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Per la prima volta ottenuto l’RNA di un animale estinto: tigre della Tasmania più vicina al ritorno

Grazie all’analisi della carcassa di un tilacino o tigre della Tasmania di 130 anni, gli scienziati sono riusciti a sequenziare e isolare per la prima volta l’RNA di un animale estinto. La scoperta ci avvicina a riportare in vita questi meravigliosi predatori marsupiali, portati all’estinzione dalla crudeltà e dall’avidità dell’essere umano quasi 100 anni fa.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NSFA
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Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a ottenere l'RNA di un animale estinto, avvicinandoci alla possibilità di riportarlo in vita attraverso un complesso processo di “de-estinzione”. Nello specifico, i ricercatori hanno isolato e sequenziato le molecole di RNA da un esemplare di tilacino o tigre della Tasmania (Thylacinus cynocephalus), un meraviglioso predatore marsupiale che l'uomo ha fatto estinguere in Australia negli anni '30 del secolo scorso. È una delle specie maggiormente coinvolte nei progetti di ricerca volti a "resuscitare" animali estinti, esattamente come raccontato nei libri e nei film della saga di Jurassic Park. Se per i “lucertoloni” siamo proprio nel campo della fantascienza, per animali scomparsi più di recente – come il tilacino, il mammut lanoso e il dodo – almeno una parte degli scienziati si ritiene più possibilista (pur non mancando lo scetticismo). Con il nuovo studio, le possibilità di riportare in vita la tigre della Tasmania sono aumentate di un poco, poiché per la de-estinzione non è sufficiente il solo DNA, ma serve anche l'RNA.

L'esemplare di 130 anni da cui è stato ottenuto l'RNA. Credit: Emilio Mármol Sánchez (fotografia) e Panagiotis Kalogeropoulos (montaggio)
L'esemplare di 130 anni da cui è stato ottenuto l'RNA. Credit: Emilio Mármol Sánchez (fotografia) e Panagiotis Kalogeropoulos (montaggio)

A condurre il nuovo studio è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Istituto Wenner-Gren – Laboratorio di Scienze della Vita dell'Università di Stoccolma (Svezia) e del Centro di Paleogenetica, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Museo dell'Università Artica della Norvegia, del Laboratorio di Scienza per la Vita dell'Università di Lund, del Museo Svedese di Storia Naturale, dell'Istituto Karolinska e di altri centri di ricerca. Gli studiosi, coordinati dal professor Emilio Mármol-Sánchez, docente presso il Dipartimento di bioscienze molecolari dell'ateneo svedese, hanno ottenuto l'RNA del tilacino grazie all'analisi di campioni di un esemplare essiccato, conservato da 130 anni presso il Museo di Storia Naturale Svedese. Un dettaglio significativo risiede nel fatto che i resti dell'animale erano tenuti a temperatura ambiente, non in un congelatore per preservare il più possibile i tessuti. Ciò suggerisce che ottenere RNA possa essere possibile anche da altri animali estinti scarsamente preservati, ampliando la nostra conoscenza su di essi e appunto le probabilità di de-estinzione.

Ricordiamo che l'RNA è un acido nucleico a singolo filamento con svariate funzioni. Ad esempio, l'RNA messaggero (o mRNA) aiuta a trasportare l'informazione genetica per sintetizzare le proteine nei ribosomi, mentre altre tipologie controllano l'espressione genica, forniscono amminoacidi e altro ancora. Come spiegato dagli autori del nuovo studio, per riportare in vita una tigre della Tasmania non solo bisogna conoscere perfettamente il suo genoma, il DNA, ma anche le componenti legate al trascrittoma, ovvero tutto l'RNA contenuto nelle cellule. Fra esse vi sono dinamiche associate all'espressione genica e la regolazione genetica.

“Resuscitare la tigre della Tasmania o il mammut lanoso non è un compito banale, e richiederà una profonda conoscenza sia del genoma che della regolazione del trascrittoma di specie così celebri, qualcosa che solo ora comincia a essere rivelato”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Mármol. Nello specifico, gli scienziati hanno isolato e sequenziato il trascrittoma relativo alla pelle e al muscolo scheletrico del marsupiale. Dai dati ricavati sono riusciti a risalire anche ai geni mancanti dell'RNA ribosomiale e dei microRNA. “Questa è la prima volta che riusciamo a intravedere l'esistenza di geni regolatori specifici del tilacino, come i microRNA, che si estinse più di un secolo fa”, ha dichiarato il professor Marc R. Friedländer, coautore dello studio.

La tigre della tasmania fu sterminata a partire dalla fine del XIX secolo, quando i colonizzatori europei considerarono questi predatori autoctoni una grave minaccia per gli allevamenti e il settore agricolo in generale. Furono messe taglie sulle pelli e in pochi decenni le popolazioni furono annientate. Uno degli ultimi tilacini in vita di cui si ha notizia è l'esemplare chiamato Benjamin, morto in uno zoo di Hobart a metà degli anni '30. Il suo video è stato recentemente restaurato a colori dal National Film and Sound Archive (NFSA) in collaborazione con la Composite Films di Parigi. Presunti avvistamenti di tilacini continuano ancora oggi, ma al momento non sono emerse prove convincenti che l'animale possa essere ancora in vita, nascosto in qualche remota regione dell'Australia. I dettagli della nuova ricerca “Historical RNA expression profiles from the extinct Tasmanian tiger” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Genome Research.

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