Perché il pangolino è uno degli animali più richiesti nel mercato illegale: il mammifero con le squame
Il terzo sabato del mese di febbraio si celebra la Giornata Mondiale del Pangolino. Vero, questa ricorrenza non è esattamente attesa in tutto il mondo come il Capodanno ma può diventare un buon momento per chiedersi come sia possibile che questo animale a rischio di estinzione sia diventata una delle specie più trafficate nei mercati illegali di tutto il mondo. Da non confondere con gli armadilli, i pangolini sono gli unici animali al mondo che fanno parte della famiglia dei folidoti.
Dettagli biologici a parte, la prima cosa che colpisce guardando un pangolino è il suo aspetto. È simile a un piccolo formichiere ma ha delle squame che avvolgono tutti il suo corpo. Sono formate da cheratina, una proteina che possiamo trovare anche nelle nostre unghie.
Negli scorsi anni si è parlato del loro ruolo nella pandemia di Covid iniziata nei primi mesi del 2020. In uno studio pubblicato sull’International Journal of Molecular Science del 2022 viene ripreso il ruolo del pangolino come ospite intermedio nella catena di contagi che ha portato il SARS-CoV-2 ad arrivare all’uomo.
Il pangolino: che tipo di mammifero è e da dove viene
In tutto il mondo esistono otto specie di pangolini. Tutte vivono in diverse zone dall’Asia meridionale e l’Africa subsahariana. Le sue dimensioni possono variare ma in genere la lunghezza del suo corpo non supera il metro. Considerando i volumi, gli esemplari delle specie più piccole sono grandi come un gatto, quelli più grandi arrivano a misurare come un cane di media taglia.
Le scaglie che lo ricoprono sono parecchie. Gli esemplari con la corazza più fitta hanno circa 1.000 scaglie attorno al loro corpo. Il loro aspetto ricorda quello di un formichiere. Hanno un muso allungato da cui esce una lingua in grado di infilarsi nelle cavità dove vivono le termiti. I pangolini hanno anche degli artigli pronunciati.
Quando incontrano un predatore assumono una posizione di difesa simile a quella degli armadilli. Si appallottolano attorno a loro stessi in maniera tale da proteggere il ventre e l’interno delle zampe, le uniche parti in che le sue scaglie si diradano lasciando esposta la pelle. Si riproducono lentamente. In media le femmine partoriscono un cucciolo all’anno.
Perché il pangolino è il mammifero più trafficato al mondo
Secondo una stima pubblicata a National Geographic nel maggio del 2018, tra il 2006 e il 2015 in tutto il mondo sono stati presi dai loro habitat e commerciati su tratte illegali circa 1,2 milioni di pangolini. Dopo la cattura, i corpi dei pangolini vengono destinati a diversi tipi di mercati.
Le pelli dei pangolini e soprattutto le loro scaglie vengono usate per confezionare prodotti di lusso mentre dai loro corpi si ricavano elementi utilizzati nella medicina tradizionale. L’elenco dei sintomi curati con prodotti a base di pangolino è abbastanza lungo.
Secondo alcune branche della medicina tradizionale cinese può servire a curare le convulsioni, i disordini legati allo stomaco e il dolore mestruale. Nulla di questo ha una base scientifica. Ma i piangoli vengono usati anche in riti religiosi che per migliorare la fortuna negli affari. I principali mercati di importazione di questo tipo di merci sono la Cina e il Vietnam.
Le altre curiosità sul pangolino
Anche se nella cultura di massa viene spesso confuso con l’armadillo, il pangolino ha avuto anche un’apparizione in una serie di videogiochi discretamente fortunata. Il pangolino è l’animale a cui i creatori dei Pokémon si sono ispirati per disegnare Sandshrew, un Pokémon di tipo Terra che che si trova già nella prima generazione.
Sandshrew e la sua evoluzione Sandslash hanno chiari riferimenti al angolino, a partire dalle scaglie che ricoprono il corpo, la postura basata sulle zampe posteriori e i lunghi artigli. Con gli ultimi videogiochi il numero di Pokémon ha superato quota 1.000 e quindi ormai sono parecchi gli animali a cui i disegnatori si sono ispirati. Nella prima generazione entrare in questo elenco era più difficile. Allora i Pokémon da catturare nei videogiochi erano solo 151.
Cosa c'entra il pangolino con il Covid
Il pangolino è uno degli animali indiziati per il salto di specie, quel processo biologico che ha permesso al SARS-CoV-2 di arrivare all’uomo. Un passaggio che potrebbe essere avvenuto in uno wet market, uno dei mercati asiatici dove vengono venduti pesce e carne. Recentemente in Cina sono stati condotti esperimenti su una variante del SARS-CoV-2 nota come GX_P2V e scoperta nel 2017 proprio nei pangolini malesi.