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Perché è cambiato il colore dell’acqua di Cala Brandinchi: la spiegazione dell’area marina protetta

In un post sulla sua pagina Facebook l’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo ha spiegato le cause del cambiamento di colore osservato nei primi giorni di agosto 2024 in un tratto della spiaggia di Cala Brandinchi, in Sardegna: “È un fenomeno temporaneo, imputabile a microalghe e mucillagini insieme alle alte temperature e alla scarsa ventilazione”.
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Una foto della spiaggia di Cala Brandinchi, San Teodoro, Sardegna
Una foto della spiaggia di Cala Brandinchi, San Teodoro, Sardegna

A inizio agosto sono circolati sui social, soprattutto su TikTok, alcuni video di un tratto della spiaggia di Cala Brandinchi, una delle spiagge più famose della Sardegna nord-orientale, nel comune di San Teodoro, che mostravano l'acqua a riva di un colore insolito, tra il giallognolo e verde.

Qualche giorno dopo, l'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo, la cui gestione è affidata a un consorzio tra i tre comuni di Olbia, Loiri Porto San Paolo e San Teodoro, è intervenuta con un post pubblico sulla sua pagina Facebook ufficiale per spiegare a bagnanti e turisti le cause dei quel "verde non consueto" dell'acqua nell'area interessata dal fenomeno, che l'ente ha definito "temporaneo" e "non imputabile a cause di inquinamento".

Cosa ha causato il cambiamento di colore nel mare di Cala Brandinchi

L'inconsueta colorazione che ha stupito alcuni frequentatori della nota spiaggia sarda sarebbe da attribuire – spiega l'ente – "a microalghe e mucillagini insieme alle alte temperature e alla scarsa ventilazione".

L'origine del fenomeno che ha interessato Cala Brandinchi si può comprendere se si è a conoscenza dell'esistenza nell'area di uno stagno retrodunale, noto anche come stagno di Brandinchi. Questo – spiega l'area marina protetta – come altri stagni della stessa tipologia presenti sulle coste sarde, è "soggetto a dinamiche stagionali naturali", che fanno aprire e chiudere le cosiddette "bocche a mare" tra lo stagno e il mare.

Cosa sono le "bocche a mare"

Con questa espressione ci si riferisce al delicato sistema di collegamento tra stagni retrodunali e mare. Nel post Facebook l'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo, che tutela 15.357 ettari di mare e 76,094 km di territorio costiero, tra cui rientra anche la spiaggia di Cala Brandinchi, spiega come queste dinamiche siano naturalmente influenzate dagli eventi atmosferici:

"Durante l'inverno, le piogge e i movimenti dei sedimenti causati da onde e mareggiate mantengono aperte le “bocche a mare,” permettendo lo scambio tra mare e stagno. Con l'arrivo dell'estate e la diminuzione delle piogge, queste bocche tendono a chiudersi, separando temporaneamente lo stagno dal mare".

In ogni caso, l'ente specifica che si tratta di una "condizione del tutto naturale", destinata a ripetersi fino a quando "le piogge invernali non riapriranno il collegamento, ripristinando il delicato equilibrio degli ecosistemi".

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