Partita la missione SpaceX Crew-6 della NASA: il lancio verso la Stazione Spaziale Internazionale
Oggi, alle 6:34 italiane, è partita la missione SpaceX Crew-6 con gli astronauti della NASA Stephen Bowen e Warren Hoburg, rispettivamente comandante e pilota, e gli specialisti di missione, il cosmonauta russo della Roscosmos Andrey Fedyaev e l’astronauta Sultan Al-Neyadi degli Emirati Arabi Uniti. Il razzo Falcon 9 di SpaceX si è staccato dal Kennedy Space Center (Florida) dalla storica rampa 39A usata per le missioni Apollo dirette sulla Luna, dando il via a un’altra storica missione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il lancio era stato cancellato lunedì pochi minuti prima del decollo, dopo che un problema ai sistemi di terra ha costretto il centro di comando ad annullare il tentativo.
I quattro astronauti trascorreranno sei mesi a bordo della ISS. Per Hoburg, Al-Neyadi e Fedyaev si tratta del primo volo spaziale. Al-Neyadi, in particolare, è il quarto astronauta di un paese arabo e il secondo degli Emirati Arabi Uniti a viaggiare nello spazio dopo il suo connazionale Hazzaa al-Mansoori, che ha effettuato una missione di otto giorni nel 2019. Per Bowen, la missione è invece la quarta nello spazio dopo le tre sullo Space Shuttle.
La capsula, soprannominata Endeavour (letteralmente, sforzo, impresa), dovrebbe attraccare alle 7:17 (ora italiana) di venerdì dopo un viaggio di circa 24 ore e mezzo. Una volta a bordo della ISS, i membri della Crew-6 condurranno dozzine di esperimenti, tra cui lo studio di come i materiali bruciano in condizioni di microgravità e la ricerca sulle funzioni di cuore, cervello e cartilagine.
La NASA prevede che il passaggio di consegne con i quattro membri della Crew-5 a bordo della ISS dallo scorso ottobre avverrà tra alcuni giorni. La Crew-5 tornerà quindi sulla Terra.
A bordo della ISS ci sono anche i cosmonauti Dmitry Petelin e Sergei Prokopyev e l’astronauta della NASA Frank Rubio, il cui rientro era inizialmente previsto per il 28 marzo, ma è stato rinviato di 6 mesi dopo che il sistema di raffreddamento della loro capsula Soyuz MS-22 è stato danneggiato da un piccolo meteorite mentre la navicella era attraccata alla ISS. Una capsula russa Soyuz senza equipaggio, la MS-23, è stata lanciata dal Kazakistamn la scorsa settimana per riportarli a casa.