Perché le orche bullizzano e uccidono le focene senza mangiarle: una possibile causa è commovente
Nel Mare dei Salish, nell'Oceano Pacifico settentrionale, le orche residenti del sud – un ecotipo di orca (Orcinus orca) a rischio estinzione – bullizzano e talvolta uccidono le focene, cetacei di piccole dimensioni simili ai delfini. Questo comportamento è stato osservato sin dagli anni '60 del secolo scorso, ma gli scienziati ancora non riescono a comprenderne appieno il significato. Queste particolari orche, delle quali ne restano soltanto 75 esemplari, dopo aver “giocato” con la sventurata focena di turno e / o averla uccisa non la divorano. Sembra paradossale, dato che rischiano di estinguersi proprio per la carenza di cibo. Le orche residenti del sud, tuttavia, si nutrono solo di pesce, più nello specifico del grande salmone Chinook (Oncorhynchus tshawytscha), anch'esso in via d'estinzione a causa della pesca eccessiva perpetrata dall'uomo (per questo non lo trovano e soffrono la fame). A differenza delle orche transienti, che invece mangiano foche, delfini e balene, sono dunque specializzate su un altro modello alimentare. Ma allora perché si comportano in questo modo nei confronti delle povere focene?
Per cercare di far luce su questo mistero un team internazionale di cetologi ha cercato di analizzare tutti i casi di attacco / molestie documentati dal 1962 al 2020. Ne sono stati registrati in tutto 78, 65 dei quali ai danni della focena comune (Phocoena phocoena) e i restanti 13 casi hanno coinvolto la focena di Dall o focenide (Phocoenoides dalli). In 28 di questi casi la vittima è rimasta uccisa o si presume che questa sia stata la sua fine. Tra i comportamenti osservati vi sono spinte vigorose col muso, il blocco con i denti, il mantenimento del piccolo cetaceo in equilibrio sopra l'acqua, colpi di coda e veri e propri passaggi fra più esemplari, come una sorta di crudele “gioco con la palla”. In diversi casi le focene sono morte annegate perché trattenute troppo a lungo sott'acqua – i mammiferi marini devono respirare aria come noi –, inoltre le interazioni potevano durare anche ore dopo la morte della vittima. Analizzando tutti questi casi, il team di ricerca guidato da Deborah A. Giles e Sarah J. Teman (rispettivamente dell'organizzazione Wild Orca di Washington e dell'Università della California di Davis) è giunto a tre possibili conclusioni:
- Il gioco sociale. Le orche sono animali estremamente intelligenti e le attività ludiche rafforzano i legami e la comunicazione tra gli esemplari. Potrebbe dunque trattarsi di semplice divertimento, per quanto possa apparirci spietato.
- Addestramento per la caccia. Le focene più piccole hanno dimensioni simili ai grandi salmoni Chinook, che raggiungono 1,5 metri di lunghezza per diverse decine di chilogrammi di peso. La cattura di focene in movimento potrebbe rappresentare una sorta di allenamento in vista della caccia vera e propria.
- Il comportamento epimeletico. Si tratta della spiegazione più triste e inquietante fatta dagli scienziati. Il comportamento epimeletico negli animali è la tendenza a prendersi cura di un altro esemplare, in particolar modo quelli che appaiono in difficoltà e dunque sono bisognosi di aiuto. Spesso è rivolto verso i cuccioli. Le orche sono state viste più volte trasportare e spingere i propri piccoli in difficoltà (o morti) sul muso, in alcuni casi anche per molti giorni come avvenne con Tahlequah. Secondo gli autori dello studio le orche residenti del sud hanno poche possibilità di prendersi cura dei propri piccoli, perché a causa della malnutrizione dovuta alla carenza di salmoni nel 70 percento dei casi le gravidanze finisco male. Ci sono spesso aborti, i piccoli nascono morti o muoiono poco dopo il parto. Per questo concentrerebbero le proprie attenzioni verso le piccole focene, trasformate in una sorta di surrogato dei figli.
Alla domanda sul perché le orche residenti del sud non spostano le proprie attenzioni verso foche e altri mammiferi marini per continuare a prosperare e sopravvivere ha risposto la dottoressa Giles in un comunicato stampa: “Mi viene spesso chiesto, perché i residenti del sud non mangiano invece semplicemente foche o focene? È perché le orche che mangiano pesce hanno un’ecologia e una cultura completamente diverse dalle orche che mangiano mammiferi marini, anche se le due popolazioni vivono nelle stesse acque. Quindi dobbiamo concludere che le loro interazioni con le focene hanno uno scopo diverso, ma questo scopo fino ad ora è stato solo speculativo”. I dettagli dell'affascinante ricerca “Harassment and killing of porpoises (“phocoenacide”) by fish-eating Southern Resident killer whales (Orcinus orca)” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Marine Mammal Science.