Perché le uova di Pasqua sono incartate con un materiale simile alla carta stagnola
Oggi, domenica 31 marzo 2024, è il giorno di Pasqua e, probabilmente, mentre state leggendo queste righe avete già sgranocchiato un po' del buon cioccolato di uova e ovetti scartati in giornata. Ma avete mai pensato perché queste delizie vengono confezionate con un materiale simile alla carta stagnola? Lo si fa anche con gli ovetti venduti tutto l'anno, mentre altri prodotti dolciari ricevono un involucro differente, magari in materiale plastico o cartaceo. Le ragioni di questa scelta commerciale sono fondamentalmente due: la protezione e la presentazione del prodotto.
Per quanto concerne la protezione, il materiale utilizzato – tecnicamente chiamato poliaccoppiato – offre diversi benefici per un imballaggio alimentare. Esso, a differenza della comune carta stagnola in solo alluminio, è composto da più strati (alluminio, polietilene e carta) ed è in grado di mantenere fresco il cioccolato, proteggendolo dalla luce e dall'umidità che possono alterarne la consistenza e comprometterne le proprietà organolettiche. Dal punto di vista della presentazione, invece, si tratta di un materiale che può essere anche lucido, colorato, zigrinato e decorato con molteplici dettagli, oltre a poter esaltare eventuali design delle uova più “artistiche” e meno convenzionali. In pratica, il poliaccoppiato rende l'uovo visivamente più piacevole e attraente ai nostri occhi, trasformandolo in un “gioiello” adatto al periodo di festa. Ma c'è anche un altro motivo per cui viene utilizzato un materiale simile alla carta stagnola, ed è legato alla matematica.
Come spiegato a Phys.org dal dottor Saul Schleimer, docente di Matematica presso l'Università di Warwick (Regno Unito), questo materiale è in grado di armonizzare la curvatura dell'uovo, offrendo un'aderenza perfetta senza compromettere la forma peculiare. “Quando avvolgi un uovo con un foglio di alluminio, ci sono sempre delle pieghe nel foglio. Questo non accade quando avvolgi una scatola. Il motivo è che il foglio ha curvatura gaussiana pari a zero (una misura di planarità), mentre un uovo ha una curvatura positiva (variabile). Un avvolgimento perfetto (senza pieghe) presuppone che le curvature corrispondano, sottolinea il dottor Schleimer.
A causa della curvatura variabile, le uova sono difficili da avvolgere senza che si formino queste pieghe antiestetiche. I materiali che riescono a ridurre al minimo le distorsioni e ad avvolgere perfettamente un oggetto con una simile curvatura sono proprio la carta stagnola e analoghi (come il poliaccoppiato). Immaginate di avvolgere l'uovo di Pasqua con della semplice carta; verrebbe fuori un mezzo disastro dal punto di vista della presentazione. A meno che ovviamente non si elaborino degli imballaggi molto sofisticati, poco economici dal punto di vista commerciale. Questo dettaglio, annesso ai benefici protettivi, rendono dunque il poliaccoppiato l'imballaggio perfetto per i deliziosi dolci pasquali.