Perché a Santorini ci sono centinaia di scosse di terremoto da giorni: lo spiega il vulcanologo
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Circa 11.000 persone hanno lasciato Santorini in nemmeno quattro giorni, a causa dell'intenso sciame sismico che da sabato 1 gennaio sta interessando le isole Cicladi nel Mar Egeo. L'attività sismica è iniziata il 27 gennaio, per poi intensificarsi nei giorni successivi. Sebbene infatti si tratti di una zona notoriamente sismica, a preoccupare è la frequenza delle scosse: negli ultimi giorni si sono verificati più di 200 terremoti sottomarini tra Santorini, Amorgos e Ios, tutte di magnitudo superiore a 3 e una massima di 5. La scossa di magnitudo più forte si è verificata a Santorini martedì 4 febbraio: magnitudo 5 e profondità 12 chilometri.
Molte delle persone che hanno lasciato l'isola sono turisti, ma secondo i media locali potrebbero esserci tra loro anche diversi residenti. In risposta all'esodo di persone, la compagnia aerea locale Aegean ha anche intensificato i voli. A prescindere dalle possibili reazioni di panico dei residenti, le stesse autorità stanno monitorando con attenzione la situazione e, sebbene non siano stati registrati danni nelle aree colpite, hanno già predisposto i protocolli di sicurezza. A Santorini le scuole resteranno chiuse per l'intera settimana e a tutti i cittadini è stato raccomandato di evitare le zone più a rischio in caso di scosse intense, come le coste o le aree che potrebbero franare.
Cos'è uno sciame sismico
In un'intervista all'Associated Press, il sindaco di Santorini Nikos Zorzos ha spiegato che queste scosse potrebbero continuare anche per settimane e non è detto che diminuiscano in intensità o frequenza. "Uno sciame sismico – ha spiegato il primo cittadino di Santorini – è una serie di scosse di magnitudo simile che si verificano a grappoli. Questo fenomeno può manifestarsi con sequenze di tante piccole scosse o con una singola scossa più forte e un graduale perdita di potenza successiva".
Sebbene gli esperti escludano che il fenomeno sia collegabile con il vulcano di Santorini, sottolineano che lo sciame sismico in corso è particolarmente intenso. "Nel nostro paese non abbiamo mai visto nulla di simile con così tanti terremoti di questa portata", ha ammesso il direttore dell'Istituto Geodinamico di Atene, Vasilis Karastathis, mentre alle tv locali, il capo dell'Organizzazione per la pianificazione e la protezione dei terremoti, Efthymis Lekkas, ha chiarito che "lo sciame può durare diversi giorni o diverse settimane. Non siamo in grado di prevedere l'evoluzione della sequenza nel tempo".
Cosa causa così tante scosse
Fanpage.it ha contatto Piergiorgio Scarlato, dirigente vulcanologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), per avere un commento sulla situazione in atto e le possibile cause di questo intenso sciame sismico: "Parliamo di un'area ad alto rischio sismico. D'altronde, le caldere vulcaniche – come i Campi Flegrei in Italia – sono strutture vulcanotettoniche che si organizzano lungo i sistemi di faglie in cui può verificarsi risalita di magma dalla sorgente magmatica presente al di sotto della superficie. Nella storia, anche recente, si sono verificati terremoti anche forti, che hanno raggiunto magnitudo, come quello del 1956 con magnitudo 7.8".
A prescindere da questo dato, "ovviamente da lontano è impossibile stabilire il grado di rischio attuale – prosegue l'esperto – certo è che se le autorità si preparano alle evacuazioni e impediscono alla gente di arrivare nelle Cicladi evidentemente c'è la preoccupazione che ci possa essere un'evoluzione dei fenomeni verso magnitudo importanti".
Tuttavia, sebbene l'elemento che più di tutti attira l'attenzione sia il numero delle scosse, "in un'area sismica si può avere una frequenza così elevata, soprattutto in una zona vulcanica. Anzi, anche se è difficile da capire per i non addetti ai lavori, il fatto che ci verificano sequenze sismiche con scosse che si ripetono è un fatto positivo dal punto di vista energetico. Questo non significa che è una belle notizia ed è normale che destino preoccupazione, ma questi eventi sismici – conclude l'esperto – permettono alla terra di scaricare energia e non accumularla: man mano che si deforma infatti, il terreno scarica energia. Al contrario, le zone sismiche dove non vediamo terremoti – e questo non vuol dire che non ci siano – sono quelle che devono preoccuparci di più, perché l'assenza di scosse implica che l'energia si sta accumulando nel terreno"