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Cambiamenti climatici

Più alberi in città eviterebbero migliaia di morti per il caldo

Se la copertura arborea raggiungesse il 30% dello spazio urbano delle principali città europee, incluse Milano, Roma e Napoli, le temperature medie si ridurrebbero di 0,4 °C durante i mesi estivi, attenuando l’impatto del cambiamento climatico.
A cura di Valeria Aiello
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La lotta al cambiamento climatico e, in particolare, alle ondate di calore estremo che in Europa causano migliaia di morti ogni anno, passa da piccoli e grandi gesti che possono conferire sostanziali benefici, specialmente nelle città, dove la scarsa vegetazione, la maggiore densità di popolazione e le superfici impermeabili che rivestono edifici e strade, compreso l’asfalto, comportano un microclima più caldo, detto isola di calore urbana. Questo fenomeno, che secondo le stime è responsabile di oltre il 4% dei decessi nelle città europee durante i mesi estivi, potrebbe essere prevenuto raggiungendo una copertura arborea del 30%, secondo uno studio di modellazione appena pubblicato su The Lancet. Condotto dal Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), che riunisce istituzioni accademiche, governative e filantropiche per contribuire agli sforzi intrapresi dalla comunità internazionale per affrontare le sfide della salute globale, lo studio ha preso in esame i dati di 93 città europee, incluse diverse città italiane, tra cui Milano, Roma e Napoli, evidenziando gli effetti, in termini di riduzione delle temperature e della mortalità prevenibile, del piantare più alberi ed attenuare gli impatti del cambiamento climatico.

Il team di ricerca, guidato da Mark Nieuwenhuijsen, direttore dell’Urban Planning, Environment and Health Initiative di ISGlobal, ha stimato i tassi di mortalità dei residenti di età superiore ai 20 anni nelle città europee oggetto di studio (per un totale di 57 milioni di abitanti) tra giugno e agosto 2015 – l’ultimo anno per cui erano disponibili i dati sulla popolazione – e raccolto le misurazioni delle temperature rurali e urbane giornaliere, fornendo informazioni preziose per renderle le nostre città più resilienti all’impatto sulla salute del riscaldamento globale. “Abbiamo esaminato solo l’effetto di raffreddamento degli alberi, ma rendere le città più verdi ha molti altri benefici, tra cui una maggiore aspettativa di vita, meno problemi di salute mentale e un migliore funzionamento cognitivo” spiega Nieuwenhuijsen.

L'effetto protettivo degli alberi

I risultati mostrano che, da giugno ad agosto 2015, le città europee sono state in media di 1,5 ° C più calde rispetto alle zone rurali circostanti e che, in totale, 6.700 morti premature potrebbero essere attribuite alle isole di calore urbane, pari al 4,3% della mortalità totale durante i mesi estivi e l’1,8% della mortalità durante tutto l’anno. Un terzo di questi decessi (2.644), calcolano gli studiosi, potrebbe essere evitato aumentando la copertura arborea fino al 30%.

Complessivamente, le città dell’Europa meridionale e orientale sono quelle in cui si registrano i più alti tassi di mortalità da calore eccessivo. La situazione peggiore a Cluj-Napoca, in Romania, dove il tasso di mortalità attribuibile all’isola di calore urbana è di 32,5 decessi su 100.000 abitanti, seguita dalle città spagnole di Malaga e Barcellona, con tassi di mortalità rispettivamente di 27,3 e 26,7 decessi su 100.000 abitanti. In Italia, la città più colpita è Palermo, con un tasso di 21,1 decessi su 100.000 abitanti, davanti a Genova (20,2 decessi su 100.000 abitanti).

La situazione in Italia

Gli effetti dell'isola di calore urbana (UHI) in dieci città italiane / ISGlobal
Gli effetti dell'isola di calore urbana (UHI) in dieci città italiane / ISGlobal

Raggiungere una copertura arborea del 30% permetterebbe alla città di Roma – che attualmente ha aree verdi pari al 9% della sua superficie – di evitare oltre 200 morti nel periodo estivo, con una riduzione del 4,5% dei decessi. A Milano, dove l’attuale copertura arborea è del 6,4%, la riduzione della mortalità sarebbe pari al 2,6%, mentre a Napoli, che ha il 13% di aree verdi, la diminuzione raggiugerebbe il 4,6%.

L’impatto dell’aumento della copertura arborea sarebbe più significativo per Bologna, dove l’attuale densità delle aree verdi è del 13% ma il raggiungimento del 30% eviterebbe il 5,24% dei decessi estivi. “La vulnerabilità al calore cambia da una città all’altra a seconda di diversi fattori – afferma Antonio Gasparrini, professore di Biostatistica e Epidemiologia presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine (LSHTM) e uno degli autori dello studio – . Comprendere i vantaggi di politiche come l’aumento della copertura arborea può aiutare a informare l’azione per ridurre i rischi e prevenire le morti evitabili, soprattutto con i cambiamenti climatici” .

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