Ora sappiamo perché il meteorite caduto a Berlino puzzava di uova marce
Il meteorite caduto sulla Terra, nei pressi di Berlino, nella notte tra il 21 e il 22 gennaio 2024, appartiene alla rara classe delle aubriti, un tipo di roccia spaziale che prende il nome dal meteorite che cadde a Aubres, in Francia, nel 1836, il primo di questo tipo ad essere stato recuperato al mondo. Soprannominato “Ribbeck”, perché parte dei frammenti sono stati ritrovati nei pressi dell’omonima cittadina tedesca, a circa 50 km a nord-ovest da Berlino, il nuovo meteorite ha segnato la dodicesima caduta di aubrite mai registrata nella storia, come spiegato i ricercatori dell’Università di Münster che, insieme ai colleghi di altri cinque Paesi, hanno pubblicato i risultati delle prime analisi sulla rivista Meteoritics & Planetary Science.
Finora, erano infatti state registrate solo altre 11 cadute di aubriti, di cui la più grande è avvenuta a Norton County, in Kansas, nel 1948, dove la massa principale di 1.100 kg è il pezzo più importante della mostra di meteoriti presso il Geological Museum dell’Università del New Mexico ad Albuquerque. I frammenti del meteorite Ribbeck, complessivamente 202, hanno invece un peso totale di 1,8 kg e, quando sono stati ritrovati, emanavano un odore molto intenso, simile a quello delle uova marce. Le analisi condotte dagli studiosi hanno ora chiarito perché, rivelando anche l’età e la possibile origine della roccia spaziale.
Ribbeck, il meteorite di aubrite caduto nel 2024
L’enorme palla di fuoco che ha squarciato il cielo di Berlino il 21 gennaio 2024 era un piccolo asteroide (2024 BX1) entrato nell’atmosfera terreste, che ha generato numerosi frammenti, caduti nei pressi della cittadina tedesca di Ribbeck. Ritrovati sparsi in un’area larga 1,5 km e lunga 10, i frammenti sono stati analizzati da un team di ricercatori, guidato dagli studiosi dell’Istituto di Planetologia dell’Università di Münster, che ha scoperto che la roccia spaziale appartiene a una classe estremamente rara di meteoriti, le aubriti, ricchie di magnesio e silicio.
Ribbeck, dal nome del sito dove sono stati trovati alcuni frammenti del meteorite, occupa una posizione speciale all'interno della sua classe, poiché la roccia ha una percentuale eccezionalmente alta di feldspato, un minerale appartenente al gruppo dei silicati. “A causa della loro mineralogia e composizione, i frammenti di Ribbeck non avevano una crosta di fusione costantemente scura – ha spiegato Addi Bischoff, primo autore dell’analisi – . Questo è probabilmente il motivo per cui numerosi frammenti sono stati persi nei primi giorni di ricerca, finché questa particolarità non è stata riconosciuta”.
Secondo gli studiosi, l’asteroide 2024 BX1 che ha generato il meteorite Ribbeck potrebbe aver avuto circa 4,5 miliardi di anni e molto probabilmente proveniva dalla fascia degli asteroidi tra le orbite di Marte e Giove. “L'intensa brecciatura della roccia indica un passato turbolento con impatti devastanti sul corpo genitore” ha precisato il dottor Markus Patzek dell’Istituto di Planetologia dell’Università di Münster, riferendosi alle brecce osservate su Ribbeck, ovvero i frammenti di rocce detritiche solidificate, dovuti agli impatti avuti dall’asteroide. “Le piccole aree di fusione all'interno dei detriti a grana fine indicano che il meteorite Ribbeck ha subìto almeno un successivo processo di impatto, che ha avuto luogo dopo i principali eventi di frammentazione e la formazione di brecce” hanno evidenziato gli studiosi.
Perché il meteorite puzzava di uova marce
Quando i frammenti del meteorite Ribbeck sono stati ritrovati, a lasciare perplesse le centinaia di persone che si erano messe alla ricerca dei resti della roccia spaziale era stato lo strano odore, simile a quello delle uova marce, emanato da quei detriti: il perché di quelle esalazioni è stato chiarito dagli studiosi, che hanno fatto il punto su quanto accaduto.
“Anche se i singoli frammenti si sono originati da una roccia ghiacciata, che si è scongelata solo per pochi giorni, subito dopo la caduta si sono verificate delle reazioni chimiche tra le fasi minerali e l’umidità, che hanno causato l’odore e alterato la mineralogia originaria della roccia – dicono i ricercatori – . Alcune fasi minerali nel meteorite non possono formarsi in condizioni terrestri e sono quindi instabili, ovvero reagiscono con l’umidità terrestre e l’acqua, decomponendosi”.