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Epatite acuta nei bambini, cosa sappiamo: le ultime notizie

Perché la nuova epatite acuta colpisce solo i bambini

La ragione potrebbe essere immunitaria, indirettamente legata alla pandemia di Covid, dal momento che si fa sempre più concreta l’ipotesi che alla base dei casi ci sia una maggiore suscettibilità dei bambini alle infezioni da adenovirus.
A cura di Valeria Aiello
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La nuova e tuttora misteriosa serie di casi di epatite acuta nei bambini potrebbe essere legata a un’infezione da adenovirus, il che fornirebbe anche una spiegazione al perché il fenomeno si sta osservando solo nei soggetti in età pediatrica. Gli adenovirus, in particolare, sono virus a DNA classificati in base ai tre principali antigeni presenti nel capside (esone, pentone e fibra), ovvero la capsula proteica che racchiude l’acido nucleico: quelli in grado di infettare l’uomo si dividono in 7 specie (da A a G) e 57 diversi sierotipi, ognuno associato a condizioni cliniche diverse.

L’adenovirus come possibile causa dell'epatite

Secondo quanto emerso dalle indagini attualmente in corso nel Regno Unito, in un’alta percentuale di bambini che hanno soddisfatto l’attuale definizione di caso di epatite acuta grave, è stata riscontrata l’infezione da adenovirus F41 (specie F sierotipo 41), un virus già noto per essere una delle principali cause di gastroenterite virale nei bambini piccoli, ma che in precedenza non è stato associato all’epatite. I dati di laboratorio sembrerebbero tuttavia suggerire che sia però l’infezione da adenovirus F41, chiamato anche HAdV-F41 (acronimo inglese di Human AdenoVirus F41), ad essere collegata in qualche modo alla malattia.

Perché i casi di epatite si stanno registrando solo nei bambini

Come premesso, se verrà dimostrato che gli adenovirus sono la causa di queste epatiti acute, si arriverebbe a chiarire il motivo per cui questi casi si stanno verificando solo nei soggetti in età pediatrica. Va infatti tenuto in considerazione che, nonostante gli adenovirus possano contagiare le persone di qualsiasi età, la maggior parte delle infezioni si verifica nei bambini di età compresa tra i 6 mesi e 2 anni, con sintomi generalmente lievi e che possono includere febbre, malattie delle vie respiratorie (raffreddore, mal di gola e tosse), ma anche infezioni del tratto gastrointestinale (diarrea, vomito e dolore addominale).

Queste infezioni sono più comuni a fine inverno, primavera e inizio estate, ma poiché negli ultimi due anni, a causa della pandemia di Covid, i bambini sono stati preservati per le misure di distanziamento, dunque isolati dai loro coetanei avendo così meno occasioni di contrarre le “solite” malattie virali che rafforzano l’immunità, l’esposizione “ritardata” a questi virus potrebbe spiegare alcuni dei sintomi manifestati da alcuni dei piccoli pazienti, inclusa l’infiammazione del fegato (epatite) osservata nei casi più gravi.

La ragione dei casi di epatite acuta nei bambini potrebbe quindi essere legata a qualcosa che ha a che fare con l’immunità stessa dei bambini che, contraendo l’adenovirus con qualche anno di ritardo, potrebbero essere più suscettibili di quanto non lo sarebbero stati quando erano più piccoli. Volendo fare un esempio, è come quando una persona contrae la varicella o il morbillo in età adulta e può avere complicazioni molto più gravi rispetto ai bambini.

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