Orrendo insulto di Musk all’astronauta Andreas Mogensen dell’ESA: perché i due stanno litigando su X

Dopo il botta e risposta infuocato con il miliardario francese Xavier Niel, Elon Musk ha avviato un'altra discussione senza esclusione di colpi sulla sua piattaforma social X, il compianto Twitter. Questa volta nel suo implacabile mirino è finito l'ingegnere e astronauta danese dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) Andreas Enevold “Andy” Mogensen, che è stato definito senza mezzi termini (è un eufemismo) “completamente ritardato” dall'uomo più ricco del mondo. Il primo ad affondare il colpo, in realtà, era stato proprio l'astronauta, che fra l'altro aveva volato a bordo della navetta Dragon di SpaceX (di proprietà di Musk) nella missione Crew-7.
Tutto è iniziato giovedì 20 febbraio, quando Mogensen ha condiviso sul proprio profilo X l'estratto di una intervista a Fox News, nella quale il magnate sudafricano naturalizzato statunitense si è scagliato contro l'amministrazione Biden per la storia dei due astronauti Butch Wilmore e Suni Williams bloccati da otto mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Per farla breve, i due partirono all'inizio di giugno 2024 verso il laboratorio orbitante sulla navetta Boeing Starliner nel contesto della missione The Crew Flight Test, volta a ottenere le certificazioni per rendere Boeing il secondo partner della NASA per il trasporto di astronauti nell'orbita bassa terrestre (proprio dopo SpaceX). Qualcosa andò storto con i propulsori a razzo e le perdite di elio della navetta, tanto che la NASA decise di farla rientrare da sola senza equipaggio e i due rimasero bloccati a bordo della ISS per mesi (dovevano restare a bordo solo 8 giorni). Dopo ulteriori ritardi, la loro situazione si è sbloccata solo recentemente; il 13 marzo, infatti, partirà alla volta della ISS la Dragon “Endurance” per la missione Crew-10 con un nuovo equipaggio, così la navetta della Crew-9, già attraccata alla ISS, potrà tornare indietro con i due “naufraghi”, ponendo fine alla loro inattesa e prolungatissima permanenza sullo spazio. Questa storia è alla base dell'acceso litigio tra Musk e Mogensen.
Nella clip postata dall'astronauta dell'ESA, Elon Musk afferma che i due astronauti Butch Wilmore e Suni Williams sono rimasti bloccati a bordo della ISS a causa dell'amministrazione Biden (il miliardario è braccio destro di Trump), che secondo lui non avrebbe voluto organizzare una missione di soccorso per riportarli indietro anzitempo. Mogensen, oltre al video, ha pubblicato le seguenti parole: “Che bugia. E da parte di chi si lamenta della mancanza di onestà dei mass media”. Non l'avesse mai scritto. Musk ha risposto a questa osservazione con un post al vetriolo: “Sei completamente ritardato. SpaceX avrebbe potuto riportarli indietro diversi mesi fa. L’ho offerto direttamente all’amministrazione Biden e si sono rifiutati. Il ritorno è stato rimandato per motivi politici. Idiota”. Il CEO di Tesla, SpaceX, NeuraLink e The Boring Company (fra le altre) e stretto alleato di Trump non ha tuttavia spiegato cosa avrebbe proposto ai collaboratori di Biden, né ha spiegato le ragioni del presunto rifiuto.
Al netto dell'opportunità di lasciare due sfortunati astronauti nello spazio per un periodo infinitamente superiore rispetto a quello preventivato per “decisione politica”, come indicato da Musk, Mogensen ha fatto notare che Butch Wilmore e Suni Williams torneranno a bordo di una navetta che è già attraccata alla ISS. “Elon, ammiro da tempo te e ciò che hai realizzato, soprattutto in SpaceX e Tesla. Sai bene quanto me che Butch e Suni torneranno con Crew-9, come previsto dallo scorso settembre. Anche adesso, non state inviando una navetta di soccorso per riportarli a casa. Torneranno a bordo della Dragon che si trova sulla Stazione Spaziale Internazionale dallo scorso settembre”.
Di fatto, si sta semplicemente attendendo l'arrivo della Crew-10 con gli astronauti Anne McClain, Nichole Ayers, Takuya Onishi e Kirill Peskov per il consueto cambio di equipaggio. Un processo necessario, come sottolineato dalla NASA: “Dopo l'arrivo di Crew-10 alla stazione spaziale, Crew-9 aiuterà l'equipaggio appena arrivato a familiarizzare con la scienza in corso e con il lavoro di manutenzione della stazione, che supporta una transizione più sicura delle operazioni a bordo del complesso orbitale”. È probabile che una volta sulla Terra anche gli sventurati protagonisti di questa vicenda avranno qualcosa da dire sulla loro lunga permanenza fra le stelle.