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Cambiamenti climatici

Perché con questo caldo serve fare la siesta nel pomeriggio: il consiglio dei medici tedeschi

Le ondate di calore sempre più frequenti e intense hanno spinto i medici tedeschi a raccomandare l’introduzione della siesta, il riposino pomeridiano in uso soprattutto nei Paesi del Sud Europa.
A cura di Andrea Centini
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La Germania da diversi anni ha ormai estati talmente calde e afose che i medici hanno iniziato a consigliare l'introduzione della siesta, il "riposino" al centro della giornata in uso in alcuni Paesi – in particolar modo del Sud Europa – per evitare il lavoro negli orari più critici. Durante l'estate del 2022 oltre 4.000 persone sono morte per il caldo in Germania, un Paese non certamente esposto agli estremi registrati sul bacino del Mediterraneo, ma comunque sempre più travolto dalle ondate di calore. Perché non c'è latitudine che possa salvarsi dalle conseguenze del cambiamento climatico; basti sapere che l'accelerazione del riscaldamento globale è dalle due alle quattro volte superiore proprio ai poli.

Come spiegato dal quotidiano daswetter.com, se in passato le estati più calde in Germania avevano temperature massime comprese tra i 30 e i 35° C, adesso l'intervallo è passato dai 35 ai 40° C, portando in dote caldo estremo per più giorni consecutivi, notti afose e insonni, siccità e altre conseguenze per la società, l'agricoltura e la salute. In parole semplici, il clima sta cambiando anche in Germania e serve una “rivoluzione” per affrontarne gli effetti. Alla luce di questo cambiamento significativo del clima tedesco, è arrivata una proposta curiosa e singolare da parte del presidente dell'Associazione federale dei medici nel servizio sanitario pubblico (BVÖGD), il dottor Johannes Nießen. Come spiegato dallo Spiegel, infatti, l'ufficiale medico ha affermato che anche in terra teutonica andrebbe introdotta la siesta, la pausa concentrata attorno all'ora di pranzo e alle prime ore del pomeriggio per evitare il caldo più estremo e dannoso per la salute.

“Quando fa caldo, dovremmo essere guidati dal modo in cui lavorano i Paesi del Sud: alzarsi presto, lavorare in modo produttivo la mattina e fare la siesta a mezzogiorno è un concetto che dovremmo adottare nei mesi estivi”, ha chiosato il dottor Nießen, aggiungendo che le persone non sono efficienti come al solito quando fa molto caldo. Inoltre, sottolinea l'esperto, sopraggiungono anche problemi di concentrazione se si trascorrono notti insonni a causa della calura insopportabile. Potrebbe sembrare assurdo che si parli di queste problematiche anche in Germania, un Paese mediamente "fresco", ma il cambiamento climatico è un problema globale. Il medico sostiene che per affrontare al meglio il caldo elevato è necessario un numero sufficiente di ventilatori all'interno degli uffici e che sia data la possibilità ai dipendenti di vestirsi in modo più leggero, “anche se il codice di abbigliamento non lo consente”. Il dottor Nießen raccomanda anche di bere più acqua e mangiare cibi leggeri più volte al giorno, invece di fare pasti abbondanti. Sono le classiche raccomandazioni che ascoltiamo in Italia, ormai divenute necessarie anche per affrontare le estati in Germania. Al netto degli effetti del caldo estremo, servirà comunque un cambio radicale nelle routine lavorative per introdurre la siesta durante il periodo estivo anche in Germania.

Il termine siesta deriva dal latino “sexta” e fa riferimento alla sesta ora del giorno, il mezzogiorno per i romani, il momento della giornata in cui le temperature iniziano a diventare più calde e afose in estate. Per siesta non si intende sempre il riposo vero e proprio, ma anche una semplice pausa dal lavoro più o meno lunga – di solito tra le 13/14 e le 17 del pomeriggio – che permette di aggirare le ore più calde e pesanti. È in uso in alcuni Paesi del Mediterraneo (in particolar modo Spagna e Portogallo, ma anche nel Sud Italia), in alcuni del Medio Oriente e dell'Asia.

Ma i benefici dei pisolini pomeridiani non sono ancora pienamente compresi e i risultati degli studi sono controversi: secondo una recente ricerca cinese condotta da scienziati della Xiangya Hospital Central South University, ad esempio, è emerso che chi fa pisolini regolari ha un rischio maggiore di soffrire di ipertensione e di avere un ictus. Secondo un altro studio, d'altro canto, il sonnellino farebbe bene al cuore, ma basterebbe una volta a settimana. Se la siesta dura più di un'ora, come indicato in una conferenza al Congresso della Società Europea di Cardiologia 2020, ci sarebbe invece un rischio superiore di sviluppare condizioni cardiovascolari e di mortalità prematura.

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