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Perché nel buco gravitazionale dell’Oceano Indiano il livello del mare è più basso di 106 metri

Nonostante il suo nome, non è un buco nel fondo dell’oceano, ma una regione di bassa altezza del geoide, conosciuta come Indian Ocean Geoid Low (IOGL), in cui la gravità è così debole rispetto alle aree circostanti che uno strato della sua acqua viene strappato via, rendendo il livello del mare più basso rispetto alla media globale.
A cura di Valeria Aiello
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Nell’Oceano Indiano c’è un enorme “buco gravitazionale” che, nonostante il suo nome, non è quel tipo di voragine che immaginiamo. Non risucchia l’acqua né ha nulla a che vedere con il famoso Glory Hole: è invece un’area di 3 milioni di chilometri quadrati (circa 10 volte l’Italia) appena al largo della costa meridionale dell’India in cui si sperimenta meno gravità rispetto al resto del pianeta. Questo buco gravitazionale, conosciuto anche come Geoide Basso dell’Oceano Indiano (IOGL, dall’inglese Indian Ocean Geoid Low), rappresenta la più grande anomalia gravitazionale della Terra, scoperta dal geofisico olandese Felix Andries Vening Meineszi nel 1948, durante un’indagine gravitazionale in mare.

Da allora, anche se è non ancora del tutto compreso cosa determini la bassa gravità in questa regione – i ricercatori pensano che i responsabili siano “pennacchi di magma a bassa densità” nelle profondità della Terra – è ampiamente noto che questa anomalia negativa causa un abbassamento di oltre 100 metri nel livello del mare. Ciò significa che, per 3 milioni di chilometri quadrati, il livello del mare è fino a 106 metri più basso della media globale.

Mappa delle anomalie gravitazionali sulla superficie terrestre. Credit: Wikipedia/Lemoine
Mappa delle anomalie gravitazionali sulla superficie terrestre. Credit: Wikipedia/Lemoine

Perché il buco gravitazionale dell’Oceano Indiano causa un abbassamento di 106 metri nel livello del mare

La spiegazione di questo fenomeno può sembrare contro intuitiva perché, in una regione a bassa gravità come l’IOGL, saremmo portati a pensare che quell’enorme massa d’acqua subisca un’attrazione gravitazionale inferiore, risultando magari “più alta” rispetto a quelle circostanti.

Tuttavia, è proprio perché la gravità di questa regione è così debole rispetto alle aree circostanti che uno strato della sua acqua viene strappato via, rendendo il livello del mare di tale area fino a 106 metri più basso della media globale. La sua enormità, oltre al fatto che l’oceano sembra relativamente piatto in un dato punto, implicano però che questa variazione non sia visibile a occhio nudo, ma evidente attraverso le rilevazioni satellitari.

Riguardo invece le cause dell’anomalia gravitazionale, i ricercatori suggeriscono che la bassa gravità sia causata da pennacchi di magma a bassa densità che si trovano nel mantello superiore e medio al di sotto dell’area, in corrispondenza dei resti di un antico fondale oceanico, chiamato Titide, che esisteva tra i supercontinenti Laurasia e Gondawana più di 200 milioni di anni fa.

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