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Perché le fragole che compri al supermercato non sono vera frutta

Quando acquistiamo una confezione di fragole al supermercato o dal fruttivendolo siamo convinti di aver preso della frutta, ma in realtà non è così. Ecco cosa si cela dietro questi saporiti e deliziosi bocconcini rossi.
A cura di Andrea Centini
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Quando ci rechiamo al supermercato o dal fruttivendolo a comprare le fragole siamo convinti di portare a casa della deliziosa frutta. In realtà le saporite e carnose fragole sono tutto tranne che vera frutta. Perlomeno dal punto di vista botanico, scientifico, che poi è quello cui dovremmo fare riferimento quando si parla di organismi viventi (o parti di essi). Del resto, se raggeliamo nel sentir chiamare “polipo” il mollusco cefalopode polpo – che ha otto braccia, non tentacoli -, perché dovremmo accettare che falsi frutti come fragole e mele (sì, anche le mele) vengano definiti frutta? Certo, per comodità commerciale e semplicità, nel linguaggio comune tendiamo a classificare e raggruppare gli alimenti in macrocategorie, ma il termine frutto ha un significato scientifico estremamente preciso che vale la pena di conoscere. Dunque, perché le fragole non sono vera frutta?

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Cosa sono i veri frutti

La ragione è stata ben spiegata dalla dottoressa Samanthi Udayangani, specialista in Scienze delle Piante con un master in Microbiologia molecolare e un dottorato di ricerca in Microbiologia applicata. La scienziata ha scritto l'articolo ad hoc “Difference Between False Fruit and True Fruit” (Differenza tra Falsi Frutti e Veri Frutti) corredato anche da una chiara infografica. In Botanica vengono definiti veri frutti quelli che si formano dalla parete di un elemento del fiore chiamata ovario, che a sua volta gioca un ruolo fondamentale nella riproduzione delle piante angiosperme. L'ovario si trova alla base del pistillo e contiene gli ovuli, che una volta fecondati dal polline si trasformano i semi (il polline penetra dalla parte apicale del pistillo chiamata stimma).

Anatomia di un fiore
Anatomia di un fiore

Dopo la fecondazione la parete dell'ovario si accresce in un frutto carnoso o secco per proteggere e nutrire i semi, oltre a consentirne la dispersione nell'ambiente, ad esempio tramite gli escrementi degli animali che si cibano dei frutti. Tra i veri frutti troviamo pesche, albicocche, ciliegie, mango, anguria (o cocomero) e tanti alimenti che normalmente chiamiamo verdure e ortaggi, come pomodori, cetrioli, zucchine, peperoni e melanzane. Nei veri frutti il processo della fecondazione è fondamentale.

I pomodori sono veri frutti
I pomodori sono veri frutti

Cosa sono i falsi frutti

Ora, compresi quali sono i veri frutti, cosa sono i falsi frutti come le fragole? In parole molto semplici, sono parti carnose che non derivano dall'ovario, bensì da altre parti del fiore, come perianzio, calice, peduncolo e ricettacolo (di fatto tutte foglie modificate). La fecondazione non è coinvolta nel processo. La dottoressa Udayangani fa l'esempio della mela, in cui il vero frutto è il torsolo – paradossalmente proprio quello che non mangiamo – mentre la parte edibile è il ricettacolo espanso che diventa carnoso e succoso, la parte che noi chiamiamo pomo. Poiché non sono coinvolti ovario e fecondazione, la mela è un falso frutto. Lo stesso discorso vale per le pere.

Per le sopracitate fragole la situazione è ancora più affascinante; si tratta infatti di un'infiorescenza (un raggruppamento di piccoli fiori) i cui veri frutti non sono la parte rossa e polposa, anch'essa derivata dal ricettacolo espanso, ma i semini gialli e duri – gli acheni – che costellano la superficie della fragola. Le more, d'altro canto, sono infruttescenze in cui le singole drupe derivano dall'unione della corolla e del calice del fiore, dunque sono anch'esse falsi frutti, non coinvolgendo l'ovario.

Dettaglio degli acheni, i veri frutti delle fragole
Dettaglio degli acheni, i veri frutti delle fragole

Riassumendo, le differenze tra veri e falsi frutti sono legate al coinvolgimento di una specifica parte del fiore delle piante angiosperme, l'ovario, dalla cui parete a seguito della fecondazione origina la sola vera frutta. Quando sono coinvolte altre parti del fiore e la fecondazione non c'entra si parla di falsi frutti. I veri frutti possono inoltre avere la “buccia” coriacea e indurita come nell'anguria, un nocciolo centrale (ciliegie) e grandi semi (mango). In genere sia falsi che veri frutti sono commestibili, crudi o cotti, ma non tutti. Il melograno, un falso frutto, ha ad esempio una buccia non edibile, così come i frutti del tasso (veri frutti) che risultano velenosi.

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