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Perché il Regno Unito vuole vietare i cani di razza american bully XL

A seguito dell’aggressione ai danni di una ragazzina di 11 anni e di altri attacchi recenti il governo britannico sta avviando una procedura per vietare la razza di cani american bully XL. Quali sono le sue caratteristiche e in quali casi può diventare problematica.
A cura di Andrea Centini
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Due american Bully. Credit: wikipedia
Due american Bully. Credit: wikipedia

La ministra dell'Interno del Regno Unito Suella Braverman ha programmato un consiglio urgente per decidere sulla messa al bando dei cani di razza american bully XL. In parole semplici, se ne vuole vietare la commercializzazione / detenzione sul territorio nazionale britannico, facendoli finire nella lista nera approntata dal Dipartimento per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali (DEFRA). L'iniziativa è stata presa a seguito dello spaventoso attacco ai danni di una ragazzina di 11 anni avvenuto a Bordesley Green (Birmingham) sabato 9 settembre, il cui video è finito online ed è diventato virale. La giovanissima è stata salvata dall'intervento di due uomini: tutti e tre sono finiti in ospedale a causa dei morsi e della colluttazione con il possente molosso, che è stato catturato e tradotto in un canile.

L'american bully XL al momento, come spiegato dalla BBC, non è ancora riconosciuto come razza specifica dal Royal Kennel Club, la più grande organizzazione del Regno Unito che si occupa di razze canine, così come non è stata riconosciuta dalla Fédération cynologique internationale (FCI) – l'ente più prestigioso al mondo sul tema – e dall'American Kennel Club (AKC). Tra le organizzazioni più autorevoli ad averla inserita negli elenchi figurano invece l'American Bully Kennel Club (ABKC) e l'European Bully Kennel Club (EBKC). La ragione per cui questa razza non ha un riconoscimento ufficiale unanime è legato al fatto che è frutto di vari incroci, che coinvolgono diverse razze: bulldog americano, staffy, bulldog inglese, amstaff e altri, a partire dalla “base” dell'American Pit Bull Terrier. Il bully è una razza moderna – il primo riconoscimento ufficiale è del 2004 – ed è disponibile in diverse varianti, il Pocket Bully, il Micro Bully, il Toadline Bully e l'XL Bully, quella coinvolta nell'intervento del governo britannico. Esistono anche varianti XXL ed “exotic extreme” ma sono al di fuori dei canali riconosciuti.

Un american Bully XL. Credit: Wikipedia
Un american Bully XL. Credit: Wikipedia

Come indicato, l'american Bully è un molossoide, un cane possente dall'aspetto robusto, tozzo e molto muscoloso, con il classico muso schiacciato da bulldog. La variante XL ha un'altezza al garrese fino ai 57 centimetri per i maschi e fino a 54 centimetri per le femmine (la standard non supera i 51 cm per i maschi). Sul comportamento di questa razza canina ci sono pareri diametralmente opposti. Il sito ufficiale dell'American Bully Kennel, ad esempio, indica che si tratta di un cane mansueto, docile, affettuoso, socievole e devoto alla famiglia, nonostante l'aspetto “intimidatorio”. Si sottolinea però l'importanza di sottoporre questi cani a “un'adeguata socializzazione e addestramento per evitare comportamenti indesiderati”. Diversi altri articoli evidenziano che la razza è adatta a stare con i bambini proprio per i suoi tratti gentili. Di tutt'altro avviso il comportamentista cinofilo Stan Rawlinson, che in un'intervista alla BBC ha affermato quanto segue: “Per quanto ne so, il bully XL è probabilmente la razza o incrocio di cani più pericoloso che abbia mai visto. È iper-reattivo. Ha un istinto predatorio potenziato e una reattività totalmente fuori scala”. In un'intervista al Sun la dottoressa Candy d'Sa ha spiegato che il temperamento di questi cani cambia molto rapidamente: diventano inclini ad attaccare quando fa caldo, se sono tenuti nei canili e non hanno avuto un'adeguata socializzazione con gli umani.

A causa della potente muscolatura quando attaccano possono diventare vere e proprie macchine da guerra, molto difficili da arrestare. La razza si è già resa protagonista di diverse aggressioni mortali. Tra i casi più noti balzati agli onori della cronaca nazionale britannica vi è quello di Jack Lis, un bambino di 10 anni sbranato all'interno di una casa a Caerphilly (Galles) nel 2021. La madre del piccolo ha protestato col governo del Regno Unito, accusandolo di voler agire adesso solo dopo la circolazione del video virale e di non aver fatto nulla prima e dopo la morte del figlio. Un altro attacco mortale noto è stato quello ai danni del trentaquattrenne Ian Symes. È stato aggredito dal suo american Bully XL mentre lo portava a passeggio. Quando è caduto il cane lo ha attaccato al collo provocandogli lesioni mortali. Sono meno di una decina gli attacchi fatali in UK attribuiti a questa razza dal 2021 (tre riguardano bambini). Un'altra donna ha raccontato alla BBC che suo marito è stato aggredito da due american Bully mentre portava a passeggio il suo cane; l'animale è morto e l'uomo è finito in ospedale con ferite significative.

Gli esperti mettono in guardia sulla gestione di questa razza, poiché senza addestramento ed educazione adeguati può diventare assai problematica; c'è il rischio di che manifesti aggressività e possessività, oltre che un carattere dominante. Ma lo stesso succede con molte altre razze. Per questa ragione non vi è certezza che l'american bully XL possa finire nell'elenco delle razze vietate da parte del DEFRA. Il dibattito pubblico è aperto da molto prima dell'ultimo, drammatico incidente che ha coinvolto l'undicenne del Galles.

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