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Covid 19

Perché i bambini sono più resistenti al Covid-19: secondo uno studio la causa potrebbe essere nel naso

Le cellule epiteliali del naso sembrano reagire in modo diverso in base all’età: nei bambini sarebbero in grado di mettere in atto una risposta più efficace e rapida contro il virus, rispetto a quanto avviene negli anziani. Questa maggiore facilità di ingresso da parte del virus potrebbe spiegare in parte perché i bambini si ammalano più raramente o sviluppano sintomi più lievi del Covid-19, rispetto a quanto succede negli anziani.
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La risposta al perché i bambini sembrano meno esposti al rischio di ammalarsi di Covid-19 potrebbe essere nel loro naso. Nessuno scherzo. Un gruppo di ricercatori dell'University College di Londra ha osservato come le cellule epiteliali del naso dei bambini siano in grado di mettere in atto una risposta di difesa più efficace di quella osservata nelle persone adulte e anziane.

Lo studio, pubblicato su Nature Microbiology, puntava a comprendere perché i sintomi che il Covid-19 causa ne bambini sono in genere molto più lievi di quelli che si manifestano negli adulti e soprattutto negli anziani. Per farlo i ricercatori hanno voluto esaminare gli effetti del virus sulle cellule umane che per prime vengono raggiunte dal virus, ovvero quelle epiteliali del naso. Le cellule epiteliali sono quelle costituiscono la superficie di un organo o un tessuto.

Come reagiscono le cellule del naso dei bambini al virus

I ricercatori hanno potuto lavorare su campioni di cellule epiteliali di donatori sani di diverse età, bambini (0-11 anni), adulti (30-50 anni) e per la prima volta anche di persone anziane (con più di 70 anni). Queste cellule sono state poi messe a coltura e poi infettate dal virus SARS-CoV-2, così da replicare in laboratorio come le cellule epiteliali del naso reagiscono all'infezione e osservare le eventuali differenze in base all'età.

Nei bambini le cellule epiteliali del naso hanno reagito in modo efficace e rapido, aumentando la produzione di interferoni, ovvero quelle proteine che le cellule producono come prima risposta a uno stimolo esterno. Queste rappresentano infatti la prima "arma di difesa" in caso di infezioni virali. Questa pronta reazione si è dimostrata efficace nel ridurre la replicazione del virus. L'effetto osservato potrebbe quindi spiegare la maggiore resistenza dei bambini al virus e il fatto che nella maggior parte dei casi quest'ultimo, anche con un'infezione, determina un quadro lieve, sicuramente molto di più di quello segnalato nei soggetti anziani.

Le differenze rispetto agli anziani

Oltre a essere rilevante in senso assoluto, questo dato è interessante anche nel confronto con la reazione delle cellule epiteliali al virus negli adulti e negli anziani. I ricercatori hanno infatti visto che la risposta di queste cellule all'agente patogeno diminuisce man mano che si va avanti con l'età, permettendo al virus di replicarsi più velocemente.

Non solo, nelle cellule epiteliali del naso degli adulti e degli anziani, i ricercatori hanno osservato un danno cellulare maggiore a causa dell'infezione. Questi due fattori potrebbero in parte spiegare perché con l'avanzare dell'età il Covid-19 possa causare sintomi più gravi. La scoperta – spiegano i ricercatori – potrebbe essere il punto di partenza per l'individuazione di terapie mirate in base all'età dei pazienti.

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