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Prendersi cura di denti e gengive può migliorare la salute del cervello

È quanto emerge dai risultati di uno studio preliminare presentato all’International Stroke Conference 2023 dell’American Stroke Association.
A cura di Valeria Aiello
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Prendersi cura di denti e gengive può offrire benefici non solo in termini di salute orale, ma può anche migliorare la salute del cervello. Lo suggeriscono i risultati di uno studio preliminare presentato in occasione dell’International Stroke Conference 2023 dell’American Stroke Association, tenutasi a Dallas, in Texas, dall’8 al 10 febbraio. L’indagine, che ha valutato il legame tra salute orale e salute del cervello, ha rilevato un’associazione causale tra fattori di rischio genetici che predispongono alla carie o alla mancanza di uno o più denti e peggiori profili di salute del cervello. Ciò significa che un trattamento precoce della cattiva salute orale può portare benefici significativi per la salute del cervello, anche in soggetti sani.

La scoperta di questa relazione si aggiunge al corpus di studi che hanno dimostrato che le malattie gengivali, i denti mancanti e altri segni di cattiva salute orale, così come le cattive abitudini di spazzolamento e la mancanza di rimozione della placca, aumentano il rischio di ictus. E che hanno rilevato che le malattie gengivali e altri problemi di salute orale sono collegati a fattori di rischio di malattie cardiache e altre condizioni come l’ipertensione.

Ciò che non era ancora stato chiarito è se una cattiva salute orale può influire sulla salute del cervello, ovvero sullo stato funzionale del cervello di una persona, che ora siamo in grado di comprendere meglio utilizzando strumenti di neuroimaging come la risonanza magnetica” ha affermato l’autore dello studio, il dottor Cyprien Rivier, borsista post-dottorato in neurologia presso la Yale School of Medicine di New Haven, nel Connecticut – . Lo studio di tale aspetto è particolarmente importante perché una cattiva salute orale si verifica frequentemente ed è un fattore di rischio facilmente modificabile: tutti possono migliorare efficacemente la propria salute orale con tempi e investimenti minimi”.

Salute orale e salute del cervello: la relazione scoperta dai ricercatori

Per l’indagine, gli studiosi hanno preso in esame i dati di 40.000 adulti senza una storia di ictus raccolti tra il 2014 e il 2021 nella UK Biobank, un database biomedico contenente informazioni genetiche, sullo stile di vita e sulla salute di circa mezzo milione di cittadini del Regno Unito di età compresa tra 40 e 69 anni. Ciascun partecipante allo studio è stato sottoposto a screening per 105 varianti genetiche note per predisporre le persone ad avere carie o denti mancanti più avanti nella vita, ed è stata valutata la relazione tra il peso di questi fattori di rischio genetici per la cattiva salute orale e la salute del cervello. I profili di salute del cervello sono stati invece valutati tramite risonanza magnetica, considerando parametri come l’iperintensità della sostanza bianca (definita come danno accumulato nella sostanza bianca del cervello, che può compromettere memoria, equilibrio e mobilità) e danno microstrutturale (determinato come grado di variazione nell’architettura cerebrale rispetto alle immagini di una normale scansione cerebrale di un adulto sano della stessa età).

L’analisi ha rilevato che le persone geneticamente inclini a carie o denti mancanti, oppure che necessitavano di protesi dentarie avevano un carico maggiore di malattie cerebrovascolari silenti, come mostrato da un aumento del 24% della quantità di iperintensità della sostanza bianca. Le persone con una salute orale generalmente geneticamente scarsa mostravano inoltre un maggiore danno nell’architettura cerebrale, con una variazione del 43% nei punteggi dei danni microstrutturali. Poiché le associazioni gene-malattia sono immuni al confondimento, evidenziano gli studiosi, i risultati indicano che questa associazione è causale.

Una cattiva salute orale può causare un calo della salute del cervello, quindi dobbiamo prestare molta attenzione alla nostra igiene orale, perché ha implicazioni ben oltre la bocca – ha aggiunto il dottor Rivier – . Tuttavia, questo studio è preliminare e devono essere raccolte ulteriori prove, idealmente attraverso studi clinici, per confermare che il miglioramento della salute orale nella popolazione porterà a benefici per la salute del cervello”.

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