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Perché alcune persone muoiono dopo aver fatto sesso

Ci sono diverse ragioni per il cui il sesso può determinare la morte improvvisa, anche se nella maggior parte dei casi il decesso è causato dallo sforzo fisico durante l’attività sessuale oppure da farmaci e droghe.
A cura di Valeria Aiello
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Il sesso ha molti effetti benefici, sia fisici sia psicologici, tra cui la riduzione della pressione alta, un migliore funzionamento del sistema immunitario e un sonno migliore. L’atto in sé e l’orgasmo determinano il rilascio di un ormone, chiamato ossitocina e noto anche ormone dell’amore, che riveste un importante ruolo nello stabilire un rapporto di fiducia e il legame tra le persone. C’è però anche un lato oscuro del sesso per cui, seppur raramente, durante o subito dopo l’atto sessuale, alcune persone purtroppo muoiono: l’incidenza di questo fenomeno è comunque molto bassa, rappresentando lo 0,6% di tutti i casi di morte improvvisa. Ma perché accade? E quali sono i fattori che possono determinare un aumento del rischio?

Ci sono diverse ragioni per cui il sesso può determinare morte improvvisa. “Nella maggior parte dei casi – spiega il professor David Gave, docente di biochimica clinica presso l’Università londinese di Westminster – il decesso è causato dallo sforzo fisico durante l’attività sessuale, o da farmaci (come ad esempio quelli per il trattamento della disfunzione erettile) o da droghe, come la cocaina, oppure entrambi” che possono determinare un aumento del rischio di morte improvvisa, più frequentemente a causa di un infarto. Tale rischio, precisa Gave in un’articolo su The Conversation, aumenta con l’età delle persone, in particolare negli uomini, sebbene non sempre le morti siano dovute a questo stesso evento cardiovascolare.

Uno studio pubblicato su Jama Cardiology ha infatti indicato che la metà dei decessi (53 percento) che si sono verificati durante o entro un’ora dall’attività sessuale non sono causati da un infarto miocardico, bensì da un improvviso ritmo cardiaco anormale, chiamato sindrome della morte aritmica improvvisa (SADS).

Un’altra delle principali cause di morte associate al rapporto sessuale è la cosiddetta dissezione aortica, un evento che ha rappresentato il 12 percento dei decessi analizzati nello studio, per cui gli strati interni della parete della principale arteria del corpo umano si lacerano, separandosi dallo strato intermedio della parete esterna, per cui il sangue può fuoriuscire dalla dissezione determinando una condizione potenzialmente letale.

I restanti decessi analizzati nello studio erano dovuti ad altre patologie, come cardiomiopatie e canalopatie. “I giovani adulti a cui sono state diagnosticate queste condizioni dovrebbero chiedere consiglio al proprio cardiologo sul rischio associato all’attività sessuale – ha sottolineato Gaze – . Tuttavia, la bassa incidenza di decessi osservata negli studi suggerisce che il rischio è molto basso, anche nelle persone con patologie cardiache preesistenti”.

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