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Perché il caldo aumenta la probabilità di essere morsi da un serpente

Ogni grado di aumento della temperatura porta in media a un aumento di quasi il 6% dei morsi di serpente. Ecco perché.
A cura di Valeria Aiello
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Il cambiamento climatico non sta solo rendendo il pianeta più caldo, ma sta anche aumentando la probabilità di essere morsi da un serpente. Lo indicano i risultati di un nuovo studio che ha rilevato che a ogni grado di aumento della temperatura corrisponde un aumento di circa il 6% di morsi di serpente. Come noto, questi rettili sono animali a sangue freddo, quindi sono generalmente attivi nei periodi più caldi, mentre entrano in una sorta di letargo in inverno, noto come brumazione, che differisce dal letargo vero e proprio per via dei processi metabolici coinvolti. Ma non è solo questo a spiegare perché le probabilità di morso di serpente aumentano con il caldo.

Il caldo aumenta il rischio di morsi di serpente

Analizzando i dati ospedalieri della Georgia, uno dei Paesi che ospita le più alte densità e diversità di serpenti negli Usa – nello Stato si trovano 17 specie di serpenti velenosi, di cui 7 sono abbastanza pericolosi da destare preoccupazione medica – un team di ricerca guidato da Noah Scovronick della Emory University di Atlanta ha rilevato che il verificarsi di morsi di serpenti velenosi è associato all’aumento della temperatura massima giornaliera dell’aria, sebbene l’associazione maggiore sia osservata nel corso della primavera.

In altre parole, mentre d’estate si registra il maggior numero di morsi di serpente in totale, il legame tra aumento della temperatura e morsi di serpente è più forte in primavera, probabilmente perché, ipotizzano gli studiosi, durante quella stagione i serpenti si “risvegliano”, diventando più attivi. Altri fattori meteorologici, come l’umidità dell’aria, hanno invece mostrato associazioni deboli o assenti con il tasso di morsi di serpenti velenosi.

Dall’analisi, pubblicata su GeoHealth, è quindi emerso che l’incremento di 1 °C della temperatura massima giornaliera è associato a un aumento 5,6% delle probabilità di morso di serpente velenoso e a un aumento del 5,8% di morso di serpente non velenoso.

Lo studio non ha fornito previsioni sulla possibilità che i futuri aumenti della temperatura vadano a influenzare il rischio di morsi di serpente. Tuttavia, l’espansione delle aree urbane sta già aumentando le probabilità di incontri uomo-serpente. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che, a livello globale, i morsi di serpente ammontino a più di 5 milioni l’anno e siano responsabili di circa 138.000 morti ogni anno.

Il fattore chiave per ridurre gli incontri negativi è l’istruzione – ha affermato uno degli autori dello studio, l’erpetologo Lawrence Wilson della Emory University – . Se facciamo sapere quali sono habitat che preferiscono i serpenti, come i luoghi con una fitta copertura del suolo, le persone potranno diffidare di tali habitat”.

I morsi di serpenti velenosi possono causare emergenze mediche acute che comportano gravi paralisi che possono impedire la respirazione, causare disturbi emorragici che possono portare a emorragie fatali, insufficienza renale irreversibile e grave distruzione tissutale locale che può portare all’invalidità permanente e amputazione degli arti. I bambini possono subire effetti più gravi e possono sperimentare le conseguenze del veleno più rapidamente rispetto agli adulti in relazione alla loro massa corporea inferiore.

In caso di morso di serpente, è essenziale mantenere la calma e recarsi il prima possibile in ospedale dove, nel caso il personale medico d’urgenza riconosca i segni di una specie velenosa, somministrerà l’antidoto al veleno. Nel frattempo, nel caso in cui il morso sia localizzato su un arto (braccio o gamba), si può provare a immobilizzare l’arto, mantenendolo approssimativamente a livello o al di sopra del cuore. Anelli, orologi e indumenti stretti devono essere rimossi dall’area del morso. Non ricorrere a rimedi locali o casalinghi, come impacchi di ghiaccio o incisioni sul morso, né succhiare via il veleno: questi espedienti non funzionano, oltre ad essere controindicati perché potenzialmente pericolosi.

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