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“Più di 500.000 stelle in una sola foto”: la nuova incredibile immagine del telescopio James Webb

La regione di formazione stellare, nota come Sagittarius C, si trova a circa 300 anni luce da Sagittarius A*, il buco nero al centro della Via Lattea.
A cura di Valeria Aiello
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Gli astronomi stimano che circa 500.000 stelle brillino in questa immagine della regione del Sagittario C (Sgr C), una porzione del denso cuore della Via Lattea / Credit: NASA, ESA, CSA, STScI e S. Crowe (Università della Virginia).
Gli astronomi stimano che circa 500.000 stelle brillino in questa immagine della regione del Sagittario C (Sgr C), una porzione del denso cuore della Via Lattea / Credit: NASA, ESA, CSA, STScI e S. Crowe (Università della Virginia).

Una nuova spettacolare immagine, catturata dal telescopio spaziale James Webb (JWST) della NASA, mostra dettagli senza precedenti di una regione dello spazio nota come Sagittarius C, una porzione del denso cuore della Via Lattea le cui caratteristiche non sono ancora comprese. Questa regione di formazione stellare si trova a circa 300 anni luce da Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia, e dista circa 25.000 anni luce dalla Terra, risultando abbastanza “vicino” per Webb e il suo potentissimo occhio nel vicino infrarosso. La sua NIRCam (Near-Infrared Camera) ha infatti catturato un’incredibile quantità di dettagli, di cui alcuni mai osservati prima d’ora.

Gli astronomi stimano che nell’immagine ci siano circa 500.000 stelle, tra le quali è possibile scorgere un ammasso di protostelle, ovvero stelle in formazione che stanno accrescendo la loro massa, producendo “flussi che brillano come falò nel mezzo di una nube scura all’infrarosso” precisa la NASA in una nota. Al centro di questo giovane ammasso, si trova una protostella massiccia, già nota in precedenza, che ha una massa di 30 volte superiore a quella del nostro Sole.

La nube da cui emergono le protostelle è così densa che la luce delle stelle dietro di essa non riesce a raggiungere Webb, facendola apparire meno affollata quando, in realtà, è una delle aree più densamente popolate dell’immagine – spiegano gli studiosi – . Nuvole più piccole punteggiano l’immagine, simili a buchi nel campo stellare. È lì che si stanno formando le future stelle”.

Le caratteristiche della regione del Sagittario C (Sgr C).  / Credit: NASA, ESA, CSA, STScI, S. Crowe (UVA)
Le caratteristiche della regione del Sagittario C (Sgr C).  / Credit: NASA, ESA, CSA, STScI, S. Crowe (UVA)

Fino ad oggi, nessuno strumento aveva mai fornito dati di questa regione con il livello di risoluzione e la sensibilità del telescopio spaziale James Webb. “Webb rivela un'incredibile quantità di dettagli, permettendoci di studiare la formazione stellare in questo tipo di ambiente in un modo che prima non era possibile – ha affermato Samuel Crowe dell’Università della Virginia, ricercatore principale del gruppo di osservazione – . Il centro galattico è l’ambiente più estremo della nostra Via Lattea, dove le attuali teorie sulla formazione stellare possono essere messe alla prova più rigorosa”.

Lo strumento NIRCam di Webb ha catturato anche l’emissione su larga scala dell’idrogeno ionizzato che circonda il lato inferiore della nuvola da cui emergono le protostelle, mostrata in celeste nell’immagine. Tipicamente, ha aggiunto Crowe, questo è il risultato di fotoni energetici prodotti da giovani stelle massicce, ma la vasta estensione della regione mostrata da Webb è una sorta di sorpresa che merita ulteriori indagini. Un’altra caratteristica della regione che Crowe intende esaminare ulteriormente è la presenza di strutture aghiformi nell’idrogeno ionizzato, che appaiono orientate in modo caotico in molte direzioni.

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