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Perché mischiare energy drink e alcol non è una buona idea: possibili effetti permanenti sul cervello

Un team di ricerca italiano ha determinato che il mix di bevande energetiche e alcol, molto di moda tra i giovani in modalità binge drinking, può determinare effetti molto negativi sul cervello, con un possibile impatto permanente sulla plasticità ippocampale. Cosa significa e quali sono i rischi.
A cura di Andrea Centini
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A intuito combinare le bevande energetiche (energy drink) con l'alcol non sembra esattamente una buona idea, eppure, soprattutto fra i più giovani, il consumo di questi mix è sempre più diffuso e di moda. A peggiorare il tutto è la modalità di assunzione, il cosiddetto binge drinking, ovvero bere di grandi quantità di bevande alcoliche – almeno 72 grammi di alcol puro – in un breve lasso di tempo, per raggiungere il più rapidamente possibile la sbronza. Se le conseguenze negative delle abbuffate alcoliche sono acclarate da tempo, poco si conosce sui rischi combinati con gli energy drink. Un nuovo studio su modelli murini (ratti) adolescenti ha evidenziato che questo mix può avere effetti particolarmente negativi sul cervello, alterando le funzioni cognitive a lungo termine, fino all'età ad adulta. Ad esempio, i roditori sottoposti all'esperimento hanno manifestato significativi problemi nella memoria e nella capacità di apprendimento, oltre a sviluppare anomalie nell'ippocampo, una parte del cervello strettamente connessa alla cognizione e alle emozioni.

A determinare che mescolare alcol ed energy drink potrebbe avere un impatto a lungo termine sul cervello dei giovani, soprattutto in relazione al consumo incontrollato del binge drinking, è stato un team di ricerca italiano guidato da scienziati dei dipartimenti di Scienze della Vita e Ambientali e di Scienze Biomediche dell'Università di Cagliari, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). I ricercatori sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto appositi esperimenti con gruppi di giovani ratti maschi. I roditori sono stati suddivisi in gruppi cui sono somministrati alcol, bevande energetiche o una combinazione di entrambi i composti (con l'alcol in modalità abbuffata alcolica). Attraverso test comportamentali, analisi elettrofisiologiche e molecolari, eseguiti fino a oltre 50 giorni dall'avvio della sperimentazione, i ricercatori hanno valutato gli effetti a lungo termine sulla plasticità ippocampale. In parole semplici, si tratta dell'insieme di modifiche alle connessioni sinaptiche guidato dall'esperienza e dall'apprendimento che permette di adattarsi ai cambiamenti del mondo che ci circonda e, in più in generale, alle informazioni che si ricevono. È un meccanismo fondamentale per le funzioni mnemoniche e cognitive in generale: in pratica, minore è la plasticità dell'ippocampo, peggiore è la funzionalità cognitiva.

Nello studio è emerso che i topi che avevano consumato il mix di energy drink e alcol evidenziavano problemi di memoria e apprendimento, oltre ad anomalie comportamentali che persistevano fino all'età adulta. L'impatto sulla plasticità ippocampale di queste abbuffate alcoliche e bevande energetiche (contenenti composti come caffeina, taurina e carnitina) potrebbe essere permanente, secondo gli autori dello studio. Nei ratti, ad esempio, attraverso scansioni cerebrali è stata rilevata una “compromissione duratura della funzione corticale prefrontale”, che era già stata evidenziata da una precedente indagine.

Gli scienziati hanno sottolineato di aver studiato gli effetti sui soli ratti maschi per evitare la variabile delle fluttuazioni ormonali legate al ciclo estrale delle femmine. “È ben noto che gli ormoni gonadici e i loro metaboliti neuroattivi modulano vari sistemi di neurotrasmissione coinvolti nella risposta all'EtOH (etanolo NDR) e contribuiscono alle differenze di sesso negli effetti dell'alcol sul sistema nervoso centrale”, hanno evidenziato gli autori dello studio, che valuteranno gli effetti anche sulle femmine in possibili indagini future.

È doveroso sottolineare che ciò che si osserva in topi e ratti non sempre emerge nell'essere umano, tuttavia questi risultati dovrebbero far riflettere sulle conseguenze del consumo delle sostanze coinvolte. Basti sapere che uno studio guidato da scienziati dell'Università di Washington e pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet è giunto alla conclusione che non esistono dosi sicure di alcol per i giovani, offrendo loro solo rischi e “nessun beneficio”. Studi passati avevano determinato che il mix di alcol ed energy drink aumenta il rischio di farsi male, mentre le sole bevande energetiche sono state associate ad anomalie del battito cardiaco. I dettagli del nuovo studio “Mixing energy drinks and alcohol during adolescence impairs brain function: A study of rat hippocampal plasticity” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Neuropharmacology.

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