video suggerito
video suggerito
Covid 19

Perché la variante XBB Gryphon rischia di far ripiombare il mondo nell’emergenza Covid

Si stima che in Cina si stiano registrando 1 milione di casi e 5mila morti al giorno per la pandemia di Covid. I contagi sarebbero guidati da Gryphon, un rischio per tutti.
A cura di Andrea Centini
1.117 CONDIVISIONI
Credit: NIAID
Credit: NIAID
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La pandemia di COVID-19, iniziata quasi tre anni fa, è tutt'altro che finita e la drammatica situazione in Cina rischia di riportare il mondo intero ai momenti più bui vissuti nel 2020, con ospedali sovraffollati e la potenziale necessità di arginare la diffusione virale con misure draconiane (leggete lockdown). La ragione è semplice: da quando Pechino ha allentato le restrizioni anti Covid, nel Paese asiatico c'è stato un vero e proprio boom di contagi, che in base alle stime riportate dalla BBC – che cita i dati della società di analisi britannica Airinfinity – dovrebbero aggirarsi attorno a 1 milione al giorno, con circa 5mila decessi ogni 24 ore. Dati che stridono enormemente con quelli ufficiali rilasciati dal Dragone, che indicano soli 5mila contagi e 7 morti in una settimana.

La situazione cinese è talmente delicata che i modelli matematici di Airinfinity prevedono picchi mostruosi alla metà di gennaio e all'inizio di marzo 2023, rispettivamente con 3,7 e 4,2 milioni di casi al giorno. Numeri impressionanti che potrebbero determinare oltre 1 milione di morti a causa dell'ondata in corso. Una tale circolazione virale rappresenta motivo di seria preoccupazione per esperti e istituzioni sanitarie (Organizzazione Mondiale della Sanità compresa), poiché più il virus si diffonde nella popolazione maggiori sono le probabilità che possa dar vita a nuove varianti, sempre più elusive e trasmissibili. È un ciclo che conosciamo bene e che si è ripetuto più e più volte dalla fine del 2019, da quando si registrarono i primi casi di Covid a Wuhan. Ma gli esperti hanno già un ceppo del virus nel mirino, considerato l'attuale motore dei casi in significativo aumento in Cina: la sottovariante ricombinante XBB Gryphon, soprannominata nelle scorse settimane "la più elusiva della pandemia".

Proiezione dei casi Covid in Cina nelle prossime settimane. Credit: Airinfinity
Proiezione dei casi Covid in Cina nelle prossime settimane. Credit: Airinfinity

Individuata per la prima volta il 13 agosto del 2022, XBB Gryphon è originata dalla ricombinazione – cioè dalla condivisione di materiale genetico – delle due sottovarianti BA.2.10.1 e BA.2.75 di Omicron 2, conosciuta come “Omicron invisibile” a causa delle sue capacità elusive. In parole semplici, un paziente è stato coinfettato contemporaneamente dai due suddetti lignaggi che nel processo di replicazione si sono uniti, dando vita a XBB Gryphon. Come indicato nel documento costantemente aggiornato “Tracking SARS-CoV-2 variants”, l'OMS specifica che Gryphon presenta il profilo genetico di Omicron 2 (BA.2) con molteplici mutazioni sulla proteina S o Spike, il gancio biologico che il coronavirus SARS-CoV-2 sfrutta per legarsi al recettore ACE2 delle cellule umane, invaderle e avviare il processo di replicazione, che dà vita all'infezione (la COVID-19). L'elenco delle mutazioni è il seguente: V83A, Y144, H146Q, Q183E, V213E, G252V, G339H, R346T, L368I, V445P, G446S, N460K, F486S, F490S.

Una delle mutazioni maggiormente attenzionate dagli scienziati è F486, la quale agevolerebbe il virus a eludere gli anticorpi neutralizzanti, sia quelli indotti da una precedente infezione naturale che quelli innescati dal vaccino anti Covid, catalizzando così il rischio di reinfezioni e infezioni rivoluzionarie (quelle in grado di “bucare” i vaccini, che restano comunque estremamente protettivi contro la malattia grave). XBB Gryphon è inoltre caratterizzata da quattro mutazioni sulla nucleoproteina N che fa da “scudo” al genoma virale e da altre cinque legate all'enzima che favorisce la replicazione nelle cellule ospiti. Queste caratteristiche sarebbero alla base dell'estrema elusività e trasmissibilità. Fortunatamente il vaccino anti Covid – e in particolar modo la formulazione del booster aggiornato contro Omicron – garantiscono una certa protezione, come spiegato alla MSNBC dal professor Peter Hortez del Texas Children's Hospital.

XBB Gryphon attualmente è protagonista di una vera e propria rimonta ai danni di altre sottovarianti con cui è in competizione, con la possibilità di un sorpasso nel prossimo futuro. Al momento, secondo gli ultimi dati forniti dell'OMS, a livello globale XBB Gryphon e altre cinque sottovarianti stanno soppiantando la Omicron 5 (BA.5) originale dal suo “dominio” nell'ultima ondata. In sei rappresentano ben il 72,9 percento della prevalenza del virus rilevato nei tamponi. Al primo posto si trova BQ.1 o Cerberus, (42,5 percento); al secondo BA.5 con una o più di cinque mutazioni (S:R346X, S:K444X, S:V445X, S:N450D, S:N460X), al 13,4 percento; al terzo BA.2.75 o Centaurus al 9,8 percento; al quarto XBB Gryphon col 6,1 percento, in crescita; al quinto BA.4.6 all'1 percento e al sesto BA.2.30.2 allo 0,1 percento.

Come indicato, i dati sulla pandemia rilasciati da Pechino scarseggiano, ma secondo gli esperti l'attuale e significativa ondata di contagi nel Paese asiatico sarebbe legata proprio a XBB Gryphon, che in Cina è stata rilevata a ottobre. “Sta circolando un vero e proprio sciame di varianti, ma la XBB sta rapidamente sostituendo sottovarianti comuni, come BQ.1 e BQ.1.1”, ha dichiarato il professor Francesco Broccolo, docente di Virologia presso l'Università del Salento. Lasciata a “piede libero” e in grado di circolare tra milioni di persone, come suggeriscono le agghiaccianti stime di Airinfinity per le prossime settimane, XBB Gryphon potrebbe dar vita a ulteriori sottovarianti sempre più elusive e trasmissibili, in grado di scatenare una potenziale ondata di ricoveri in tutto il mondo. Non c'è da stupirsi che negli aeroporti (italiani compresi) si inizino a prendere misure preventive per arginare la diffusione di sottovarianti provenienti dalla Cina.

Rispetto a 3 anni fa abbiamo vaccini estremamente efficaci e booster aggiornati, ma il virus continua a circolare e mutare massivamente; probabilmente l'unico modo per arrestarne definitivamente la corsa è attraverso l'agognato vaccino universale pan-coronavirus, sul quale gli scienziati stanno lavorando alacremente da tempo.

1.117 CONDIVISIONI
32834 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views