/2021 che attua la direttiva Ue 2019/904.

Nell’insieme, precisa il decreto, le misure “sono volte a prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, in particolare l’ambiente acquatico, e in particolare sulla salute  umana, nonché a promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili, contribuendo in tal modo alla riduzione della produzione di rifiuti, al corretto funzionamento del mercato e promuovendo comportamenti responsabili rispetto alla corretta gestione dei rifiuti in plastica”.

L’elenco dei prodotti in plastica monouso per cui scatta il divieto:

1) Posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette)

2) Piatti

3) Cannucce, tranne quando rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva 90/385/CEE o della direttiva 93/42/CEE)

4) Bastoncini cotonati (tranne quando  rientrano  nell'ambito  di applicazione  della  direttiva  90/385/CEE  del  Consiglio  o   della direttiva 93/42/CEE del Consiglio)

5) Agitatori per bevande

6)  Aste  da  attaccare  a  sostegno  dei  palloncini,  tranne  i palloncini  per  uso  industriale  o   altri   usi   e   applicazioni professionali che non sono distribuiti  ai  consumatori,  e  relativi meccanismi;

7) Contenitori per alimenti in polistirene espanso, vale  a  dire recipienti quali scatole con o senza coperchio,  usati  per  alimenti che soddisfano congiuntamente i seguenti criteri:

a) sono destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto;
b) sono generalmente consumati direttamente dal recipiente;
c) sono pronti per il consumo senza ulteriore preparazione, per esempio cottura, bollitura o riscaldamento, compresi i contenitori per alimenti tipo  fast  food  o  per  altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti.

8) Contenitori per bevande  in  polistirene  espanso  e  relativi tappi e coperchi

9) Tazze  o  bicchieri  per  bevande  in  polistirene  espanso  e relativi tappi e coperchi.

Questi articoli non potranno più essere venduti (salvo esaurimento scorte), pena una sanzione da 2.500 a 25.000 euro, aumentata fino al doppio del massimo in caso di immissione sul mercato di un quantitativo di prodotti del valore superiore al 10% del fatturato del trasgressore.

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