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Prevista tempesta solare per oggi lunedì 10 giugno 2024: quali sono i rischi sulla Terra

Gli scienziati dello Space Weather Prediction Center della NOAA prevedono per oggi, lunedì 10 giugno 2024, l’impatto di una tempesta geomagnetica sulla Terra. Da cosa è stato scatenato il fenomeno e quali sono i rischi.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA/SDO
Credit: NASA/SDO

Oggi, lunedì 10 giugno 2024, gli esperti di meteo spaziale prevedono l'impatto di una tempesta geomagnetica di classe G2 (moderata) sulla Terra. A scatenarla, come spiegato da spaceweatherlive.com, il flusso di vento solare scagliato da una violenta espulsione di massa coronale (CME), a sua volta legata a un brillamento M 9.7 verificatosi sabato 8 giugno. Il fenomeno è partito dal complesso di macchie solari AR 3697, precedentemente conosciuto come AR 3664 (prima di sparire e riapparire sul lato opposto del Sole). Si tratta di una gigantesca zona “fredda” e ad elevata instabilità magnetica che era già stata responsabile della serie di tempeste solari acute (G4) di maggio, quelle che hanno dato vita alla spettacolare aurora boreale anche nei cieli d'Italia esattamente un mese fa.

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La tempesta geomagnetica prevista per la data odierna non è associata ad alcuna probabilità di aurora polare alle nostre latitudini, tuttavia non si esclude che ciò possa capitare nuovamente nel prossimo futuro. La ragione risiede nel fatto che il Sole si sta avvicinando al picco massimo di attività magnetica del suo ciclo di 11 anni, previsto tra la fine del 2024 e l'estate del 2025. Più ci avviciniamo al picco, maggiore è il numero di macchie solari che compaiono sulla stella e, con esse, il rischio di tempeste di radiazioni e geomagnetiche sul nostro pianeta.

Le linee del turbolento campo magnetico associato alle macchie solari, infatti, possono andare incontro a un fenomeno chiamato “riconnessione”, nel quale si spezzano e riagganciano. Durante questo processo può essere liberata un'enorme quantità di energia sotto forma di brillamenti o flare solari, eruzioni di particelle cariche elettricamente (plasma) che possono sfociare nell'espulsione di massa coronale. Se questo materiale del Sole viene proiettato in direzione della Terra, come nel caso del brillamento di classe M 9.7 di sabato 8 giugno, è possibile prevedere tempeste geomagnetiche più o meno violente.

Come indicato, per oggi lo Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) prevede una tempesta solare di classe G2 su una scala di 5 (da G1 a G5). Si tratta di un evento moderato, che tuttavia non è scevro da rischi. Possono infatti essere danneggiati i sistemi di alimentazione e i trasformatori, oltre a innescarsi blackout nelle comunicazioni radio HF a latitudini elevate. Possibili anche problemi significativi per i satelliti, che potrebbero perdere il corretto allineamento orbitale. Durante questi fenomeni l'aria si scalda e diventa più densa, quindi i veicoli spaziali che la attraversano affrontano una resistenza maggiore. In caso di piccoli satelliti il fenomeno può provocare la deorbita con esiti catastrofici, come avvenuto con decine di satelliti Starlink a febbraio del 2023, finiti irrimediabilmente distrutti nel rientro incontrollato verso l'atmosfera terrestre. A tutto questo si aggiungono alterazioni nel comportamento degli animali che sfruttano il campo magnetico terrestre (attraverso un senso noto come magnetoricezione) per orientarsi e migrare; ad alcune forti tempeste solari sono stati associati spiaggiamenti di massa di cetacei come i globicefali.

La potenza delle tempeste geomagnetiche è a sua volta associata a quella dei brillamenti che le scatenano. Un'eruzione di classe M, come quella dell'8 giugno, è al penultimo gradino prima della classe X, la più energetica. Ciascuna delle quattro classi (B, C, M ed X) è suddivisa in 9 sottocategorie – da 1 a 9 – ad eccezione della X, che può avere potenza “illimitata”. Ad oggi il brillamento più forte mai registrato è stato un X 45 nel 2003. Questi eventi associati a CME in grado di scatenare tempeste geomagnetiche G5 possono avere effetti devastanti sulla Terra, dato che potrebbero annientare reti elettriche, internet e satellitari rispedendoci in un medioevo tecnologico anche per settimane o addirittura mesi. Fortunatamente per oggi è prevista una tempesta solare moderata, ma gli esperti continuano a monitorare costantemente la nostra stella per prevedere possibili, drammatici eventi eccezionali.

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