Perché dovresti togliere le scarpe prima di entrare dentro casa
Togliere le scarpe prima di entrare dentro casa è un'abitudine radicata in alcune culture, come ad esempio quella giapponese. È un gesto semplice volto a preservare l'igiene dell'ambiente interno e tutti sono tenuti a rispettarlo, ospiti compresi. In Italia e in moltissimi altri Paesi, tuttavia, togliere le scarpe non è affatto una “tradizione”, ma è un'abitudine seguita solo in alcune famiglie, sempre per questioni squisitamente igieniche. Ma è davvero così utile per proteggerci da potenziali agenti patogeni che si annidano sotto le suole? Oppure è un eccesso che può essere risolto semplicemente attraverso le pulizie di casa di routine? Del resto una casa eccessivamente “sterilizzata”, come sottolineano gli scienziati, può rappresentare un problema per i bambini, il cui sistema immunitario potrebbe risentirne. Gli esperti di chimica ambientale hanno un'idea molto precisa su quale comportamento andrebbe tenuto: senza indugio, consigliano di lasciare le scarpe fuori dalla porta. Ecco perché.
A spiegare il motivo per cui è molto meglio togliere le scarpe prima di entrare a casa sono i due scienziati Mark Patrick Taylor e Gabriel Filippelli, rispettivamente capo ricercatore ambientale dell'Environment Protection Authority (EPA) dello Stato australiano di Victoria e Direttore Esecutivo dell'Istituto per la resilienza ambientale dell'Università dell'Indiana (IUPUI). In un approfondito articolo su The Conversation i due studiosi hanno elencato alcune indagini che evidenziano come i rischi di portare dentro casa siano tutto fuorché da sottovalutare. Tra i primi studi citati vi è la ricerca “Migration of Contaminated Soil and Airborne Particulates to Indoor Dust” pubblicata su Environmental Science & Technology, nella quale si specifica che circa un terzo dello sporco che si accumula dentro casa proviene dall'ambiente esterno, trasportato dalla circolazione dell'aria quando si aprono porte e finestre e naturalmente dalle suole delle nostre scarpe, un ricettacolo di sostanze e microorganismi potenzialmente pericolosi per la salute.
Tra gli agenti segnalati dai professori Taylor e Filippelli figurano patogeni infettivi tipici dell'ambiente ospedaliero che sono resistenti ai farmaci e dunque “molto difficili da trattare”, oltre a frammenti di asfalto e prodotti chimici utilizzati per la cura dei giardini con effetti cancerogeni e la capacità di alterare il nostro sistema endocrino. Attraverso il progetto di ricerca DustSafe i due scienziati e i colleghi hanno analizzato la presenza nelle abitazioni di 35 nazioni di vari composti pericolosi: fra quelli indagati i geni di batteri resistenti agli antibiotici, le microplastiche, gli elementi radioattivi, i prodotti chimici disinfettanti e le famigerate PFAS. Queste ultime sono le sostanze chimiche perfluoroalchiliche, note per la persistenza e gli effetti da interferenti endocrini, in grado di impattare negativamente su sterilità, sviluppo del feto e salute delle donne incinte. Sono state associate ad alcune patologie come il cancro. Sono tutti composti che possono essere rilevati nelle nostre case e che spesso entrano proprio dall'esterno.
Tra le sostanze più pericolose rilevate dai ricercatori vi sono metalli potenzialmente tossici come arsenico, cadmio e piombo, dei quali l'ultimo, neurotossico, rappresenta la minaccia principale. Si tratta di composti inodori e incolori che possiamo trasferire facilmente dall'esterno all'interno delle nostre case attraverso le suole delle scarpe, ma possono farlo anche gli animali domestici. I due studiosi sottolineano che c'è un legame molto forte tra i livelli di piombo rilevati nei terreni che circondano le case e quelli trovati sui pavimenti delle abitazioni. Lo studio “A citizen science approach to identifying trace metal contamination risks in urban gardens” indica che tracce di piombo sono più probabili da rilevare nelle case vecchie, con vernice vecchia, sfaldata o scrostata, in quelle che si trovano nei pressi di attività industriali e nelle case in legno recentemente ristrutturate. Il piombo, inserito come probabile cancerogeno nell'elenco dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, colpisce principalmente i sistemi neurologici e renali. Nei bambini piccoli può avere effetti sullo sviluppo e innescare problemi di attenzione, disturbi cognitivi, crescita ritardata e sviluppo alterato dei globuli, come indicato sul portale del progetto DustSafe.
Per tutte queste ragioni gli scienziati raccomandano di lasciare le scarpe fuori casa e di non preoccuparsi troppo della “sindrome della casa sterile”, che sarebbe legata all'aumento delle allergie tra i bambini. Il consiglio dei ricercatori è quello di uscire e farsi una bella passeggiata nel bosco o al parco, ma di lasciare le scarpe fuori casa al rientro.