Perché con la tonsillite è sconsigliato fare sport: le ragioni del forfait di Sinner alle Olimpiadi
Jannik Sinner non parteciperà alle Olimpiadi di Parigi a causa di una tonsillite, l’infiammazione acuta delle tonsille palatine, i due piccoli organi immunitari che servono a difenderci da virus e batteri. La notizia del forfait, comunicata sui social dallo stesso tennista italiano e attuale numero 1 al mondo nel singolare ATP, ha lasciato tutti di sasso: neanche Sinner pensava di dover saltare i Giochi (“È una grandissima delusione” ha scritto l’altoatesino nel suo post) ma in seguito a una visita medica, la febbre, il forte mal di gola e gli altri sintomi – che lo avevano già portato a rinviare la sua partenza per la capitale francese per il sospetto del Covid – , si sono rivelati essere appunto una tonsillite, per la quale i medici gli hanno sconsigliato di giocare. Perché? La tonsillite può davvero essere così rischiosa per la salute?
Cos’è la tonsillite e qual è la causa dell’infiammazione delle tonsille
La tonsillite è l’infiammazione acuta delle tonsille palatine, i due piccoli organi situati ai lati della parte posteriore della gola (faringe). Le tonsille sono parte del sistema immunitario e, grazie alla loro posizione, ci proteggono da virus e batteri, impedendo a questi microrganismi di entrare nel nostro organismo attraverso la bocca o il naso. Quando infiammate (generalmente a causa dell’esposizione a virus e, più raramente, a batteri), le tonsille tendono a gonfiarsi e a diventare molto rosse, rendendo più difficile la respirazione, oltre a causare una serie di sintomi, di cui i più comuni sono febbre, mal di gola e dolore durante la deglutizione. Altri sintomi della tonsillite sono la comparsa di placche in gola (suppurazione), malessere generale, debolezza, gonfiore dei linfonodi del collo e mal d’orecchio.
Come detto, gli agenti responsabili della tonsillite sono generalmente di tipo virale: adenovirus e rinovirus sono tra i virus che più frequentemente causano l’infiammazione. La tonsillite può però essere dovuta anche a batteri, in particolar modo allo streptococco beta emolitico, il più comune, che può rappresentare un possibile agente responsabile di complicanze in altri distretti e organi, come cuore e reni.
Quali sono i rischi della tonsillite
La tonsillite, specie quando causata da agenti batterici, può dar luogo a una serie di complicazioni, anche gravi. Se non opportunamente trattata, l’infezione può rendere le tonsille un serbatoio di microrganismi o tossine, che rischiano di dare origine diverse patologie, dalla sinusite all’otite media fino agli ascessi peritonsillari, che possono richiedere l’intervento chirurgico d’urgenza (drenaggio), alla setticemia, che può verificarsi quando l’infezione si diffonde attraverso il sangue al resto dell’organismo.
Un’altra grave complicanza delle tonsilliti è la febbre reumatica, con conseguenze che possono interessare le articolazioni, il cuore e i reni.
Perché è pericolosa quando si fa sport: il caso di Sinner
Quando si pratica attività sportiva, la tonsillite può mettere a serio rischio la salute, in quanto la prestazione fisica, soprattutto quando intensa, già di per sé determina uno stato di depressione immunitaria, ovvero una diminuzione transitoria della concentrazione delle immunoglobuline (IgA, IgM e IgG): queste immunoglobuline, nello specifico, hanno la capacità di legare virus, batteri o tossine, neutralizzandone l’attività e bloccando, nel caso dei virus, la porzione virale (antigene) che consente al patogeno di legare e infettare le cellule. Il calo della concentrazione delle immunoglobuline associato all’attività sportiva è in pratica il motivo per cui spesso gli atleti sono più soggetti a infezioni, anche banali.
Per queste ragioni, praticare attività fisica con la tonsillite è fortemente sconsigliato, specie quando l’infiammazione delle tonsille è dovuta allo streptoccoco beta emolitico, sebbene non sia meno pericolosa farla con tonsilliti di natura virale, in quanto i virus possono arrivare a colpire indirettamente e più facilmente il cuore, determinando aritmie e difficoltà nel sostenere lo sforzo fisico.
Nel caso di Sinner, che ha deciso di ascoltare il parere dei medici e di saltare le Olimpiadi, la tonsillite avrebbe potuto quindi rappresentare un fattore di rischio non indifferente, con oltretutto il pericolo di compromettere il prosieguo della stagione ATP: ad ogni modo, il tennista altoatesino, che con il forfait ai Giochi non vedrà comunque intaccato il suo ranking mondiale (da Rio 2016, i tornei delle Olimpiadi non valgono per la classifica), dovrebbe quasi sicuramente recuperare per il prossimo torneo, l’US Open di Flushing Meadows, a New York, per difendere il numero 1 nell’ultimo slam dell’anno a fine agosto.