Perché i casi di diabete sono in costante aumento: lo studio sulle bevande zuccherate
Tutti sappiamo che una dieta ricca di zuccheri può aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, una condizione in costante aumento in tutto il mondo. Tuttavia, spesso, quando si parla di dieta pensiamo agli alimenti solidi, trascurando invece il fatto che una fonte altrettanto importante di zuccheri semplici è rappresentata dalle bevande zuccherate, che se consumate in modo costante e sul lungo periodo possono avere effetti nocivi sulla salute su diversi fronti.
A ricordarlo è un recente studio condotto dalla Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University, negli Stati Uniti, che ha misurato l'impatto del consumo di bevande zuccherate sull'andamento delle diagnosi di diabete di tipo 2 in tutto il mondo: ne è emerso che complessivamente il consumo di queste bevande causa 2,2 milioni di nuovi casi di diabete di tipo 2 e 1,2 milioni di nuovi casi di malattie cardiovascolari ogni anno. Oltre al dato in sé, è anche interessante la distribuzione geografica dei casi: le regioni più colpite sono infatti quelle ancora in via di sviluppo, come l'Africa subsahariana e l'America Latina.
Gli effetti delle bevande zuccherate sul corpo
L'oggetto dello studio, ovvero l'impatto delle bevande zuccherate sulla salute di chi le consuma, non è certo casuale. Il consumo sul lungo periodo di questo alimento è ormai noto da tempo per avere infatti una serie di effetti negativi. La categoria di bevande zuccherate comprende diverse prodotti: non solo bibite gassate, ma che tè confezionato, molti succhi di frutta e altre bevande confezionate. Queste infatti possono aumentare il rischio di condizioni di salute pericolose, come l'obesità, e di altre malattie cardiovascolari. Un consumo prolungato di queste bevande potrebbe perfino – spiega la Fondazione AIRC – il rischio di sviluppare alcuni tumori.
Le bevande zuccherate infatti, essendo liquide, vengono digerite in poco tempo dal corpo e questo causa picchi nei livelli di zucchero senza apportare un apporto nutrizionale significativo. Questi effetti a lungo andare possono portare – spiega lo studio – "all'aumento di peso, all'insulino-resistenza e a una serie di problemi metabolici legati al diabete di tipo 2 e alle malattie cardiache, due delle principali cause di morte nel mondo".
Quali sono i Paesi più colpiti
I dati di questo studio rappresentano un allarme soprattutto per la salute delle persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo. Qui infatti il consumo di bevande zuccherate è molto elevato, a causa di diversi fattori, tra cui un'insufficiente politica di tassazione su questi prodotti. Fatto sta che le conseguenze sono chiare dal numero crescente delle nuove diagnosi di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari: secondo lo studio nell'Africa subsahariana le bevande zuccherate sono state associate a oltre il 21% di tutti i nuovi casi di diabete, percentuale che nei Caraibi e in Messico sale al 24%.
Servono "misure urgenti"
Ovviamente, anche nei Paesi più sviluppati le bevande zuccherate sono vendute e consumate, ma le differenze nell'assistenza medica garantita rendono i Paesi meno sviluppati più esposti a maggiori difficoltà: "Le bevande zuccherate sono molto commercializzate nelle nazioni a basso e medio reddito – spiega uno degli autori, il ricercatore Dariush Mozaffarian – non solo queste comunità consumano prodotti nocivi, ma sono anche spesso meno preparate per affrontare le conseguenze a lungo termine sulla salute". A fronte di queste evidenze, i ricercatori chiedono che in queste regioni del mondo vengano attuate misure urgenti per disincentivare il consumo di bevande zuccherate.
Una delle strategie che sembra funzionare meglio è tassare le bevande zuccherate. In Messico, uno dei Paesi con il maggiore consumo pro-capite di questi alimenti, l'introduzione nel 2014 di una tassa ad hoc sembra stia producendo i primi risultati: il consumo di bevande zuccherate comincia infatti a diminuire, soprattutto nelle fasce di reddito più basse.