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Perché oggi 5 luglio 2024 la Terra è nel punto più lontano dal Sole ma fa così caldo

Oggi, venerdì 5 luglio 2024, la Terra ha raggiunto l’afelio, il punto più lontano dal Sole dell’intero anno. Nonostante la massima distanza, ci troviamo in estate e in questi giorni fa caldissimo. Com’è possibile.
A cura di Andrea Centini
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Alle 07:00 ora italiana di oggi, venerdì 5 luglio 2024, la Terra ha raggiunto l'afelio, ovvero la massima distanza dal Sole. L'orbita del nostro pianeta, infatti, non è perfettamente circolare, ma leggermente eccentrica, cioè ellittica; ciò significa che durante il suo peregrinare attorno alla stella, la Terra raggiunge una distanza minima e una massima. Il Sole, inoltre, non si trova perfettamente al centro dell'orbita. La distanza minima, chiamata perielio, viene raggiunta in pieno inverno, all'inizio di gennaio, mentre la massima circa un paio di settimane dopo l'inizio dell'estate astronomica (solstizio d'estate). Oggi, come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica “Il cielo del mese”, la massima distanza è stata raggiunta a 152.100.076 chilometri dal Sole alle 05:00 del tempo coordinato universale (UTC), le 07:00 in Italia, appunto.

Il dato potrebbe apparire anomalo, considerando che la massima vicinanza alla stella viene raggiunta in inverno e la massima distanza dalla stella si verifica in estate. Verrebbe da pensare il contrario, dato che più il Sole è vicino maggiore dovrebbe essere il caldo; all'opposto, a una maggiore distanza dovrebbero corrispondere temperature più fresche. Eppure l'afelio viene raggiunto proprio a luglio, tendenzialmente il mese più caldo dell'intero anno. Dunque, qual è il "segreto" di questa apparente anomalia? Come evidenziato dall'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project e coordinatore per l'Italia di Asteroid Day, tutto dipende dall'inclinazione dell'asse terrestre e dal conseguente angolo con cui si ricevono i raggi solari. La Terra, infatti, è piegata di 23° 27′ rispetto al piano dell'eclittica, cioè il piano apparente su cui giace l'orbita del nostro pianeta attorno al Sole. È proprio questa piega a regalarci l'alternanza delle stagioni, poiché gli emisferi vengono rivolti al Sole con un'inclinazione tale da ricevere i raggi più o meno perpendicolarmente. Con un angolo più vicino ai 90°, durante l'estate l'irraggiamento e più diretto, intenso e duraturo, determinando un aumento della temperatura dell'aria superficiale.

“Il fatto che sia estate proprio mentre la Terra si trova nel punto della propria orbita più lontano dal Sole, dimostra platealmente come le stagioni non dipendano – come incredibilmente ancora credono in molti – dalla distanza del nostro pianeta dall'astro del giorno, piuttosto dal fatto che l'asse terrestre non sia perpendicolare al piano che ospita la sua orbita. Idem in inverno, quando ai primi di gennaio siamo alla minima distanza”, ha spiegato il dottor Masi in un post su Facebook.

È interessante ricordare che l'orbita della Terra è scarsamente eccentrica, con una differenza nella distanza tra l'afelio e il perielio soltanto del 2 percento. Nel caso in cui l'orbita fosse stato un immenso e schiacciatissimo ellisse, chiaramente anche le distanze dal Sole avrebbero potuto giocare un ruolo nella temperatura. Ma non è affatto il caso della Terra. Ricordiamo che la distanza media tra Terra e Sole prende il nome di Unità Astronomica (UA) ed è utilizzata per molti calcoli, ad esempio la distanza di altri corpi celesti come pianeti e asteroidi.

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