Perdita dalla ISS: USA e Russia valutano invio di una navetta per recuperare gli astronauti
Dal 15 dicembre si è manifestata un'inspiegabile perdita di liquido refrigerante dalla navetta Soyuz attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ben documentata durante una diretta streaming della NASA TV. Il problema è talmente significativo che l'agenzia aerospaziale statunitense e la Roscomos (l'agenzia spaziale russa) stanno valutando l'invio di un'altra navetta – la MS-23 Soyuz – per il recupero dei due cosmonauti russi e dell'astronauta americano che sarebbero dovuti tornare con quella danneggiata. Al momento il rientro di Dmitry Petelin, Sergey Prokopyev e Frank Rubio è ancora previsto per il 28 marzo del prossimo anno; qualora la Soyuz attraccata alla ISS non fosse più considerata sicura, quella sostitutiva verrebbe inviata a febbraio, riducendo di fatto la durata della missione sulla ISS.
Per quanto concerne le conseguenze della perdita, ancora non vi è nessuna certezza. Il 16 dicembre l’ex cosmonauta della Roscomos Sergei Krikalev, che attualmente dirige il programma di volo spaziale umano della Russia, all'agenzia di stampa statale TASS aveva dichiarato che la causa potrebbe essere stato un micrometeorite che ha colpito il radiatore della navicella, che è attraccata al modulo russo Rassvet della stazione spaziale. Secondo indiscrezioni riportate dall'agenzia di stampa britannica BBC, tuttavia, l'impatto di un piccolo sasso spaziale sarebbe stato escluso da indagini successive, con particolare riferimento allo sciame meteorico delle Geminidi. Ciò che è certo è che attorno alle ore 1:45 UTC (Tempo Coordinato Universale) del 15 dicembre si sono attivati all'improvviso i sensori di allarme relativi al circuito di raffreddamento della Soyuz, che hanno rilevato una significativa perdita di pressione. Il centro di comando ha immediatamente attivato un'ispezione con le telecamere installate sulla ISS, rilevando l'impressionante perdita, come mostra il seguente video.
L'incidente ha già avuto un impatto significativo sulla missione, avendo costretto i due cosmonauti russi Sergey Prokopyev e Dmitri Petelin a cancellare una EVA (acronimo di Extra vehicular activity, comunemente nota come “passeggiata spaziale”) già programmata da tempo. La perdita non ha invece costretto a rinviare la passeggiata spaziale dei due astronauti della NASA Josh Cassada and Frank Rubio, regolarmente tenutasi il 22 dicembre. Al momento sia la Roscomos che la NASA sottolineano che nessun membro dell'equipaggio è in pericolo, ma se la navetta Soyuz non fosse considerata sicura, in caso di un'emergenza bordo della ISS potrebbero esserci seri problemi per una fuga degli astronauti. Ad oggi non è mai stato necessario evacuare la stazione spaziale, anche se a causa di alcuni detriti in passato gli astronauti si sono trasferiti preventivamente nelle navette, pronti a sganciarsi e partire in caso di impatto.
Alla fine le agenzie spaziali potrebbero decidere di far tornare gli astronauti con una navicella priva della maggior parte del suo liquido refrigerante, fondamentale per mantenere la temperatura in equilibrio, ma al momento è un'ipotesi poco probabile. Ulteriori indagini saranno condotte per capire l'origine del problema.