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Qual è il primo bersaglio del Telescopio Spaziale James Webb

La NASA ha comunicato il primo obiettivo del Telescopio Spaziale James Webb, una stella simile al Sole nell’Orsa Maggiore. Ecco perché verrà puntata.
A cura di Andrea Centini
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Il primo obiettivo dell'avveniristico e costosissimo Telescopio Spaziale James Webb (JWST) è una stella simile al Sole sita nel cuore della costellazione dell'Orsa Maggiore. Ma non verrà puntata per ragioni di studio; servirà infatti ad allineare e calibrare i 18 tasselli esagonali del suo meraviglioso specchio primario in berillio placcato d'oro, dopo aver raggiunto la sua destinazione finale dopo un viaggio di un mese nel Sistema solare, iniziato il giorno di Natale del 2021. La scorsa settimana, infatti, l'erede spirituale di Hubble ha raggiunto il punto di Lagrange L2 del sistema Sole-Terra, a 1,5 milioni di chilometri da “casa”. Si tratta di una zona dello spazio in cui la forza di gravità del Sole e del nostro pianeta si equilibrano, permettendo al dispositivo di mantenersi in un'orbita relativamente stabile e di tenere sempre la stessa faccia rivolta verso le fonti di calore, dalle quali si protegge grazie a un immenso scudo termico grande come un campo da tennis. Ci vorranno ancora circa 5 mesi prima che il James Webb diventi pienamente operativo, dato che tutti gli strumenti scientifici devono essere avviati e testati.

La prima cosa da fare con un nuovo telescopio, come ben sa ogni appassionato di astronomia che ne ha uno a casa, è quella di calibrare e allineare lo strumento. È esattamente ciò che gli ingegneri della NASA si apprestano a fare puntando l'anonima stella HD 84406, così chiamata semplicemente perché è la 84.406esima stella inserita nel catalogo stilato in onore dell'astronomo e medico americano Henry Draper, uno dei pionieri della fotografia astronomica (astrofotografia). Gli scienziati l'hanno scelta per questa prima fase della calibrazione poiché si tratta di una stella piuttosto luminosa che si trova nel campo visivo del Webb in questo periodo dell'anno. Ha una magnitudine (luminosità apparente) di 6,7 e si trova a circa 260 anni luce dalla Terra. È troppo debole per essere vista a occhio nudo, ma con un telescopio amatoriale o un buon binocolo la si può osservare tranquillamente. È un astro subigigante di classe G (spettro G8 IV, come indicato dalla pagina scientifica Chi ha paura del buio?) molto simile al Sole, che è ritenuta perfetta per avviare le prime fasi della calibrazione. Gli scienziati più avanti dovranno tuttavia cambiare bersaglio, perché è troppo luminosa per un telescopio così potente; ne servirà una meno brillante per concludere le fondamentali e delicatissime operazioni di calibrazione.

Dopo aver messo HD 84406 nel mirino, verranno condotte varie osservazioni e ciascuno dei 18 segmenti dello specchio da 6,5 metri si orienterà per migliorare la messa a fuoco con precisione nanometrica, fino a quando non verrà catturata un'unica immagine puntiforme da tutto lo specchio primario. Come indicato, tuttavia, si tratta di un oggetto troppo luminoso per le capacità del JWST, pertanto dopo questa prima operazione – che servirà anche a raccogliere diversi dati ingegneristici – gli scienziati punteranno un oggetto più lontano o comunque meno luminoso, per ottenere la calibrazione perfetta. La NASA ha comunicato che ci vorranno ben 3 mesi prima di avere il telescopio perfettamente a fuoco. Non resta che attendere la fine delle operazioni preliminari per l'avvio di una nuova era nella ricerca spaziale.

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