Ora sappiamo qual è la data esatta in cui il livello del mare ha iniziato ad alzarsi a causa nostra
Il moderno e preoccupante tasso di innalzamento del livello del mare ha iniziato a palesarsi a partire dal 1863, parallelamente all'ingresso nella seconda Rivoluzione Industriale. Questa data, determinata attraverso un sofisticato modello matematico, è un'indicazione significativa dell'impatto del riscaldamento globale, catalizzato dalla costante e abnorme immissione di gas a effetto serra in atmosfera. L'innalzamento del livello del mare è notoriamente uno dei fattori più rilevanti nella “lettura” dei cambiamenti climatici, riflettendo lo scioglimento dei ghiacci provocato dall'aumento delle temperature medie. Conoscere quando la variabilità del livello del mare è diventata anomala a causa delle attività umane può aiutarci a prevedere cosa aspettarci nei prossimi decenni.
A determinare che l'innalzamento del livello del mare ha iniziato a superare la naturale variabilità nel 1863 è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati americani dell'Università Rutgers, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della società Atmospheric and Environmental Research, Inc e dell'Osservatorio della Terra di Singapore dell'Università Tecnologica di Nanyang. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Jennifer S. Walker, docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra e Planetarie dell'ateneo del New Jersey, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato statisticamente un database con dati climatici degli ultimi 2000 anni, che riflettevano l'innalzamento del livello del mare su scala globale.
Dal modello matematico è emerso che in alcune aree degli Stati Uniti e nell'Atlantico centrale l'aumento del livello del mare al tasso di crescita attuale è stato registrato tra il 1850 e il 1900, mentre in Europa e Canada il tasso di innalzamento si è palesato attorno alla metà del 1900. Secondo i calcoli dei ricercatori, per 1.700 anni – a partire dall'anno 0 – il livello del mare ha mostrato una variabilità naturale con oscillazioni negative di 0,3 millimetri e positive di 0,2 millimetri. Successivamente, fino al 1760 si è registrato un calo di circa 0,1 millimetri all'anno, ma l'avvio e soprattutto l'intensificarsi della Rivoluzione Industriale, che ha comportato un incremento enorme di emissioni di gas a effetto serra (come anidride carbonica e metano), la variabilità naturale è stata stravolta ed è iniziata una rapida salita. Basti pensare che tra il 1940 e il 2000 c'è stato un aumento di 1,4 millimetri l'anno a livello globale, mentre solo tra il 1995 e il 2020 c'è stato un balzo in avanti di 60 millimetri, come evidenziato in un grafico Met Office Hadley Centre del Regno Unito (finito nelle 11 slide che hanno convinto il premier Boris Johnson che i cambiamenti climatici sono reali e causati dall'uomo).
“Possiamo essere virtualmente certi che il tasso globale di innalzamento del livello del mare dal 1940 al 2000 sia stato più rapido di tutti i precedenti intervalli di 60 anni negli ultimi 2000 anni”, ha dichiarato in un comunicato stampa la professoressa Walker. “Avere una comprensione approfondita dei cambiamenti del livello del mare specifici di un sito su lunghi periodi è fondamentale per la pianificazione regionale e locale e la risposta al futuro innalzamento del livello del mare”, ha chiosato la scienziata. Secondo uno studio di Climate Central rischiamo che il mare salga di oltre 2 metri entro il 2100, determinando la sommersione di intere regioni costiere e isole, con milioni di sfollati. I dettagli della ricerca “Timing of emergence of modern rates of sea-level rise by 1863” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature Communications.