Orca attacca uno squalo balena e ne divora il fegato: le impressionanti immagini riprese da un sub
Al largo della Baja California un subacqueo ha filmato un gruppo di orche (Orcinus orca) mentre attacca e uccide uno squalo balena (Rhincodon typus) per divoragli il fegato. Sono immagini tanto rare quanto impressionanti, ma assolutamente straordinarie dal punto di vista scientifico e documentale. Gli squali balena, del resto, sono i pesci più grandi del mondo – si stima possano raggiungere i 20 metri di lunghezza – e gli esemplari adulti e in salute in genere si ritiene non abbiano predatori naturali. È noto che i giovani di questa specie vengono predati dalle orche così come da grandi squali (come lo squalo tigre) in varie parti del mondo, tuttavia questo sembrerebbe essere il primo documento di un attacco riuscito a un esemplare adulto di 8 metri, non il più grande ma comunque di dimensioni significative.
A catturare le straordinarie immagini nel Golfo di California (o Mar di Cortez) è stato il 58enne James Moskito, amministratore delegato del diving center Ocean Safaris che organizza spedizioni avventurose nel cuore di questo prezioso tratto di mare, ricchissimo di biodiversità. Nel video, registrato sott'acqua, si sente l'uomo urlare dalla maschera quando si accorge dell'arrivo delle orche. Le immagini si spostano rapidamente sullo squalo balena che sembra nuotare placidamente nel grande blu, ma quando viene inquadrata la parte posteriore si vede una femmina di orca agganciata al suo fianco, mentre succhia letteralmente il fegato. In sottofondo si sentono anche i click e i richiami dei cetacei.
Per le orche il fegato è la parte più prelibata degli squali e sono stati documentati diversi attacchi a numerose specie diverse; particolarmente noti quelli portati a segno dai due esemplari maschi chiamati Port e Starboard, che da diversi anni fanno strage di selaci innanzi alla costa sudafricana. Recentemente un gruppo di ricerca italiano ha catturato immagini straordinarie di un loro attacco a uno squalo bianco, mentre in precedenza altri studiosi avevano documentato l'uccisione di ben 17 squali in una singola sessione di caccia. Gli scienziati sono preoccupati da questo comportamento poiché le due orche stanno facendo sparire gli squali dalla costa sudafricana, con potenziali ripercussioni significative sugli equilibri dell'ecosistema (alcuni ritengono che le due orche siano state addirittura introdotte in mare dalla cattività, visto che hanno le pinne dorsali piegate di lato, un tipico segno di stress legato alla detenzione in una vasca).
Tornando all'attacco allo squalo balena, come raccontato dal signor Moskito a Livescience l'azione delle orche è durata pochi secondi. “Sono arrivate e hanno morso la pancia dello squalo balena. Sembra che abbiano succhiato il fegato e poi lo squalo balena si è inabissato, senza muoversi – presumo che fosse morto”, ha raccontato l'uomo. Poco dopo le orche hanno attaccato anche un secondo squalo balena, che è stato visto dimenarsi sulla superficie dell'acqua con un'orca attaccata un fianco. L'obiettivo era sempre il fegato. “Le orche potrebbero aver imparato che il consumo di fegati di squalo fornisce molta energia e sostanze nutritive”, aveva dichiarato a WordsSideKick.com la dottoressa Alison Kock, biologa marina presso i parchi nazionali in Sudafrica. “I fegati degli squali sono grandi e galleggianti, galleggiano sulla superficie dell'acqua quando uno squalo viene ucciso. Questo li rende facili da individuare e prendere per le orche, rispetto ad altri organi che possono finire sul fondo o essere più difficili da individuare”, ha aggiunto l'esperta. Alcuni esperti ipotizzano che usino addirittura il loro biosonar per individuare la posizione esatta del fegato negli squali, prima di sferrare gli attacchi con morsi poderosi.
Entrambi gli attacchi osservati nel Mar di Cortez sono stati guidati da un esemplare maschio conosciuto come Montezuma, anche se nel video si vede una femmina che consuma il fegato dello squalo balena. Le orche hanno una struttura sociale matriarcale e gli studiosi hanno recentemente scoperto che le madri si sacrificano in ogni modo per i figli maschi, ma non per le femmine. Probabilmente è un meccanismo per favorire la trasmissione dei propri geni, dato che i maschi si accoppiano con più femmine.