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Perché il Regno Unito vieta il gas esilarante: quali sono i rischi per la salute

Il possesso del protossido di azoto diventa illegale al di fuori dell’uso medico e industriale in risposta alla sua crescente diffusione come droga tra i giovani: se inalato in dosi elevate può causare svenimenti, perdita di conoscenza e danni neurologici.
A cura di Valeria Aiello
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Il Regno Unito ha deciso rendere illegale il possesso del protossido di azoto, un composto chimico conosciuto anche come gas esilarante, in risposta alla sua crescente diffusione come droga tra i giovani. Il divieto entrerà in vigore l’8 novembre 2023, con l’inserimento del protossido di azoto nell’elenco dei farmaci di classe C ai sensi del Misuse of Drugs Act del 1971. L’uso continuerà ad essere consentito per ragioni mediche, come anestetico e antidolorifico anche in contesti veterinari, e per scopi industriali.

Cos’è il gas esilarante e quanto è pericoloso

Il protossido di azoto (N2O) è un gas incolore, con un sapore e un colore leggermente dolciastro, scoperto dal chimico inglese Joseph Priestly nel 1772. È conosciuto anche come gas esilarante, nome coniato alla fine del Settecento da un altro chimico inglese, Humphry Davy, che lo chiamò così per l’effetto euforico derivante dalla sua inalazione. Davy descrisse anche le sue proprietà anestetiche nell’alleviare il dolore durante gli interventi chirurgici, per le quali il protossido di azoto è stato poi impiegato in medicina e odontoiatria a partire dalla metà dell’Ottocento.

Oggi, il protossido di azoto ha una varietà di applicazioni, legate non solo all’uso nel settore medico e veterinario, ma anche all’impiego nel settore industriale e scientifico, ad esempio come ossidante nei propellenti dei razzi, e nel settore alimentare, come additivo (E942) e come propellente per la panna montata.

Questo gas è però anche conosciuto per i suoi effetti psicoattivi, fra i quali le sensazioni di euforia e rilassamento, nell’ambito di un uso ricreativo che negli ultimi anni ha riscontrato un significativo aumento, soprattutto tra i giovani, spiegato anche sulla base “della sua facile disponibilità, del prezzo basso, degli effetti di breve durata e dell’essere percepito come una sostanza relativamente sicura da parte dei suoi consumatori” come recentemente documentato in un rapporto dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA).

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In particolare, l’ampia disponibilità di piccole fiale metalliche da circa 8 grammi, destinate a gonfiare palloncini o ad essere usate come propellente nei sifoni per la panna montata, è considerato un fattore chiave nella crescente diffusione del gas esilarante come droga ricreativa. Il pericolo di questo impiego è associato agli effetti negativi del gas sulla salute, che comprendono avvelenamenti e danni neurologici.

Quali sono i rischi per la salute del gas esilarante

L’inalazione del protossido di azoto, spesso attraverso palloncini, è una pratica che provoca avvelenamenti, talvolta gravi. Dietro al suo effetto euforizzante e rilassante, si nascondono infatti una serie di impatti negativi sulla salute, che vanno allo stordimento alle vertigini, al mal di testa fino allo sviluppo di ansia e paranoie. Se inalato in dosi elevate può causare svenimenti e perdita di conoscenza ma anche disturbi neurologici e neuromuscolari, come parestesie, tremori alle estremità, dolori muscolari, problemi di equilibrio e deambulazione. Una recente ricerca francese ha inoltre evidenziato il rischio di danni ai nervi degli arti (neuropatia), compromissione nel controllo dei muscoli (atassia) e convulsioni.

Secondo una valutazione del Consiglio consultivo sull’abuso di droghe (ACMD) del Regno Unito che cita diversi studi scientifici, l’inalazione in dosi elevate può portare anche a una carenza di vitamina B12 che può causare disturbi neurologici, come la mieloneuropatia, caratterizzata da un danno simultaneo di tratti del midollo spinale e dei nervi periferici.

I primi sintomi più comuni di danno neurologico sono formicolio e intorpidimento alle mani o ai piedi (parestesia), che possono verificarsi in modo acuto e transitorio o diventare persistenti. Altri sintomi precoci includono disturbi cutanei, problemi motori, debolezza nelle gambe, irrigidimento o contrazione muscolare, riflessi corporei iperattivi o iperreattivi come spasmi, disturbi vescicali/intestinali di incontinenza o ritenzione e disfunzione sessuale.

Il rischio di sviluppare conseguenze neurologiche è dose-dipendente e l’uso frequente e prolungato di gas esilarante è stato associato anche a eventi tromboembolici. Segnalati inoltre disturbi psichiatrici, come deliri e allucinazioni visive, e deficit cognitivi, inclusa la perdita di memoria, sebbene dati limitati disponibili rendano difficile determinare la prevalenza di questi sintomi.

Il divieto deciso nel Regno Unito

La decisione del Regno Unito di vietare il possesso del protossido di azoto al di fuori degli usi medici e industriali è arrivata dopo che il Parlamento a votato a stragrande maggioranza di classificare il gas esilarante come farmaco di classe C ai sensi del Misuse of Drugs Act del 1971. Le sanzioni per il possesso, non ancora formalizzate, dovrebbero includere sanzioni pecuniarie, servizio comunitario o un’ammonizione, mentre per  i “recidivi gravi” una pena detentiva fino a due anni, secondo quanto ha affermato il Ministro degli Interni.

La pena massima per la produzione o la fornitura di protossido di azoto a fini illeciti sarà di 14 anni di carcere. Saranno previste esenzioni per l’uso del protossido di azoto per motivi legittimi, come nei reparti maternità per alleviare il dolore durante il travaglio, o nella ristorazione.

L’abuso di protossido di azoto è pericoloso per la salute delle persone e oggi stiamo inviando un chiaro segnale ai giovani che ci sono conseguenze per l’abuso di droghe. Sia i consumatori che gli spacciatori dovranno affrontare tutta la forza della legge per le loro azioni – ha dichiarato il ministro per la criminalità e la polizia, Chris Philp – . Stiamo mantenendo la promessa che abbiamo fatto di adottare un approccio di tolleranza zero nei confronti dei comportamenti antisociali e del consumo flagrante di droghe nei nostri spazi pubblici”.

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