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La Luna si è rovesciata più di 4 miliardi di anni fa: ecco perché le due facce sono così diverse

Dopo decenni di studi e tentativi di spiegazioni, un gruppo di ricercatori dell’Università di Arizona è riuscito a comprendere le cause dell’asimmetria che rende i due lati della Luna così diversi l’uno dall’altro: durante le prime fasi della sua vita i minerali sulla superficie lunare sono sprofondati e poi riemersi creando le caratteriste rocce lunari.
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Finalmente sappiamo perché la faccia della Luna visibile dalla Terra è così diversa rispetto all'altra, quella opposta al nostro Pianeta. La risposta all'enigma sulle cause che hanno determinato la caratteristica composizione asimmetrica della superficie lunare arriva da uno studio del Lunar and Planetary Laboratory dell'Università dell'Arizona, che chiude una questione aperta ormai da decenni, ovvero da quando nel 1969 il primo uomo è sbarcato sulla Luna.

Circa 4,2 miliardi di anni fa, quando era ancora geologicamente giovanissima, la Luna si è letteralmente rovesciata, ovvero i materiali che componevano il suo mantello, risultando più pesanti rispetto al magma sottostante, sono sprofondati al suo interno, per poi tornare in superficie, sul lato rivolto alla Terra, come flussi di lava ricchi di titanio. Quest'ultimi, man mano che si sono raffreddati e consolidati, hanno dato origine alle rocce di titanio che danno alla faccia della Luna rivolta verso la Terra quel suo caratteristico aspetto irregolare, ma che non è altrettanto presente sull'altra sua faccia.

Come si è rovesciata la Luna

Per capire come la Luna si sia rovesciata – spiegano i ricercatori dello studio pubblicato su Nature Geoscience – bisogna fare un passo indietro nel passato e risalire direttamente alle origini della Luna, circa 4,5 miliardi di anni fa. Il nostro satellite principale si è infatti formata dopo che un piccolo pianeta si è schiantato sulla Terra, rilasciando roccia fusa nello Spazio. I detriti che ne sono derivati man mano si sono riuniti e solidificati insieme, formando la Luna.

Nella sua prima fase di vita, quindi la Luna era probabilmente coperta da un oceano di lava. Man mano la parte più superficiale si è solidificata, creando il mantello lunare, composto d minerali densi come l'ilmenite (formato da un mix di titanio e ferro). Tuttavia, questa parte più esterna e solida poggiava su un magma ancora vivissimo. Questo ha creato – spiegano gli esperti – uno squilibrio gravitazionale, che a un certo punto ha fatto sprofondare i minerali della superficie. Questi si sono quindi sciolti di nuovo e mescolati con il magma presente nel centro della Luna, per poi tornare in superficie come flussi ricchi di titanio, da cui poi si sono formate le rocce lunari.

Risolto il mistero dell'asimmetria lunare

In questo modo i ricercatori dell'Università dell'Arizona sono riusciti finalmente a spiegare perché le due facce della Luna, quella che vediamo noi dalla Terra e la sua controparte, sono così diverse. Di questa asimmetria lunare abbiamo si è iniziato a parlare dopo il primo sbarco dell'uomo sulla Luna, quando i campioni di roccia prelevati durante la missione Apollo 11 del 1969 mostrarono altissime concentrazioni di titanio.

Tuttavia, quando poi è stato possibile osservare grazie ai satelliti anche l'altra faccia della Luna, si è scoperto che quelle rocce vulcaniche non erano altrettanto presenti: questo significava che la Luna non era uguale in ogni suo punto ma che nasconde una faccia diversa da quella che osserviamo dalla Terra. Questo ha creato l'enigma che solo oggi, dopo decenni di studi e tentativi, i ricercatori sono riusciti a risolvere.

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