“Polvere nera e detriti”: la NASA apre la capsula del campione di asteroide
La NASA ha avviato la procedura di recupero del campione raccolto dall’asteroide Bennu dalla capsula nella missione Osiris-Rex arrivata sulla Terra domenica 24 settembre 2023. Il processo si sta svolgendo presso il Johnson Space Center di Houston, in Texas, in una camera speciale per garantire l’assenza di contaminazione, dove la capsula è stata trasportata in seguito all’atterraggio nel deserto dello Utah.
"Polvere nera e detriti" sotto il coperchio della capsula
Gli scienziati hanno rimosso il primo coperchio della capsula, trovando “polvere nera e detriti”, come definiti dalla NASA in una nota. Non ancora aperto il contenitore di raccolta, in cui si trovano circa 250 grammi di materiale incontaminato dell’asteroide Bennu. “Queste operazioni si svolgono in un nuovo laboratorio progettato specificamente per la missione OSIRIS-Rex – ha spiegato Shaneequa Vereen del Johnson Space Center della NASA – . Il coperchio in alluminio è stato rimosso all'interno di un vano progettato per consentire di lavorare con il grande pezzo di hardware”.
La polvere scura e i detriti, grandi quanto granelli di sabbia, trovati sotto il coperchio e all’interno della capsula che custodisce il contenitore di raccolta, provengono anch’esse, molto probabilmente, dall’asteroide.
Il recupero del campione dal contenitore di raccolta (TAGSAM)
Quanto finora trovato è di buon auspicio per il recupero del campione dal Touch and Go (TAGSAM), lo strumento utilizzato per raccogliere il materiale dalla superficie di Bennu, che richiede uno smontaggio molto complicato.
Il TAGSAM, precisa la NASA, si trovava all’estremità di un braccio robotico della sonda spaziale Osiris-Rex, che ha prelevato frammenti rocce e polvere dalla superficie dell’asteroide Bennu il 20 ottobre 2020. “Quando il TAGSAM verrà separato dal contenitore, verrà inserito in un contenitore di trasferimento sigillato per preservare un ambiente di azoto fino a circa due ore – ha aggiunto Vereen – . Questo contenitore concede tempo sufficiente alla squadra per inserire il TAGSAM in un altro vano. In definitiva, questo accelera il processo di smontaggio”.
La procedura prevede quindi lo spostamento del TAGSAM in un contenitore di trasferimento sigillato. L’azoto verrà pompato continuamente nel contenitore, in quanto è un gas inerte che non reagisce con la maggior parte delle altre sostanze chimiche: viene quindi utilizzato per mantenere lontani i contaminanti terrestri e preservare il campione puro per le analisi scientifiche. “Il livello di attenzione da parte del team è molto elevato – ha evidenziato Vereen – . La delicata rimozione dell’hardware avverrà in modo da non entrare in contatto con il campione all’interno”.
La diretta dell’ultima fase di smontaggio e recupero del campione
La NASA trasmetterà in diretta l’ultima fase del processo di smontaggio e recupero di campione dal TAGSAM, dove gli scienziati si aspettano di trovare circa 250 grammi di materiale raccolto dalla roccia spaziale. Il canale principale attraverso cui seguire le operazioni è NASA TV, lo streaming ufficiale dell’Agenzia spaziale americana, disponibile sul sito della NASA e sul canale Youtube: le operazioni finali verranno trasmesse a partire dalle 17:00 ora italiana di mercoledì 11 ottobre 2023. In questa fase, una volta completato il disassemblaggio del TAGSAM, la NASA mostrerà per la prima volta il campione, oltre a rivelare i risultati delle analisi che, nel frattempo, verranno condotte su polvere e detriti trovati sotto il coperto della capsula.
Per questi materiali, i ricercatori intendono valutare le caratteristiche chimiche, mineralogiche e fisiche, così da avere una prima idea di ciò che potrà essere poi trovato nel campione. Successivamente, verranno condotte analisi più approfondite: il campione verrà quindi preparato e distribuito a diversi team di ricerca in tutto il mondo, anche italiani: il professor Maurizio Pajola, dell’Osservatorio di Padova dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), il gruppo di John Brucato, dell’osservatorio di Arcetri dell’Inaf, e quello di Elisabetta Dotto, dell’Osservatorio di Roma dell’INAF, valuteranno il campione per l’Italia.