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Cambiamenti climatici

Oscurare il Sole per combattere la crisi del clima, gli esperti: “Sospendere sperimentazioni”

La Climate Overshoot Commission chiede “studi e valutazioni” sulle tecniche di geoingegneria, come la gestione della radiazione solare per raffreddare la Terra, prima di ogni applicazione: “Approccio che può causare danni in mancanza di conoscenze sugli impatti”.
A cura di Valeria Aiello
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In un nuovo rapporto pubblicato oggi 14 settembre, la Climate Overshoot Commission, il gruppo indipendente per la gestione dei rischi derivanti dal superamento degli obiettivi di riscaldamento globale, ha invitato i governi a eliminare gradualmente i combustibili fossili, a investire più risorse nell’adattamento agli impatti di condizioni meteorologiche estreme e a iniziare a utilizzare tecnologie per rimuovere l’anidride carbonica, come la cattura e lo stoccaggio della CO2 direttamente dall’aria. Ma ha anche chiesto “studi e valutazioni” sulle tecniche di geoingegneria per raffreddare la Terra, come la gestione della radiazione solare che comprende l’impiego di tecnologie volte a ridurre la quantità di luce solare che colpisce la superficie terrestre, ad esempio rendendo le nuvole più riflettenti o installando specchi nello spazio.

Questi approcci, spiega la Commissione, dovrebbero essere studiati e valutati prima di un loro potenziale utilizzo, a causa dei pericoli insiti nella modifica del clima globale in un modo non ancora ben compreso. Pertanto, in attesa di comprendere i reali impatti di tali tecniche, la Commissione chiede una moratoria globale sulla loro applicazione, esortando tutti i governi a sospendere eventuali sperimentazioni su larga scala.

Cambiamento climatico e tecniche di geoingegneria

Il crescente aumento delle temperature, spinto dalle emissioni di gas serra che, anche negli scenari ottimistici, indicano una significativa possibilità di superare l’ambizioso obiettivo dell’accordo di Parigi di limitare a 1,5 °C il riscaldamento globale, ci sta ponendo davanti alla cruciale necessità di contrastare gli impatti negativi della crisi del clima.

Il mondo deve comprendere tutte le opzioni disponibili per limitare il rischio climatico” evidenzia la Climate Overshoot Commission che, tuttavia, in questa fase sottolinea che “lo strumento principale dovrebbe rimanere la riduzione delle emissioni”.

Ciò non esclude l’esplorazione di approcci che vanno oltre la riduzione del rischio attraverso il solo taglio delle emissioni e che includono “misure di adattamento ampliate e accelerate per ridurre la vulnerabilità climatica e la rimozione dell’anidride carbonica dall’atmosfera” ma anche una delle applicazioni più discusse e controverse della geoingegneria, attraverso cui provare a raffreddare la Terra riflettendo la radiazione solare in arrivo. I governi, avverte la Climate Overshoot Commission, non dovrebbero intraprendere alcuna attività di questo tipo, ma “le disposizioni attuali sono inadeguate”. Ciò significa che alcuni Paesi potrebbero iniziare a indagare e sperimentare tecniche di riflessione della radiazione solare per conto proprio.

C’è una crescente discussione internazionale sulla gestione della radiazione solare – ha affermato il presidente della Climate Overshoot Commission, Pascal Lamy – . Il pericolo è quello di conseguenze non intenzionali e di conseguenze transfrontaliere”.

Ad oggi, gli scienziati non sono in grado di dire se la gestione della radiazione solare sia sicura o se debba essere applicato il principio di precauzione, ha aggiunto Lamy, sollecitando una decisione globale. “Non propongo una grande conferenza internazionale che, secondo la mia esperienza, richiederebbe molto tempoha precisato il Presidente in un’intervista al Guardian, insistendo tuttavia sulla necessità di una moratoria. La ricerca accademica sulla gestione della radiazione solare, ha concluso Lamy, dovrebbe essere condivisa, aperta e trasparente.

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